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I colori e la demenza

Riceviamo: Ho letto da qualche parte che i colori pastello, le fantasie e le righe nell'abbigliamento procurano forti reazioni negative nelle persone affette dal morbo. Quali sono i colori dei vestiti che dovrebbero utilizzare le persone ed i famigliari che assistono i malati affetti da Alzheimer? Alberto

Risposta: La domanda ci dà l’occasione per fornire alcune informazioni generali sui colori, il loro effetto fisico e psicologico e l’eventuale applicazione nell’ambito della demenza. Il testo è suddiviso in due parti per una lettura più agevole, qui è presente la prima parte che tratta i colori in generale, la seconda parte sarà pubblicata nei prossimi giorni.

 

Premessa

Secondo Theo Gimbel “il potere del colore fa parte dell’energia naturale dell’universo. Quando impariamo a vedere oltre il mondo fisico manifesto, cominciamo ad intuire i principi che governano l’universo e ad avere una visione della bellezza e dell’interdipendenza di tutto ciò che ci circonda. Il colore ci avvolge come parte dello spettro d’energie naturali che emanano dal sole. Il colore pervade il nostro corpo ed interagisce con le nostre energie ed è usato per scopi terapeutici fin dai tempi più remoti […] Siamo immersi nei colori in ogni momento della nostra vita, fin dal concepimento […] Indossiamo abiti colorati, mangiamo cibi dai colori vivaci, e nelle scelte di tutti i giorni ci facciamo influenzare dai colori […] Ad un altro livello, comunichiamo agli altri il nostro stato d’animo con i colori degli abiti che indossiamo […] Il colore è fortemente legato alle emozioni.”

Reazioni fisiche ai colori

Come regola generale, l’estremità rossa dello spettro tende a creare tensione nel corpo, mentre l’estremità blu tende a rilassarlo. L’esposizione al rosso aumenta la pressione sanguigna, mentre il blu fa rilassare il corpo ed abbassa la pressione sanguigna.

Reazioni emotive ai colori

I colori incidono sulle nostre emozioni in relazione a ciò che vediamo. Questo fenomeno è legato alle reazioni fisiche ai colori e alle associazioni psicologiche accumulate sin dall’infanzia. In linea di massima, comunque, il rosso eccita, mentre il blu calma. Max Lüscher afferma che, in base a suoi studi “ciascun colore ha emotivamente un proprio significato univoco e oggettivo, che è valido per tutti, mentre diverso è l’atteggiamento personale nei suoi confronti”. Il classico esempio è il colore del lutto, che per la nostra cultura occidentale è il nero, mentre per altre è il bianco. Apparentemente, quindi, il colore non ha un significato univoco. In realtà, per tutti il nero è il colore della negazione, della fine, del buio, mentre il bianco è la luce, la vita, la purezza. Per le religioni occidentali la morte è la fine della vita, momento di dolore e tristezza, quindi ad essa è stato associato il nero; mentre per altre culture nella morte vedono prevalente l’aspetto dell’inizio di una vita diversa, di una nuova luce, quindi ecco l’accostamento con il bianco.

Tecnicamente …

La fascia ristretta di energia che l’occhio umano riesce a percepire si trova più o meno al centro dello spettro elettromagnetico. Le lunghezze d’onda di quest’energia visibile vanno da circa 380nm (nanometri = milionesimi di metro) dell’estremità viola, ai circa 760nm dell’estremità rossa. Ogni minimo cambiamento di lunghezza d’onda in questa fascia di energia, può essere interpretato come un colore specifico. In genere i colori sono disposti secondo il noto spettro visibile: le sfumature del rosso hanno onde più lunghe, frequenza più bassa e carica energetica più debole, mentre quelle del viola hanno onde più corte, frequenza più alta e carica energetica più forte. Oltre l’estremità rossa dello spettro visibile ci sono le radiazioni a onde più lunghe, i raggi infrarossi (che percepiamo come calore), le microonde (usate nei forni) e le onde che servono per la trasmissione di segnali radio e televisivi. Oltre l’estremità viola ci sono le radiazioni ad onde più corte, i raggi ultravioletti (essenziali per l’abbronzatura della pelle e per la produzione di vitamina D da parte dell’organismo) e quelli X, gamma e cosmici.

 

Invisibile Luce visibile Invisibile
Infrarosso Rosso Arancio Giallo Verde Blu Indaco Viola Ultravioletto
760nm 650nm 590nm 530nm 460nm 420nm 380nm
Caldo ← Gamma Infraverde Gamma Ultraverde → Freddo
Estroversione, emozione, espansione, crescita Introiezione, inibizione, ritegno, stasi

 

I 7 colori fondamentali dello spettro

Nota: Questi sono i colori intesi come puri; diminuendone l’intensità (tecnicamente: saturazione) si ottengono i pastelli, diminuendo la luce (luminosità) si ottengono gli scuri, agendo su entrambi i parametri (sia saturazione che luminosità) ecco i naturali e i grigi fino al nero.

