Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cos'è la sclerosi da invecchiamento dell'ippocampo?

Left Hippocampal Sclerosis on MRISclerosi dell'ippocampo sinistro visibile alla risonanza magnetica (Fonte: Uhomachinky/Wikipedia)

La sclerosi dell'ippocampo è spesso associata all'epilessia nel lobo temporale. Secondo uno studio del 2015, apparso nel Journal of Neuropatology and Experiment Neurology, la sclerosi dell'ippocampo da invecchiamento (HS-aging, hippocampal sclerosis of aging) è una malattia neurodegenerativa con un'elevata morbilità che di solito colpisce le persone dagli 80 in su, ed è associata a un deterioramento cognitivo sostanziale specifico della malattia.


L'ippocampo è incorporato in profondità nel lobo temporale del cervello e ha un ruolo importante nell'apprendimento e nella memoria, oltre ad essere influenzato da vari disturbi neurologici e psichiatrici. Tuttavia, i cambiamenti patologici dell'HS-aging di solito si estendono oltre l'ippocampo.


La terminologia 'sclerosi ippocampale' è ampiamente utilizzata per descrivere varie malattie diverse, che comprendono la patologia ippocampale associata all'epilessia, all'ipossia, all'ipoglicemia, alla demenza del lobo frontotemporale e altre.


Poiché l'HS-aging provoca compromissione cognitiva simile al morbo di Alzheimer (MA), ed è di frequente confusa con esso, spesso è diagnosticata in modo errato perché i sintomi iniziali e il tasso di progressione segue fondamentalmente lo stesso schema. Tuttavia, sembra che, mentre la neurodegenerazione continua, i due disturbi si differenzino.


Considerando che il deterioramento della memoria è grave sia nell'HS-aging che nel MA, altre aree come l'elaborazione visuo-spaziale e la funzione esecutiva rimangono piuttosto inalterate nella maggior parte dei casi di HS-aging, poiché l'atrofia associata all'HS-aging è altamente localizzata nell'ippocampo e nelle strutture vicine del cervello.


La sclerosi dell'ippocampo è assodata come causa e conseguenza dell'epilessia, ma è caratterizzata non solo dalla morte delle cellule nervose, ma anche da cambiamenti nella connettività delle cellule nervose e del comportamento della rete che sono alla base dello sviluppo dell'epilessia cronica e del deficit di memoria.


Sono stati osservati anche fattori di rischio vascolari negli studi sulla sclerosi ippocampale e i ricercatori hanno scoperto che i casi di HS-aging avevano più probabilità del MA di avere una storia di ictus o ipertensione, o evidenza della malattia dei capillari. Il trattamento tipico per l'HS-aging include la prescrizione degli stessi farmaci usati per le persone con MA.


L'HS-aging colpisce più di un milione di americani. È una malattia neurodegenerativa prevalente, le cui caratteristiche genetiche, di neuroscansione, sintomatologiche e patologiche specifiche stanno solo ora iniziando a essere comprese.


E, anche se le informazioni sull'HS-aging si accumulano rapidamente, la classificazione di questa malattia non è universale. È necessaria ulteriore ricerca per differenziare meglio le diagnosi di HS-aging dal MA, e c'è la speranza di trattare o addirittura prevenire l'HS-aging e di rimuovere questo disturbo sconcertante che imita il MA.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)