Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricerca dice che il 'bracciale della pressione arteriosa' per la demenza è utile

Un nuovo studio mostra che un pratico strumento clinico sviluppato dai ricercatori dell'Istituto Regenstrief e dalla Indiana University School of Medicine per misurare la gravità dei sintomi della demenza è affidabile e valido.

L'Healthy Aging Brain Care Monitor (HACM) è semplice, facile da usare e sensibile al cambiamento dei sintomi.


Malaz Boustani
Malaz Boustani
"Il Monitor HABC è un 'bracciale per la pressione del sangue' per la demenza", ha detto Malaz Boustani (foto), MD, MPH, professore associato di medicina e direttore associato del Center for Aging Research dell'IU e ricercatore dell'Istituto Regenstrief. Come geriatra, il dottor Boustani è autore corrispondente dello studio e ricercatore principale. Egli è anche direttore medico dell'Healthy Aging Brain Center del Wishard Health Services, l'ospedale pubblico dove è stato condotto lo studio. "Proprio come i medici e gli infermieri utilizzano lo sfigmomanometro (bracciale per la pressione sanguigna) per determinare rapidamente e ripetutamente i cambiamenti della pressione sanguigna, abbiamo sviluppato un questionario di 31 punti per misurare e monitorare facilmente i sintomi di demenza. I risultati forniscono informazioni fondamentali per il la cura clinica di persone anziane, nonché per il benessere del caregiver".


Diviso in settori pertinenti clinicamente (sintomi psicologici cognitivi, funzionali e comportamentali del paziente, e qualità della vita del caregiver), tutte le domande del monitor HABC hanno le stesse opzioni di risposta, che vanno da mai a quasi tutti i giorni. Ci vogliono circa sei minuti per la risposta del caregiver.


Nello studio, 171 caregivers (tre quarti dei quali erano di sesso femminile) hanno completato il Monitor HABC. Il 52 per cento dei caregivers erano figli dei pazienti, il 34 per cento erano coniugi, il 6 per cento erano fratelli, e il 4 per cento erano nipoti. L'età media era di 58 anni. Il novanta per cento ha indicato che conosceva molto bene il paziente, mentre il 10 per cento hanno indicato che conoscevano bene il paziente. "Abbiamo trovato che il monitor HABC è altamente sensibile ai cambiamenti del paziente, sia nel declino che nel miglioramento", ha dichiarato Patrick Monahan, Ph.D., professore associato di Statistica alla Facoltà di Medicina IU, psicometrista e primo autore del nuovo studio.


"Il Monitor HABC è anche in grado di distinguere tra gruppi di pazienti che differiscono per gravità della compromissione in base alla diagnosi del medico e sulla base di altri questionari che sono stati convalidati per la ricerca, ma sono troppo lunghi e richiedono tempo per addestrare i medici. Vengono evidenziate depressione e ansia, entrambe molto comuni negli anziani con demenza, ma spesso perse durante una frettolosa visita in uno studio medico. Questo studio ha confermato che il Monitor HABC è una misura accurata dei sintomi della demenza. Stiamo cercando i finanziamenti per studiare l'impatto di questo nuovo 'bracciale della pressione arteriosa' sulle cure primarie, dove la maggior parte degli anziani riceve asssistenza".


Lo studio "A Practical Clinical Tool to Monitor Dementia Symptoms: The HABC-Monitor" è stato pubblicato 14 giugno in Clinical Interventions in Aging, una pubblicazione internazionale peer-reviewed a libero accesso.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte Indiana University School of Medicine

Pubblicato in MedicalXpress il 14 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)