ROSSO – Significa energia, vigilanza, azione, efficacia; ci porta la consapevolezza del momento presente, aumenta la sessualità, la forza fisica e quella di volontà. Chi considera positivamente il colore rosso è perché lo vede, o considera se stesso, stimolante, tenace, forte, pieno di energie, una persona cui piacciono tutti i lati della conquista. Siamo attratti da questo colore quando abbiamo un buon rapporto con l’erotismo, con il movimento e con gli impulsi vitali. Quando è in eccesso, esprime l’incapacità di controllare il mondo affettivo; il rifiuto di questo colore fa pensare a un bisogno di protezione. È il colore del chakra della radice (Muladhara), collegato alla passione, all’energia vitale, alla sessualità e alla potenza creativa.

ARANCIO – Equilibrio tra rosso e giallo, combina l’energia fisica (del rosso) con quella mentale (del giallo). È il colore della gioia, del divertimento, del movimento e della danza, dell’entusiasmo e dell’ardore, delle idee e dei concetti; ravviva i sentimenti, induce benessere generale ed ottimismo. Il chakra collegato è quello sacrale (Swadisthana), riguarda le ghiandole surrenali ed è fortemente influenzato dall’eredità genetica; i suoi legami sono meno spirituali e più terreni; il movimento fisico, il benessere e la gioia si riferiscono a questo centro energetico.

GIALLO – Toglie sicurezza, rafforza la necessità di un’ancora in quanto tende al distacco, aumenta la facoltà critica di giudizio, la propria oggettività e i poteri intellettuali; inoltre, godimento spontaneo dell’azione, espansività disinibita, eliminazione di tutti i fardelli. Suscitando anche sgravio, liberazione, è preferito in maniera statisticamente significativa dalle donne gravide ormai prossime al parto. Scrive Lüscher che “luce e colore giallo producono un effetto come di qualcosa che scivola sulla superficie, quindi (al contrario dei colori scuri, profondamente introversi e misteriosi) caratteristica del giallo è la superficialità, la liberazione, la voglia di grandi spazi e distanze, ricerca del nuovo (in contrasto al verde che esprime stabilità, saldezza, limitatezza spaziale e perseveranza)”. Chi predilige il giallo è, o vorrebbe essere, dinamico, estroverso, pieno di speranze e di aspirazioni; quando viene escluso negli abiti (e nell’arredamento) segnala spesso la presenza di uno stato depressivo, di chiusura emotiva alla delusione. Se viene usato in maniera esasperata è indice di un tentativo di sfuggire alle difficoltà. Il giallo attiva i nervi motori, determinando un aumento di energia per i muscoli. Il chakra ha il centro nel plesso solare (Manipura), solare come il sole, è la luce che scende nel sistema nervoso; da qui si è più sensibili alle varie situazioni: quelle irrisolte creano stress in questa zona.

VERDE - È l’ago della bilancia che separa la gamma di colori caldi (rosso, arancio e giallo) da quelli freddi (blu, indaco e viola). Specialmente se è scuro come gli abeti, fa sentire liberi, sta a metà dello spettro quindi è il colore dell’equilibrio, della purificazione, della costanza, della perseveranza, della resistenza al cambiamento. Kandiski scrive che “la proprietà più caratteristica del verde assoluto è la passività”. Secondo Lüscher “dove manca l’intima stabilità del verde, e con ciò il fondamento dell’integrità e della dignità, ci si trova di fronte alla commedia delle apparenze esteriori, di atteggiamenti dignitosi, di ostentazioni materiali o spirituali”. Secondo alcuni cromoterapeuti [chi cura con il colore], questo è il miglior colore per la cura di malattie. Il chakra del cuore (Anahata) è il centro dell’armonia; questa è la zona da cui traspare l’anima di una persona.

BLU – Specialmente quando è scuro, è l’energia del rilassamento, della pace, della tranquillità, della calma, e dell’apertura; della sincerità, dell’intuizione, della creatività e delle facoltà mentali superiori. È il colore opposto al rosso, quindi rallenta l’attività cardiaca, è benefico nei casi di sovreccitazione, di manie depressive (fase maniacale); viene utilizzato per rimuovere l’introverso dal suo isolamento. Indumenti ed arredi blu, se a tinta unita e non spezzati, danno spossatezza e depressione. La persona blu è tranquilla, gentile e pacifica, con una tendenza all’egocentrismo e all’introspezione; apprezza qualità come la sincerità e l’onestà e crede in un approccio alla vita attento e senza avventatezze; ha una predilezione particolare per le cose belle, ma non è troppo materialista; abbastanza comunemente manca la fiducia in se stesso, quindi ecco la noia e la carenza di espressività e di vivacità, profonda tristezza, nessun interesse a promozioni sul lavoro e a trascorrere del tempo fuori con gli amici. Il chakra della gola (Vishudda) trasmette l’energia della tiroide; è il centro dell’espressione creativa attraverso il suono e, come tale, è importante per quanto riguarda la comunicazione e la verità.

