Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come impedire che gli anziani con demenza si perdano?

Le persone con demenza sono a rischio di perdersi e scompaiono ogni giorno in Canada (*). Ad esempio, a luglio, una persona con demenza è scomparsa ed è stata trovata dalla polizia sotto un ponte autostradale più di 24 ore dopo essere stata vista l'ultima volta.


Ma per alcune persone, l'esito potrebbe essere diverso: potrebbero non tornare mai a casa o in alcuni casi non essere mai trovati.


Questo è un problema che sta crescendo. Oggi, oltre 55 milioni di persone hanno la demenza in tutto il mondo e questo numero dovrebbe triplicare entro il 2050. Ricerche recenti hanno riferito che la prevalenza di chiamate per la scomparsa di persone, che coinvolgono un individuo con demenza, è aumentata dal 10% al 50% in tutte le regioni dell'Ontario negli ultimi cinque anni.


Il rischio di perdersi differisce tra le persone con demenza in base ai loro fattori di rischio individuali. Ad esempio, alcune persone possono avere una elaborazione ridotta del dolore e della termoregolazione, il che significa che non sentono il freddo o il caldo. Ciò aumenta la probabilità di esiti avversi quando la persona scompare.

 

Strategie di prevenzione

La prevenzione è fondamentale e ha il potenziale di salvare vite umane e ridurre il rischio di lesioni per le persone con demenza. Ad esempio, Alzheimer Scotland ha sviluppato un'app per le persone scomparse chiamata Purple Alert, che supporta la sicurezza e il benessere delle persone con demenza. Se qualcuno con demenza scompare nell'area, l'app invia un avviso ai cittadini della comunità che aderiscono all'iniziativa.


In Canada, i dati sugli anziani con demenza perduti sono scarsi e le informazioni sugli incidenti segnalati provengono in genere da notizie e relazioni dei media. Il Giappone è l'unico paese che conosciamo a mantenere statistiche annuali sul numero di casi di adulti con demenza che si perdono: nel 2021, sono scomparse 17.636 persone con demenza in Giappone.


È chiaro che, come paese, il Canada ha bisogno di approcci migliori per gestire e impedire scomparse che coinvolgono persone con demenza. Ad esempio, le strategie di prevenzione potrebbero includere:

  1. Formazione specializzata dei primi soccorritori per identificare e intervenire quando vedono una persona con demenza scomparsa.

  2. Misure di prevenzione a casa e nella comunità; ciò può includere la fornitura di aree comuni sicure a casa come un patio recintato, l'etichettatura delle porte per fornire un promemoria di cosa è ogni stanza, tenere una foto recente dell'individuo e avere familiarità con il quartiere, compresi i probabili luoghi dove una persona potrebbe vagare ed eventuali pericoli come stagni e strade trafficate.

  3. Tecnologia per supportare le persone con demenza e i loro caregiver. Ad esempio, strumenti per valutare il rischio individuale di scomparire e perdersi.

 

Condividere i dati

Infine, il Canada ha bisogno di una strategia nazionale per la raccolta dei dati sugli incidenti delle persone con demenza che si perdono. Ciò potrebbe ottimizzare il tempo e le risorse usate dalla polizia, gli sforzi di ricerca e soccorso, e migliorare le possibilità di salvare la vita di chi si perde.


L'integrazione di più fonti di dati come l'assistenza sanitaria, i programmi sociali, la polizia e altri primi soccorritori e le organizzazioni di volontariato per ricerca e soccorso, è la chiave per sostenere gli sforzi preventivi e identificare in modo proattivo il rischio nella comunità. Attualmente, i database su incidenti di scomparse che coinvolgono persone con demenza sono gestiti in isolamento.


I ricercatori dell'Università di Waterloo stanno conducendo un'iniziativa per migliorare le capacità di ricerca e soccorso per le persone con demenza. Questo progetto include un impegno con più partner in tutto il Canada, come polizia e organizzazioni comunitarie, gruppi di ricerca e soccorso, e persone con demenza. Il progetto include la collaborazione con le comunità First Nations e i primi soccorritori, come vigili del fuoco, paramedici e peacekeeper, incorporati in queste comunità.


Il bisogno di queste risorse sta crescendo. Entro il 2050, si prevede che oltre 1,7 milioni di canadesi avranno la demenza, con una media di 685 persone diagnosticate ogni giorno. Con un numero crescente di persone con demenza in tutto il mondo e in Canada, è fondamentale trovare il modo di promuovere la consapevolezza della comunità e impedire che le persone con demenza si perdano.

 

 

 (*) Si può sostituire Canada con Italia, e tutto il resto dell'articolo è valido.

 

 

 


Fonte: Hector Perez (post-dottorato) e Lili Liu (prof.ssa di scienze sanitarie), University of Waterloo

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)