Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le onde cerebrali sono diverse per ogni tipo di apprendimento

Riuscire a capire come pedalare in bici e memorizzare le regole degli scacchi sono attività che richiedono due tipi diversi di apprendimento e ora per la prima volta dei ricercatori sono riusciti a distinguere ogni tipo di apprendimento dalla forma dell'onda cerebrale che produce.


Queste firme neurali divergenti potrebbero guidare gli scienziati mentre studiano la neurobiologia sottostante all'apprendimento sia di abilità motorie che di complessi compiti cognitivi, dice Earl K. Miller, Professore di Neuroscienze del MIT e autore senior della ricerca pubblicata l'11 ottobre su Neuron.


Quando i neuroni 'sparano', producono segnali elettrici che si combinano per formare onde cerebrali oscillanti a diverse frequenze. "Il nostro obiettivo finale è aiutare le persone con deficit di memoria e di apprendimento", osserva Miller. "Potremmo trovare un modo per stimolare il cervello umano o ottimizzare le tecniche di addestramento per mitigare quei deficit".


Le firme neurali potrebbero aiutare a identificare i cambiamenti nelle strategie di apprendimento che avvengono in malattie come l'Alzheimer, con un occhio alla loro diagnosi precoce, o a migliorare alcuni tipi di apprendimento per aiutare i pazienti ad affrontare il disordine, afferma Roman F. Loonis, il primo autore dello studio, i cui coautori sono Scott L. Brincat, ricercatore dell'Istituto Picower ed Evan G. Antzoulatos, ex post-dottorato del MIT ora all'Università della California di Davis.

 

Apprendimento esplicito vs implicito

Gli scienziati pensavano che tutto l'apprendimento fosse uguale, spiega Miller, fino a quando non hanno saputo di pazienti come il famoso Henry Molaison o "HM", che ha sviluppato una grave amnesia nel 1953 dopo che è stata rimossa una parte del suo cervello in un'operazione, per controllare le sue crisi epilettiche. Molaison non riusciva più a ricordare di aver fatto colazione qualche minuto dopo, ma era in grado di apprendere e trattenere le competenze motorie che aveva imparato, come tracciare oggetti tipo una stella a cinque punte in uno specchio.


“H.M. e altre amnesici migliorano queste abilità nel tempo, anche se non hanno alcuna ricordo di aver fatto queste cose prima", dice Miller. La linea di demarcazione ha rivelato che il cervello si impegna in due tipi di apprendimento e di memoria: esplicito e implicito.


L'apprendimento esplicito "è imparare di avere una consapevolezza cosciente, quando pensi a ciò che stai imparando e che puoi esprimere ciò che hai imparato, come memorizzare un lungo brano di un libro o apprendere le fasi di un gioco complesso come gli scacchi", spiega Miller.


"L'apprendimento implicito è il contrario. Potresti chiamarlo apprendimento delle abilità motorie o memoria muscolare, il tipo di apprendimento a cui non hai accesso cosciente, come imparare a correre in bicicletta o a correre", aggiunge. "Facendolo, migliori sempre di più, ma non puoi realmente esprimere quello che stai imparando". Molte attività, come imparare a suonare un nuovo pezzo musicale, richiedono entrambi i tipi di apprendimento, osserva.

 

Onde cerebrali da studi precedenti

Quando i ricercatori del MIT hanno studiato il comportamento degli animali che imparavano diversi compiti, hanno trovato i segni che compiti diversi potrebbero richiedere l'apprendimento esplicito o implicito. Nelle mansioni che richiedevano di confrontare e far corrispondere due cose, ad esempio, gli animali sembravano usare risposte sia corrette che non corrette, per migliorare le corrispondenze successive, indicando una forma esplicita di apprendimento.


Ma in un compito in cui gli animali hanno imparato a spostare lo sguardo in una direzione o in un'altra in risposta a diversi modelli visivi, hanno migliorato le loro prestazioni reagendo solo a risposte corrette, suggerendo l'apprendimento implicito.


Inoltre, i ricercatori hanno trovato che questi diversi tipi di comportamento sono accompagnati da diversi modelli di onde cerebrali. Durante compiti di apprendimento espliciti, si è verificato un aumento delle onde cerebrali alfa2-beta (oscillanti a 10-30 hertz) dopo una scelta corretta e un aumento delle onde delta-theta (3-7 hertz) dopo una scelta errata. Le onde alpha2-beta aumentavano con l'apprendimento durante compiti espliciti, poi diminuivano mentre l'apprendimento progrediva.


I ricercatori hanno anche visto segni di un picco neurale nelle attività che si verificano in risposta a errori comportamentali, chiamati 'negatività correlate agli eventi', solo nei compiti che si pensava richiedessero l'apprendimento esplicito.


L'aumento delle onde cerebrali alfa-2-beta durante l'apprendimento esplicito "potrebbe riflettere la costruzione di un modello del compito", spiega Miller. "E poi, dopo che l'animale apprende l'operazione, i ritmi alpha-beta cadono, perché il modello è già stato costruito".


Al contrario, i ritmi delta-theta aumentavano solo con risposte corrette durante un compito di apprendimento implicito e diminuivano durante l'apprendimento. Miller dice che questo modello potrebbe riflettere il "riavvolgimento" neurale che codifica l'abilità motoria durante l'apprendimento. "Questo ci ha dimostrato che esistono meccanismi in gioco durante l'apprendimento esplicito che sono diversi da quello implicito", osserva.

 

Il potenziamento futuro dell'apprendimento

Loonis afferma che le firme d'onda del cervello potrebbero essere particolarmente utili per modellare il modo di insegnare o addestrare una persona mentre impara un compito specifico. "Se potessimo individuare il tipo di apprendimento che sta avvenendo, potremmo potenziare o fornire migliori risposte a quell'individuo", dice. "Ad esempio, se sta usando di più l'apprendimento implicito, è più probabile che si stia basando su risposte positive e potremmo modificare il suo apprendimento per trarre un beneficio da ciò".


Loonis dice che le firme neurali potrebbero anche aiutare a individuare malattie come l'Alzheimer in una fase precedente: "Con la demenza, nell'Alzheimer scompare di fatto una specie di apprendimento esplicito, e ci può essere una regressione a un tipo diverso di apprendimento implicito", spiega. "Poiché uno dei sistemi di apprendimento è spento, devi contare sull'altro".


Studi precedenti avevano dimostrato che alcune parti del cervello, come l'ippocampo, sono legate più strettamente all'apprendimento esplicito, mentre aree come i gangli basali sono coinvolti di più nell'apprendimento implicito. Ma Miller dice che lo studio delle onde cerebrali indica "molta sovrapposizione tra questi due sistemi: condividono molte delle stesse reti neurali".

 

 

 


Fonte: Becky Ham in Massachusetts Institute of Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Scott L. Brincat, Evan G. Antzoulatos, Earl K. Miller. A Meta-Analysis Suggests Different Neural Correlates for Implicit and Explicit Learning Roman F. Loonis. Neuron, October 2017 DOI: 10.1016/j.neuron.2017.09.032

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)