Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il letargo degli animali può aiutare i medici a curare diabete e Alzheimer

Le persone vanno a dormire, il corpo si raffredda, la pelle diventa blu, i monitor elettronici mostrano che la frequenza cardiaca e la respirazione precipitano quasi a zero. Questo è il tipo di immagine drammatica dell'ibernazione umana che vediamo nei film di fantascienza.


Di solito, la premessa è che i personaggi devono trascorrere lunghi periodi di tempo in viaggio nello spazio esterno senza morire di vecchiaia, o scrittori e futuristi hanno immaginato una tale capacità applicata a pazienti con malattie terminali, in modo che possano essere risvegliati quando, dopo secoli, è stata sviluppata una cura.


La ricerca sul letargo umano, spesso chiamato «animazione sospesa», può alla fine trasformare quelle immagini di fantascienza in realtà scientifica, ma nel breve termine, l'ibernazione è pronta a trasformare la medicina.


I medici già oggi impiegano di routine l'«ipotermia terapeutica lieve» - abbassano di qualche grado la temperatura corporea interna - per rallentare il metabolismo dopo un arresto cardiaco. E' anche di routine raffreddare i pazienti per facilitare alcune operazioni, come ad esempio le procedure a cuore aperto, compresa la sostituzione della valvola e l'applicazione del bypass aorto-coronarico (CABG). Meno frequente è l'abbassamento della temperatura corporea di più di un paio di gradi e sono in corso studi clinici per bloccare la morte per un paio d'ore, abbassando la temperatura corporea a pochi gradi sopra lo zero nelle vittime di gravi traumi con perdita di sangue.


Quest'ultimo scenario equivale all'animazione sospesa a breve termine, ma nella vita reale. Anche se l'ipotermia terapeutica è di serie negli ospedali, gli scienziati stanno cercando di rubare i trucchi dal letargo degli animali, come ad esempio gli scoiattoli.


“Le risposte termoregolatorie, come i brividi, complicano il raffreddamento degli esseri umani e di altri animali che non vanno in letargo”, osserva Kelly Drew, Professore di Chimica e Biochimica all'Università dell'Alaska di Fairbanks. “I medici impediscono i tremori con stupefacenti e paralitici e altre classi comuni di farmaci, ma gli scoiattoli rivelano percorsi cerebrali che potrebbero essere sfruttati per rendere più liscia e più sicura negli esseri umani l'induzione dell'ipotermia”.


Uno di tali percorsi cerebrali aiuta ad attivare il letargo degli scoiattoli quando la sostanza chimica 6N-cyclohexyladenosine (CHA) si attacca a una proteina della superficie cellulare chiamata «recettore adenosina A1» (A1AR). Il team della Drew a Fairbanks ha dimostrato che quando si blocca l'azione della CHA su questi recettori negli scoiattoli, si impedisce il letargo. E ha anche dimostrato che dare CHA ad animali che non vanno in letargo, come i ratti, fa apparire che vadano anch'essi in letargo, a condizione che siano messi in un ambiente freddo.


“Questo ci dice che la CHA potrebbe avere un ruolo potenziale nell'ipotermia terapeutica”, suggerisce la Drew, ma c'è anche un altro fattore. Gli animali che di norma vanno in letargo ‘si ammalano’ quando vi entrano e si ‘curano’ quando si risvegliano. Ciò potrebbe avere profonde implicazioni per il modo in cui valutiamo le malattie e le tipologie dei trattamenti che le affrontano.


Si consideri il sistema respiratorio, per esempio. Nel bel mezzo di un attacco d'asma, e nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), le vie aeree si comprimono, inducendo i polmoni a gonfiarsi eccessivamente, come un palloncino che si espande. La ricerca sui criceti siriani dimostra che i loro polmoni si gonfiano eccessivamente per evitare il collasso dei polmoni, quando il tasso di respirazione diminuisce fino a due/tre respiri al minuto. Questo accade quando la temperatura corporea dell'animale scende durante l'insorgenza del torpore, una sorta di letargo di breve durata. Nella COPD umana e nell'asma ​​appare una pletora di proteine diverse sulla superficie delle cellule polmonari, insieme al gonfiaggio eccessivo. Questo è chiamato rimodellamento molecolare e accade non solo nella malattia polmonare ma anche quando i criceti entrano nel torpore.


Quando i criceti escono dal torpore, i cambiamenti polmonari si invertono, così come i cambiamenti che erano avvenuti in altri organi. La diminuzione della temperatura corporea nel letargo è associata ad una riduzione della frequenza cardiaca. Fisiologicamente, il cambiamento appare come quello che i medici chiamano blocco cardiaco di secondo grado. Mentre l'animale si riscalda, la frequenza cardiaca ritorna alla normalità. Attraverso lo studio dei meccanismi alla base delle inversioni del letargo, gli scienziati possono scoprire nuove strategie di trattamento per le malattie polmonari e cardiache negli esseri umani.


In un altro settore, nel diabete di tipo 2, i pazienti producono insulina ma l'insulina non è efficace perché la sensibilità delle cellule all'insulina è anormalmente bassa. A causa della ridotta sensibilità all'insulina, le cellule non assorbono zucchero dal sangue. Gli scienziati della University of Tennessee hanno dimostrato che in sostanza la stessa cosa accade negli orsi neri quando entrano in letargo: diventano resistenti all'insulina. Ciò impedisce alle loro cellule di assorbire lo zucchero del sangue (glucosio), permettendo loro di trarre energia dai grassi che si sono accumulati nelle settimane prima del letargo. In termini di chimica del sangue, gli orsi in letargo sembrano esseri umani diabetici, ma al risveglio dal letargo la chimica torna alla normalità. Questo suggerisce che ci deve essere un percorso chimico sottostante la sensibilità all'insulina che può essere regolato. Se gli scienziati riusciranno a capire tale percorso, potrebbero essere in grado invertire lo stesso effetto nelle persone diabetiche.


Ma forse i benefici più grandi della ricerca sul letargo saranno per coloro che soffrono di patologie degenerative del cervello. Le sinapsi sono connessioni tra le cellule nervose, simili ai collegamenti elettronici in un computer. L'apprendimento e la creazione della memoria sono associati alla formazione di nuove sinapsi nel cervello. Nella demenza, soprattutto nelle persone con Alzheimer, si deteriorano i ricordi recenti assieme alla capacità di formarne di nuovi. Ciò avviene quando le sinapsi scompaiono. Durante il letargo, le connessioni tra i neuroni nel cervello si deteriorano, proprio come succede nell'Alzheimer, ma cosa succede, quando gli animali iniziano a svegliarsi? Hai indovinato: le sinapsi si ripristinano. Infatti, al risveglio, gli animali che vanno in letargo passano attraverso il cosiddetto stato ipersinaptico, caratterizzato da una sovrabbondanza di connessioni. Successivamente, il cervello si assesta sui suoi collegamenti pre-letargo.


Questo implica che gli animali che vanno in letargo conservano le informazioni delle sinapsi e le usano per ripristinare i modelli precedenti. In un senso molto reale, è come il software che ripristina la memoria del computer a quella che era in un giorno precedente. Considerando quello che potrebbe significare svelare i segreti del letargo per le persone che soffrono, non solo di Alzheimer, ma anche di condizioni che colpiscono altri organi con cambiamenti che rispecchiano l'ibernazione, la ricerca sul letargo promette di diventare molto clinica.

 

 

 


Fonte: David Warmflash in Wired (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.