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'Grazie per ricordare chi ero e chi sono'

Patrick and Bill Mead on Twitter

Bill Mead ha passato una vita a servire gli altri: la sua famiglia, il suo paese, la sua chiesa. Nato in povertà, ha lavorato sodo, ha studiato, è entrato nella Marina e in seguito è diventato ministro del culto.


Alla fine Mead ha avuto la diagnosi di demenza e di recente la sua famiglia ha dovuto prendere la difficile decisione di affidarlo a cure specialistiche. Ma la sua malattia non toglie nulla alla persona unica che è, e il figlio Patrick era determinato ad assicurarsi che tutti lo sapessero.


Patrick, anch'egli ministro del culto, crede nel potere della storia di cambiare le persone, così quando suo padre è entrato nella struttura, ha deciso di raccontare la storia della vita di suo padre in modo semplice ma potente.


"La mia paura è che qui c'è un uomo tra estranei, non lo conoscono", ha detto Patrick Mead. "Non capiscono chi è, e lui non può dirglielo, così ho scritto solo una breve serie di frasi e l'abbiamo appesa sulla sua porta". La nota inizia con "Mi chiamo Bill Mead" e termina con "Grazie per ricordare chi ero e chi sono".


Patrick crede che raccontare la storia dei nostri cari - specialmente quando non possono farlo da soli - è un modo importante per "ricordare la preziosità degli altri". La sua nota, postata su Twitter, è stata condivisa migliaia di volte e ha ricevuto più di 100.000 'Mi piace'.

La nota dice:

"Il mio nome è Bill Mead. Sono nato in una miseria degradante. Sono diventato soldato (US Navy, periodo della guerra di Corea). Ho quindi riposto le mie armi e sono diventato ministro (del culto) e missionario. Ho viaggiato in tutto il mondo, diffondendo il Vangelo di Gesù Cristo, portando speranza, medicine e amore negli Stati Uniti, in Europa, Sud America e Africa. Sto lentamente lasciando questa terra per la mia casa in paradiso. Questo può richiedere del tempo. Grazie per ricordare chi ero e chi sono. Sono un uomo, un soldato, un missionario, un padre, un amico, e molto di più."

Il post dice:

"Oggi ho dovuto mettere mio padre in una [struttura di] assistenza alla demenza e andare via. Posso essere lì solo ogni due settimane, quindi ho messo questo alla sua porta. Voglio che lo staff sappia chi è veramente il nuovo uomo della 14."

 

 

 


Fonte: Zoe Romanowsky in Aleteia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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