Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza di mamma era molto grave ... ma poi le abbiamo cambiato la dieta

La demenza della mamma era molto grave ... ma poi le abbiamo cambiato dietaSylvia Hatzer con il figlio Mark (Foto: Manchester evening news)Quando la demenza di sua madre è diventata così grave che ha dovuto essere tenuta in ospedale per la sua sicurezza, Mark Hatzer pensò di aver perso un altro genitore.


L'Alzheimer aveva lasciato Sylvia incapace di riconoscerlo e ha telefonato alla polizia accusando le infermiere che si prendevano cura di lei di averla rapita.


Ma una dieta ricca di mirtilli e noci, ideata insieme, ha avuto un impatto così drastico sulle condizioni di Sylvia che le loro ricette vengono condivise dall'Alzheimer's Society.


Mark, che vive a Prestwich (contea di Manchester) e ha perso il padre per un attacco di cuore nel 1987, aveva notato per la prima volta l'oblio di sua madre tre anni prima. Lei faticava a ricordare i compleanni o gli accordi che aveva fatto con gli amici e, dopo che questo è diventato sempre più frequente, ha avuto la diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) a dicembre 2016.


Il deterioramento è stato abbastanza rapido. Il MA spesso ha l'effetto collaterale dell'epilessia - e dopo un attacco e una caduta nel marzo successivo, Sylvia, a 82 anni, è stata portata al North Manchester General Hospital. Qui Mark, di 50 anni, "ha raggiunto il punto più basso della sua vita", quando sua madre non lo riconosceva più.


I medici si sono chiesti se Sylvia dovesse essere isolata, in quanto aveva accusato il personale di averla sequestrata. Anche se alla fine non è stato necessario, è successo due mesi prima che fosse considerato sicuro per lei essere dimessa.


Un anno dopo, Sylvia, ex telefonista, è ancora a casa e irriconoscibile da quell'abisso. È considerata dalla no-profit Alzheimer's Society come un esempio di come la malattia può essere, se non completamente battuta, almeno bloccata in modo significativo. Riesce a ricordare ancora una volta i compleanni, va ai «tea dance» e può adempiere a gran parte dei suoi bisogni di cura.


Gran parte della trasformazione è dovuta a una dieta e alle ricette che Mark e Sylvia hanno ideato insieme, contenenti noci, mirtilli e altri cibi che stimolano il cervello. Hanno deciso che i farmaci non erano di per sé sufficienti e quindi, notando che i tassi di demenza sono molto più bassi nei paesi mediterranei, hanno copiato le loro abitudini alimentari.


Mark, il cui fratello Brent morì nel 1977, ha detto:

"Quando mia madre era in ospedale, pensava di essere in un hotel, il peggiore in cui fosse mai stata. Non mi ha riconosciuto e ha telefonato alla polizia pensando di essere stata rapita.

"Da quando mio padre e mio fratello sono morti, siamo sempre stati una piccola unità familiare molto vicina, solo io e mia madre, quindi era devastante che non sapesse chi ero.

"Eravamo una coppia che andava ovunque insieme. Ero disperato e non mi sono mai sentito così solo perché non avevo altra famiglia a cui rivolgermi. Dalla sera alla mattina siamo passati da una famiglia felice a una in crisi.

"Quando ha lasciato l'ospedale ho pensato che invece dei farmaci prescritti si poteva forse provare un trattamento alternativo. In alcuni paesi il MA è praticamente sconosciuto per merito della loro dieta.

"Tutti conoscono il pesce, ma ci sono anche mirtilli, fragole, noci e noci del Brasile. Le noci hanno la forma del cervello per darci un segno che fanno bene al cervello".


Altri alimenti che Sylvia ha iniziato a incorporare sono broccoli, cavoli e spinaci, semi di girasole, tè verde, avena, patate dolci e come delizia, cioccolato fondente con un alto contenuto di cacao.


Ma ci sono state altre cose fatte da mamma e figlio: esercizi cognitivi come puzzle e parole crociate, incontri con persone in gruppi sociali e un piccolo dispositivo per pedalare, in modo che Sylvia potesse esercitarsi sulla sedia.


