Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Emesso nuovo criterio scientifico per la diagnosi precoce di Alzheimer

Il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea ha rilasciato un nuovo criterio scientifico, sotto forma di materiale di riferimento certificato, per aiutare a individuare precocemente il morbo di Alzheimer (MA).


Il materiale di riferimento certificato servirà a calibrare gli strumenti diagnostici per l'amiloide-β 1-42, un biomarcatore dell'MA presente nel liquido cerebrospinale. Misurazioni affidabili supportano una diagnosi più precoce e più accurata e possono facilitare lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento.


Tibor Navracsics, Commissario per Istruzione, Cultura, Gioventù e Sport, responsabile del Centro Comune di Ricerca che ha sviluppato il materiale di riferimento certificato, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale Chimica Clinica e Medicina di Laboratorio, e con il sostegno dell'Alzheimer's Association, ha dichiarato: "Mettendo questo nuovo strumento a disposizione dei ricercatori e dell'industria, facciamo un passo importante per contenere un giorno l'MA, che distrugge in modo irreversibile la memoria delle persone colpite e diminuisce notevolmente la loro qualità di vita".


Vytenis Andriukaitis, Commissario per Salute e Sicurezza Alimentare, ha dichiarato: "L'MA, la forma più comune di demenza, rimane ampiamente sottodiagnosticata. Mentre alcune varianti genetiche aumentano il rischio di MA, non tutte le persone con il gene svilupperanno la malattia. Sono necessari marcatori affidabili non solo per la diagnosi precoce, ma anche per lo sviluppo di farmaci e il monitoraggio dei trattamenti".

 

Materiale di riferimento per supportare test affidabili

È importante che la ricerca si concentri sulle primissime fasi dell'MA. I risultati clinici hanno dimostrato che una combinazione di biomarcatori amiloide-β 1-42, tau e fosfo-tau hanno un potenziale promettente da utilizzare nella diagnosi precoce.


I livelli di questi marcatori nel liquido cerebrospinale iniziano a cambiare fino a 10 anni prima che si verifichino i primi sintomi della malattia. Le aziende di diagnostica hanno sviluppato metodi per la misurazione di questi marcatori nei laboratori clinici.


Il CCR ha lavorato con un consorzio di scienziati, sostenuto dalla Federazione Internazionale di Chimica Clinica e Medicina di Laboratorio (IFCC) e dall'Alzheimer's Association, per sviluppare sistemi di riferimento, compresi metodi di riferimento convalidati.


Per completare i sistemi di riferimento, sono necessari materiali di riferimento per il controllo di qualità e per la calibrazione dei metodi di routine. Questo obiettivo è stato raggiunto per il biomarcatore amiloide-β 1-42 attraverso lo sviluppo di una serie di materiali di riferimento certificati ERM-DA480 / IFCC, ERM-DA481 / IFCC e ERM-DA482 / IFCC, che possono essere ottenuti tramite il catalogo del CCR.


La disponibilità di marcatori affidabili è fondamentale non solo per la diagnosi precoce, ma anche per lo sviluppo di farmaci e il monitoraggio degli effetti del trattamento sui pazienti. Al momento alcuni farmaci candidati sono in fase di sperimentazione clinica.

 

 

 


Fonte: Eurepean Commission Science Hub (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.