Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ecco la migliore scienza su come evitare la demenza

https://www.smh.com.au/lifestyle/health-and-wellness/here-s-the-best-science-on-how-you-can-avoid-dementia-20180410-p4z8ri.htmlA sinistra i fattori di rischio della demenza (dall'alto: inattività fisica, obesità in mezza età, poca istruzione, ipertensione in mezza età, depressione, fumo, diabete mellito). A destra i fattori di resilienza (donne solo: vivere con qualcuno, essere sposate, pressione bassa, flusso di picco espiratorio alto, ritmo di camminata veloce, tempo veloce di svolta e molto volontariato. Uomini solo: pochi sintomi depressivi. Entrambi: età inferiore, alta istruzione, controllo più saldo e più attività cognitiva).

Per scongiurare la demenza, fai qualcosa che non ti piace. Se sai suonare la chitarra, impara anche la tromba. Se riesci a risolvere un cruciverba criptico, affronta il Sudoku.


Oh, e se sei una donna, sposati.


Questo è il consiglio di un nuovo documento australiano che riassume la migliore ricerca disponibile sulla prevenzione del declino cognitivo e della demenza, pubblicata oggi, mercoledì 11 aprile 2018.


Ogni giorno di paga, la maggior parte degli australiani mette da parte un po' di soldi per la vecchiaia, per assicurarsi di avere una pensione confortevole. Noi non trattiamo la nostra materia grigia allo stesso modo, dice la prof.ssa Kaarin Anstey, l'autrice principale del rapporto:

"È come investire per la tua pensione. Devi investire nel tuo cervello nel corso della vita, in modo da avere un cervello sano e bello quando invecchi".


Più di un terzo degli australiani tra 70 e 90 anni svilupperà un lieve declino del cervello, un'alterazione leggera della memoria, del processo decisionale e della capacità di risolvere i problemi. Circa il 30% di quel gruppo progredirà alla demenza entro 10 anni.


Che colpisce spesso in età di pensione, quando stiamo per prendere alcune delle più grandi decisioni finanziarie della nostra vita. Gli studi dimostrano che le persone con disabilità cognitive sbagliano molto più spesso quelle decisioni.


Il rapporto della prof.ssa Anstey, pubblicato dal Centre of Excellence in Population Ageing (una collaborazione tra i principali scienziati della demenza del paese) evidenzia i principali fattori di rischio di stile di vita per il declino del cervello. Elencati nel grafico in alto, insieme costituiscono circa la metà del rischio di contrarre la demenza.

Ecco cosa puoi fare.

 

Trova qualcuno da amare

Se sei donna, vivere con qualcuno, essere sposata e fare volontariato ti rende più resistente al declino della memoria.

Questo risultato, evidenziato da un singolo studio canadese di qualche tempo fa, potrebbe essere dovuto alle differenze nell'istruzione tra uomini e donne, afferma la prof.ssa Anstey. Le donne con meno istruzione, che erano sposate con uomini con più istruzione, tendevano a ottenere un effetto protettivo.

"Stiamo scoprendo che le differenze educative ora stanno diminuendo con una coorte più giovane", dice.

Per entrambi i sessi, avere molti amici e passare molto tempo a socializzare è tanto importante: "Quando interagisci con un'altra persona, è un'attività intellettualmente stimolante. Stai usando una gran parte del tuo cervello per farlo", afferma la dott.ssa Maree Farrow, ricercatrice del Wicking Dementia Research Center di Hobart.

 

Fai quello in cui sei carente

Mantenere attivo il tuo cervello è vitale per mantenerlo in forma e in salute. Sfortunatamente, non è così semplice come sembra.

Anche se qualcosa è mentalmente impegnativo, non manterrà il tuo cervello in forma. Il cervello ha bisogno di nuove sfide, come imparare a suonare uno strumento musicale per la prima volta o studiare una nuova lingua, dice la prof.ssa Anstey.

"Le persone che riescono a fare un cruciverba criptico in 10 minuti senza fatica, non sfidano più il loro cervello".

Gli studi dimostrano anche che le persone che leggono molti libri e vanno regolarmente nei musei e a teatro hanno un rischio minore di declino cognitivo.

 

Resta in forma

Corpo sano, mente sana. L'esercizio riduce la depressione, un fattore importante di rischio. Pompa anche ossigeno nel cervello, mantenendolo sano.

"In Australia, l'esercizio fisico insufficiente è il fattore di rischio modificabile n. 1", afferma la prof.ssa Anstey. L'esercizio aerobico e il sollevamento pesi sono buoni, ma anche camminare regolarmente aiuta.

La demenza è legata con forza anche alla cattiva salute del cuore, in particolare all'obesità, al colesterolo e all'ipertensione. L'esercizio mantiene il tuo cuore in forma.

Le persone spesso chiedono alla dott.ssa Farrow quale aspetto della loro vita dovrebbero cambiare per dare al loro cervello le migliori possibilità. E lei risponde:

"Devi pensare a cosa ti manca della tua vita in questo momento.

"L'attività fisica è migliore dell'attività cognitiva? No. Ma se passi molto tempo fisicamente attivo al lavoro, potresti pensare ad aggiungere stimoli intellettuali".

 

 

 


Fonte: Liam Mannix in Sydney Morning Herald (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: National Report: A Rapidly Ageing Australia

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)