Mark, avvocato, ha detto:

"Non è stato un miracolo improvviso, ma dopo un paio di mesi ha iniziato a ricordare cose come i compleanni e stava diventando di nuovo il suo sé precedente, più vigile, più impegnato.

"La gente pensa che una volta che hai una diagnosi, la tua vita è finita. Avrai giorni buoni e cattivi, ma non deve essere la fine.

"Come 82enne lei va molto bene, sembra 10 anni più giovane e se la incontrassi non sapresti che ha attraversato tutto questo.

"Doveva avere aiuto con ogni sorta di cose, ora lei si sta dando da fare. Viviamo fino all'età avanzata in questo paese, ma non stiamo in realtà vivendo in modo più sano".


L'approccio di Mark e Sylvia è stato assistito e approvato dall'Alzheimer's Society. L'organizzazione benefica ha sul suo sito web il blog di Mark sulle condizioni di Sylvia, ne condivide la dieta e il regime di allenamento e mette le loro ricette sui volantini. Inoltre, il posto di lavoro di Mark, «Slater e Gordon», ha dato il suo supporto - che include l'introduzione di nuovi menu "di potenziamento del cervello" nella mensa del personale dello studio legale di Manchester.


E la gloria suprema è che mamma e figlio sono stati invitati al Queen's Garden Party questa estate, in riconoscimento degli sforzi di Sylvia per dare speranza a migliaia di altri affetti da demenza. Mark ha detto:

"Mia madre è stata davvero aiutata essa stessa dal sapere che ha aiutato altre persone.

"L'ho fatto per mia mamma - ha la condizione e ha fatto tutto il duro lavoro - ma se ciò che abbiamo realizzato può essere di beneficio anche agli altri, allora è grandioso.

"Questo paese è in ritardo rispetto ad altri paesi, le case di cura sono gonfie di persone che sono date per spacciate. Ma quando le persone invecchiano hanno ancora un ruolo da svolgere nella società.

"Le persone non si rendono conto, ma la demenza è il killer numero uno in questo paese prima delle malattie cardiache o del cancro, ma non ottiene gli stessi finanziamenti, è una crisi".


Sue Clarke, della Alzheimer's Society, ha dichiarato:

"È fantastico che Sylvia e suo figlio Mark si siano attivati per creare un piano personale che funziona bene per la diagnosi di demenza.

"Al momento non esiste una cura o un modo per prevenire la progressione della condizione, ma fare regolarmente esercizi semplici, seguire una dieta sana e fare esercizi cognitivi può aiutare le persone con demenza a gestire la loro condizione in modo più efficace.

"Nel Regno Unito, ogni tre minuti una persona sviluppa la demenza e quasi tutti conoscono qualcuno la cui vita è stata colpita. Eppure troppe persone affrontano la condizione da sole senza un adeguato supporto.

"L'Alzheimer's Society può fornire consigli su come vivere bene con la condizione".

 

Cibi raccomandati per vivere bene con MA e demenza

  • Pesci come salmone o sgombro e altri alimenti ricchi di olio, o capsule di Omega 3 se si preferisce, prese 2-3 volte al giorno
  • Cereali integrali, in particolare avena
  • Pane integrale
  • Fagioli
  • Patate dolci, carote e rutabaga (o navone)
  • Verdure a foglia verde come broccoli, cavoli e spinaci
  • Funghi, in particolare le varietà marroni
  • Frutta a guscio, in particolare noci e noci brasiliane
  • Bacche, in particolare mirtilli, more e fragole, preferibilmente fresche, non congelate
  • Olio di lino
  • Semi di girasole
  • Erbe e spezie
  • Tè, in particolare tisane e tè verdi, senza zucchero e senza grassi o senza latte
  • Caffè
  • Cioccolato fondente di buona qualità (con un contenuto di cacao del 70% o più)

 

 

 


Fonte: Alex Scapens in Mancherster Evening News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.