Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Doppio agente molecolare: il ruolo sorprendente della proteina EATO nel proteggere il cervello

Un team di ricercatori della Cornell University di Ithaca, New York, ha fatto una scoperta nei moscerini della frutta che potrebbe cambiare il modo in cui comprendiamo le malattie cerebrali come il morbo di Alzheimer (MA) e di Parkinson (MP) nell'uomo.

Eato LOF makes epidermal cells insensitive to degenerating dendrites Tre categorie di fenotipi: nessuna degenerazione [(M) e (M′)], degenerazione bloccata nel dominio en+ [(N) e (N′)] e ​​degenerazione nel dominio en+ [(O) e (O′)] Fonte: Chen et al / SciAdv

Gli scienziati hanno scoperto che la Eato - una proteina dei moscerini della frutta la cui controparte nei mammiferi era già conosciuta per aiutare le cellule cerebrali a sbarazzarsi dei grassi dannosi - in realtà fa un lavoro molto più grande. Non solo protegge i neuroni (cellule cerebrali), dalla distruzione, ma aumenta anche l'efficienza con cui altre cellule, chiamate fagociti, ripuliscono i neuroni danneggiati.


I ricercatori hanno usato moscerini di frutta Drosophila, che sono molto usati negli esperimenti perché hanno molti degli stessi processi biologici di base degli esseri umani. Xinchen Chen, dottoranda che lavora con Chun Han, professore associato di biologia molecolare e genetica della Cornell, nello studio pubblicato su Science Advances ha scoperto che quando nei neuroni mancava la Eato, essi morivano, ma non da soli. Al contrario, per ucciderli e mangiarli erano impiegati i fagociti.


I ricercatori hanno scoperto che quando le cellule cerebrali sono stressate o iniziano a morire, sulla loro superficie appare uno speciale segnale 'mangiami' sotto forma di una molecola grassa chiamata fosfatidilserina (PS, phosphatidylserine) che passa all'esterno della cellula. Questo segnale PS agisce come una bandierina che dice ai fagociti: "Questo neurone può essere ripulito e inghiottito" e aiuta i fagociti a evitare di identificare erroneamente il bersaglio della distruzione.


Nella norma, la Eato aiuta a tenere nascosta quella bandierina quando le cellule sono ancora sane. Ma senza la Eato, la PS si presenta troppo presto, anche se il neurone non è davvero danneggiato - inducendo i fagociti a distruggere le cellule cerebrali perfettamente buone. Ciò indica potenziali percorsi terapeutici per fermare la neurodegenerazione in malattie come MA e MP.


La EATO è un membro della famiglia di proteine chiamata trasportatori ABCA, che consiste in proteine ​​di membrana cruciali per mantenere l'omeostasi lipidica adeguata nelle cellule. È già noto che due trasportatori ABCA umani (ABCA1 e ABCA7) sono associati al MA, ha affermato Han. Alcuni altri sono correlati ad altri tipi di malattie neurodegenerative.


IL MA è la causa più comune di demenza e la quinta causa di morte negli over-65, diventando più comune con l'invecchiamento della popolazione. Nel 2020, l'assistenza al MA costava circa $ 305 miliardi e quel numero potrebbe passare a $ 1 trilione in futuro. Uno studio della Michael J. Fox Foundation ha riscontrato che il costo totale del MP per gli individui, le famiglie e il governo degli Stati Uniti è di $ 51,9 miliardi ogni anno, con $ 25,4 miliardi attribuibili a spese mediche dirette (es.: ricoveri, farmaci) e $ 26,5 miliardi di spese non mediche come mancato lavoro, salari persi, costi anticipati e tempo di assistenza dei familiari.


"Stiamo lavorando dal 2018 su come i fagociti mangiano neuroni, quando abbiamo stabilito un sistema per vedere l'esposizione di PS sui neuroni nei Drosophila", ha detto Han. "Da allora, abbiamo studiato come è regolata la PS nei neuroni e come è riconosciuta dai fagociti la PS esposta sulla superficie dei neuroni ... i trasportatori lipidici ABCA sono buoni candidati per la regolazione dell'esposizione PS, quindi li abbiamo controllati e trovato la Eato".


Le scoperte, tuttavia, non sono quello che ci si aspettava. Il team ha scoperto che se la Eato viene rimossa da neuroni e fagociti, il danno diminuisce, dimostrando che la Eato ha un doppio ruolo: protegge i neuroni e aiuta i fagociti a rilevare la PS esposta sui neuroni.


"Il doppio ruolo della Eato nel sopprimere l'esposizione della fosfatidilserina (PS) è completamente sorprendente e non era previsto in base a precedenti risultati su altri trasportatori ABCA", ha detto Han. "La Eato sembra funzionare diversamente nei neuroni e nella glia, anche se in entrambi i tipi di cellule sopprime l'esposizione di PS".


Han e il suo team credono che questi risultati potrebbero infine portare a nuovi modi per trattare malattie come il MA impedendo ai neuroni sani di essere rimossi erroneamente. In effetti, hanno persino scoperto che la rimozione di PS esposta sui neuroni con carenza di Eato previene la degenerazione neuronale.


"I meccanismi che abbiamo scoperto per la Eato sono molto nuovi e suggeriscono percorsi che potrebbero contribuire a queste malattie neurodegenerative", ha detto Han. "L'attuale lavoro si concentra su meccanismi fondamentali ... ma posso immaginare che i trattamenti che puntano l'esposizione di PS in superficie o la capacità delle glia di vedere l'esposizione di PS sui neuroni possono essere utili per prevenire l'avanzamento delle malattie neurodegenerative".


Comprendendo come funzionano le proteine ​​come Eato, gli scienziati della Cornell sperano di trovare il modo di rallentare o addirittura di prevenire alcune delle malattie più testarde e malvagie della medicina moderna. Per ora, questa ricerca fa un passo avanti per sbloccare alcuni dei più grandi misteri del cervello.

 

 

 


Fonte: Henry C. Smith in Cornell University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: X Chen, [+6], C Han. Phhagocytosis-driven neurodegeneration through opposing roles of an ABC transporter in neurons and phagocytes.Sci. Adv., 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)