INDACO – Accresce l’amor proprio e la sensazione di dignità e di bellezza, il rispetto di sé stessi; consente di sentire l’intangibile. Collegato al chakra della fronte (Anja), noto anche come terzo occhio, trasmette l’energia della ghiandola pituitaria, o ipofisi; noto in yoga come il fiore di loto dai mille petali, è il centro della visualizzazione creativa e raccoglie istruzioni dal nostro sé superiore.

VIOLA – Energia spirituale più pura, liberazione da tutti i problemi. Per Lüscher “il rosso maschile e il blu femminile si mescolano per formare un viola asessuato. I bambini di tutto il mondo, fintanto che ancora non hanno raggiunto la pubertà, per almeno il 75% scelgono il viola; gli omosessuali (chiamati in Francia ‘les violets’), e le donne durante la gravidanza, scelgono di preferenza il viola in modo statisticamente significativo […] Il viola è la fusione e l’unione degli opposti (rosso e blu), ed è quindi anche il colore della spiritualità, della mistica, della magia, dei maghi e dell’incantamento erotico”. Il chakra della corona (Sahasrara) riguarda la ghiandola pineale, o epifisi; sé eterno e spirituale costituito dalle energie della perfezione, centro della spiritualità, questo chakra ci collega ad un’intelligenza infinita.

 

Altri colori

NERO – Il colore della negazione, dell’estinzione, della morte. Lüscher dice che “tra tutti i colori il nero è il più scuro, il massimo dell’oscurità, la negazione assoluta, il no incondizionato; annulla completamente la luce, quindi la possibilità di vedere, di far emergere aspetti di qualsiasi genere, anche positivi”.

BIANCO – Colore positivo per eccellenza, “è tra tutti il colore più chiaro, ha un potere stimolante così forte che, a volte, qualcuno ne è abbagliato; all’opposto del nero, significa consenso, fuga nei grandi spazi. Assieme al nero, invece, rappresenta una combinazione di colori tipica del conflitto introverso della crescita, specialmente nel passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, dell’adolescenza; sotto tale pressione la scelta del bianco significa fuga nel nuovo, urgenza di svincolarsi, libertà da ogni impedimento” (Lüscher).

GRIGIO – Imparzialità, neutralità, mancanza di impegno. Scrive Lüscher che “il grigio si distingue in forza di negazioni, non è né colorato, né chiaro, né scuro, non è niente di tutto ciò che sarebbe caratteristico; la sua particolarità sta nella neutralità perfetta; non è né eccitante né calmante, non fornisce tensioni o risoluzioni, non rappresenta nessunissimo campo vitale, è soltanto un limite, è la terra di nessuno non adatta alla vita, linea di confine, contorno. Pertanto il grigio significa divisione, distanza. Chi preferisce il grigio vuole prendere le distanze, vuole proteggersi da condizioni di soggezione, o tenere nascoste le proprie pretese, i sentimenti e i pensieri. Rifiuta il grigio, perché noioso, chi è ansioso d’impegnarsi, di coinvolgersi, …”.

GIALLO LIMONE - È uno stimolante cerebrale e sessuale (attiva il timo) e controlla la crescita; essendo per metà formato dal verde, funge da depuratore organico.

TURCHESE - Svolge sia l’azione depurativa del verde che quella rilassante del blu. È il colore opposto al giallo linone.

MARRONE - Contiene il rosso, ma non ha vitalità, grande importanza ai sensi. Per Lüscher “il marrone nasce da una mescolanza di arancione con un colore scuro, perdendo così la forza vitale. Via via che si oscura, dirigendosi verso il marrone, la forza del rosso si smorza e perde la forza vitale. Al posto della forza d’azione vitale del rosso subentra con il marrone una condizione di vita passiva”.

VERDE ACQUA - Sensazione di fresco, e anche di freschezza e distacco insieme; infatti, è utilizzato per bevande rinfrescanti alla menta, per tessuti estivi freschi e leggeri ed è spesso il colore preferito da certe persone che si rapportano agli altri con altezzosa e distaccata frigidità.

 

 

Fine parte 1 – il seguito nei prossimi giorni.

 

 

 


Scritto da Franco Pellizzari

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