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8 suggerimenti ai caregivers dell'Alzheimer per trovare forza e serenità

L'assistente sociale Lisa Gwyther della Duke University è pioniere del caregiving di Alzheimer, dopo aver iniziato a lavorare con le famiglie quasi 40 anni fa, quando ancora morbo di Alzheimer era come cancro, una brutta parola di cui si sapeva ancora meno.

Ed è anche co-autrice, con lo psichiatra P. Murali Doraiswamy, di  Il piano d'azione per l'Alzheimer: Guida degli esperti alla diagnosi e terapia migliore per i problemi di memoria.

Ecco alcune dei suoi migliori consigli:

  • Concentrati su ciò che resta, non su ciò che è perso.

  • Cose buone e gioia possono capitare a coloro che hanno l'Alzheimer.

  • Tu, non il tuo parente, dovrai cambiare.

  • Non angosciarti, riduci lo stress [distress/de-stress].

  • La tua vita si dovrà adattare ad una condizione cronica; crea una "nuova normalità".

  • Questo è il giorno di pioggia per cui hai risparmiato.

  • Non ci sono risposte perfette, nessuna famiglia perfetta.

  • Memorizza questo: "Ho fatto quello che sembrava il meglio in ogni momento."

 

 

 


Scritto da Paula Spencer su Caring.com il 12 aprile 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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