Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Successo dei test automatici israeliani per diagnosticare la demenza

Una app per smartphone sviluppata nel laboratorio della IBM in Israele si è dimostrata affidabile all'85% nel rilevare la demenza in fase precoce.


Con una speranza di vita che tende costantemente a crescere, lo stesso accade per la prevalenza della demenza.


Essere in grado di diagnosticare tale malattia nelle prime fasi dello sviluppo potrebbe provocare un enorme cambiamento nel trattamento e nella qualità della vita dei malati, familiari e amici.


Un sistema in sviluppo alla IBM di Israele è in grado di rilevare la demenza nella fase iniziale con l'85 per cento di precisione, analizzando gli schemi di voce e parlato di una persona, secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista Alzheimer's & Dementia e riferito dal quotidiano israeliano Haaretz.


La diagnosi avviene con una serie di test condotti attraverso uno smartphone o un tablet e richiede solo pochi minuti.


"L'idea è aiutare a identificare precocemente la demenza", ha detto a Haaretz il Dott Aharon Satt, esperto nel rilevare patologie del parlato nella divisione di ricerca di IBM. "Sappiamo che non esiste ancora una cura per la malattia, ma c'è un senso nella diagnosi precoce. Se prendiamo la malattia in una fase iniziale, siamo in grado di trattare i suoi sintomi, con la terapia farmacologica che migliora la funzione dei neurotrasmettitori nel cervello o con altri metodi, o iniziando la terapia psicologica e comportamentale per il paziente e per coloro che lo circondano".


Attualmente, la demenza viene diagnosticata con test psicologici e psichiatrici insieme a esami clinici. I ricercatori IBM hanno utilizzato il protocollo diagnostico standard e hanno creato una versione automatica.
"Abbiamo iniziato con un grande insieme di test e alla fine abbiamo raggiunto un punto in cui possiamo fare un esame semplice e intelligente usando un telefono cellulare o un tablet e ottenere una buona indicazione in pochi minuti", dice Satt.


Il test dura sette minuti, durante i quali ai soggetti viene chiesto di svolgere diversi compiti cognitivi, come contare all'indietro, descrivere una immagine vista sullo schermo, identificare le parole che iniziano con una certa lettera, test di memoria e altro. L'esame viene registrato e analizzato mediante una serie di algoritmi sviluppati dai ricercatori.


I ricercatori sperano che in futuro il sistema sarà anche in grado di aiutare nella diagnosi di Parkinson, di depressione, di ansia e di malattie psichiatriche che si manifestano nel parlato, secondo il rapporto di Haaretz.

 

 

 


Fonte: i24 News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Aharon Satt, Alexandra König, Alexander Sorin, Orith Toledo-Ronen, Ron Hoory, Renaud David, Frans R.J. Verhey, Pauline Aalten, Philippe H. Robert. The Dem@Care project speech recording and automatic analysis for the assessment of Alzheimer disease and related disorders. Alzheimer’s & Dementia, July 2014, Volume 10, Issue 4, Supplement, Page P685. DOI: 10.1016/j.jalz.2014.05.1245

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)