Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Messo a punto test per diagnosticare la depressione nei caregivers

Un test diagnostico di otto brevi domande progettato da Jaclene Zauszniewski dal Payne Frances Bolton School of Nursing della Case Western Reserve University può essere utilizzato per rilevare modelli di pensiero depressivi che portano alla depressione clinica in donne che si prendono cura di un familiare adulto con una grave malattia mentale.

Zauszniewski, ricercatrice di infermieristica psichiatrica, ha testato il Depressive Cognition Scale (DCS) su una serie di differenti popolazioni e gruppi per verificare se il breve questionario e la scala sono in grado di rilevare i sintomi cognitivi della depressione nella fase iniziale. Ognuna delle domande del DCS riguarda un sintomo di depressione e misura i pensieri negativi. I pensieri negativi legati all'autostima, al potere e alla speranza possono essere i segnali dello sviluppo della depressione clinica. Pertanto, la diagnosi precoce dei modelli di pensiero negativo può portare alla prevenzione della malattia depressiva grave.

Issues in Mental Health Nursing ha recentemente pubblicato le conclusioni dello studio, finanziato dalla Payne Frances Bolton School of Nursing, che la Zauszniewski ha co-prodotto con Jane Suresky, assistente professore di infermieristica al FPB.

Il DCS ha studiato i modelli di pensiero negativo in 60 donne, che si stavano prendendo cura di un familiare adulto, con una grave malattia mentale come la depressione, la schizofrenia o disturbo bipolare. L'età media delle partecipanti era di 46 anni e quasi la metà viveva nella stessa casa dell'adulto con la malattia mentale.

L'idea è che se il caregiver - che è sotto stress e incontra lo stigma di essere un membro della famiglia con una malattia mentale - si deprime, si può avere un impatto sulla qualità della vita sia per la persona assistita, che potrebbe evitare di prendere i farmaci e perdere gli appuntamenti medici, che per quella del caregiver.

"Rilevare presto la depressione può essere utile per tutti", ha detto Zauszniewski, che ha progettato il DCS nel 1995 come un modo per individuare i pensieri depressivi nei pazienti anziani. Si basa sulla teoria dello psicologo dello sviluppo Erik Erikson, gli otto stadi dello sviluppo umano che portano alla costruzione dei punti di forza del carattere.

"Il completamento di ogni fase della vita identificati da Erikson, dalla nascita alla vecchiaia, aiuta le persone a sviluppare e controllare le caratteristiche che permettono loro di funzionare e di avere relazioni sane con altre persone," ha detto la Zauszniewski. D'altra parte, uno sviluppo insufficiente di una fase di sviluppo, può determinare l'evoluzione sfavorevole delle caratteristiche, come i modelli di pensiero depressivo. Sulla base delle idee di questi stadi di sviluppo, DCS è stato trovato valido per la diagnosi di pensieri depressivi attraverso le risposte alle domande che riguardano il senso individale di inutilità, di non senso, di vuoto, di impotenza, disperazione, inefficacia, solitudine e indegnità.

Il DCS si è rivelato valido non solo in un certo numero di gruppi diversi dai vecchi ai giovani adulti, ma è stato convalidato anche su persone di cultura e lingua araba, portoghese e cinese.

ScienceDaily, 8 Novembre 2010

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.