Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un microscopio-spillo per vedere cosa succede nel cervello

Un team dell'Università dello Utah ha scoperto un metodo per trasformare un piccolo ago da 30 Euro in un microscopio 3-D in grado di scattare immagini fino a 70 volte più piccole della larghezza di un capello umano.


Questo nuovo metodo non solo produce immagini di alta qualità paragonabili ai microscopi molto più costosi, ma può essere impiantato nel cervello di topi viventi per l'imaging a livello cellulare.


Lo studio appare nell'edizione del 18 agosto della rivista Applied Physics Letters.


La tecnica del microscopio, progettata da Rajesh Menon, professore associato di ingegneria elettrica e informatica, e dallo studente laureato Ganghun Kim, funziona quando una luce LED è illuminata e guidata attraverso un ago o cannula a fibra ottica. Le immagini restituite vengono ricostruite in immagini 3-D con algoritmi sviluppati da Menon e Kim.


"A differenza dei microscopi miniaturizzati, il nostro approccio non usa l'ottica", dice Menon. "E' sostanzialmente computazionale". Questo approccio permetterà ai ricercatori non solo di prendere immagini di gran lunga più piccole di quelle prese dagli attuali microscopi in miniatura, ma può farlo ad una frazione del costo. "Siamo in grado di ottenere immagini ad una risoluzione di circa 1 micron, che solo microscopi da 250 mila dollari e oltre sono in grado di generare. I microscopi in miniatura sono limitati a poche decine di micron".


Menon spera in futuro di estendere la tecnologia, in modo che essa possa vedere i dettagli fino a risoluzioni inferiori al micron, rispetto agli attuali 1,4 micron. (Un micron è un milionesimo di metro. Un capello umano è largo circa 100 micron). Il microscopio è stato originariamente progettato per il laboratorio del professor Mario R. Capecchi, premio Nobel per la genetica umana, il cui team lo userà per osservare il cervello di topi viventi e capire come alcune proteine ​​nel cervello reagiscono a diversi stimoli.


Poiché il microscopio può essere costruito in modo così economico e può facilmente entrare in luoghi difficili da raggiungere, Menon e Kim si aspettano molti altri usi per il dispositivo: "Questo microscopio aprirà nuove strade di ricerca", dice Menon. "Il suo basso costo, le piccole dimensioni, il grande campo visivo e le caratteristiche impiantabili consentiranno ai ricercatori di usarlo in campi che vanno dalla biochimica alle miniere".

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Utah  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Ganghun Kim and Rajesh Menon. An ultra-small three dimensional computational microscope. Applied Physics Letters, August 2014 DOI: 10.1063/1.4892881

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.