Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esercizio migliora la memoria e aumenta il flusso di sangue al cervello

cerebral blood flow after 1 year of A exercise and B no exerciseFlusso di sangue al cervello di anziani a rischio di Alzheimer dopo un anno di (A) esercizio fisico aerobico e (B) semplice stretching. In bianco e giallo l'aumento del flusso nell'ippocampo, la corteccia cingolata anteriore, e in altre regioni frontali.

Gli scienziati hanno raccolto molte prove che collegano l'esercizio fisico alla salute del cervello, e qualche ricerca ha suggerito che la forma fisica può migliorare anche la memoria. Ma cosa succede durante l'esercizio fisico che attiva questi benefici?


Una nuova ricerca eseguita alla University of Texas Southwestern, che ha mappato i cambiamenti cerebrali dopo un anno di allenamenti aerobici, ha scoperto un processo potenzialmente cruciale: l'esercizio aumenta il flusso di sangue in due regioni chiave del cervello associate con la memoria.


In particolare, lo studio ha dimostrato che questo flusso di sangue può aiutare anche gli anziani con problemi di memoria a migliorare la cognizione, una scoperta che secondo gli scienziati potrebbe guidare la ricerca futura sul morbo di Alzheimer (MA).


“Forse un giorno potremo sviluppare un farmaco o una procedura che punta in modo sicuro il flusso di sangue in queste regioni del cervello”, spiega Thomas Binu PhD, ricercatore di neuroscansione della UT Southwestern. “Ma abbiamo appena cominciato a esplorare la giusta combinazione di strategie per aiutare a prevenire o ritardare i sintomi del MA. C'è molto di più da capire su cervello e invecchiamento”.

 

Flusso di sangue e memoria

Lo studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, ha documentato i cambiamenti della memoria a lungo termine e del flusso sanguigno cerebrale di 30 partecipanti, tutti over-60 con problemi di memoria. La metà di loro ha fatto 12 mesi di allenamento con esercizi aerobici; il resto di loro ha solo fatto stretching; entrambi i gruppi si sono impegnati per 25/30 minuti, tre volte alla settimana.


Il gruppo di esercizio ha mostrato il 47% di miglioramento nei punteggi della memoria dopo un anno, rispetto al cambiamento minimo di chi aveva fatto stretching. Le scansioni cerebrali del gruppo di esercizio, prese mentre erano a riposo all'inizio e alla fine dello studio, hanno mostrato un aumento del flusso sanguigno nella corteccia cingolata anteriore e nell'ippocampo, regioni neurali che hanno un ruolo importante nella funzione della memoria.


Altri studi avevano documentato i benefici di un programma di esercizi per gli anziani cognitivamente normali, compresa una ricerca precedente di Thomas che ha mostrato che gli atleti invecchiati hanno un flusso migliore di sangue nella corteccia rispetto agli anziani più sedentari.


Ma la nuova ricerca è significativa perché rileva miglioramenti per un periodo più lungo negli adulti con un rischio più alto di MA. “Abbiamo dimostrato che anche quando la tua memoria inizia a svanire, puoi ancora fare qualcosa al riguardo, aggiungendo esercizio aerobico al tuo stile di vita”, spiega Thomas.

 

Le evidenze aumentano

La ricerca di interventi per la demenza sta diventando sempre più pressante: più di 5 milioni di americani hanno il MA, un numero destinato a triplicare entro il 2050.


La ricerca recente ha aiutato gli scienziati a capire meglio la genesi molecolare della malattia, compresa una scoperta del 2018 avvenuta alla UT Southwestern che sta guidando gli sforzi per rilevare la condizione prima che sorgano i sintomi. Eppure i miliardi di dollari spesi per la ricerca su come prevenire o rallentare la demenza non hanno generato trattamenti provati tali da rendere utile la diagnosi precoce.


I ricercatori della UT Southwestern sono uno dei molti team in tutto il mondo che cercano di determinare se l'esercizio fisico può essere il primo di tali interventi. Stanno aumentando le evidenze che potrebbe per lo meno avere piccolo ruolo nel ritardare o ridurre il rischio di MA.


Ad esempio, uno studio 2018 ha mostrato che le persone con livelli bassi di forma fisica sperimentano un deterioramento più veloce delle fibre nervose vitali del cervello chiamate 'sostanza bianca'. Uno studio pubblicato l'anno scorso ha mostrato che l'esercizio è correlato con un deterioramento più lento dell'ippocampo.


Per quanto riguarda l'importanza del flusso di sangue, Thomas dice che potrebbe un giorno essere usato in combinazione con altre strategie per preservare la funzione cerebrale nelle persone con lieve decadimento cognitivo:

“Il flusso di sangue cerebrale è una parte del puzzle che dobbiamo continuare a completare”, dice Thomas. “Ma abbiamo visto abbastanza dati per sapere che iniziare un programma di forma fisica può solo dare benefici al cervello e al cuore per tutta la vita”.

 

 

 


Fonte: UT Southwestern Medical Center via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Binu P. Thomas, Takashi Tarumi, Min Sheng, Benjamin Tseng, Kyle B. Womack, C. Munro Cullum, Bart Rypma, Rong Zhang, Hanzhang Lu. Brain Perfusion Change in Patients with Mild Cognitive Impairment After 12 Months of Aerobic Exercise Trainin. Journal of Alzheimer's Disease, 19 May 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.