Quando invecchiamo, la dimenticanza occasionale può diventare più preoccupante. Questo è l'inizio della demenza, o siamo semplicemente stressati? Questo cambiamento è dovuto alla perdita di struttura del pensionamento? O forse siamo affetti da un'altra malattia, magari la stessa di nostro figlio o nipote, anche lui che lotta con l'attenzione e l'organizzazione?
Quali sono i sintomi dell'ADHD negli anziani?
Anche se la diagnosi di 'disturbo da deficit di attenzione/iperattività' (ADHD, attention deficit hyperactivity disorder) è spesso associato con i bambini in età scolare, questa condizione può persistere per tutta l'età adulta e in età avanzata.
Gli anziani con ADHD lottano con attenzione, memoria e pianificazione. Possono aver difficoltà a finire i progetti o a ricordare informazioni in modo coerente, e possono distrarsi facilmente durante le conversazioni e avere difficoltà a mantenere le relazioni.
Quando gli anziani perdono la struttura del lavoro, possono sperimentare una riacutizzazione dei sintomi, come quando i giovani adulti con ADHD perdono la struttura della scuola. Durante la pensione gli anziani possono iniziare a ri-sperimentare sfide per gestire il tempo e a procrastinare, possibili cause di ansia o di sensi di colpa.
È normale invecchiamento o è ADHD?
Quando le persone condividono le preoccupazioni con il medico circa le loro memoria, l'attenzione, o le difficoltà a completare le attività, possono ricevere una diagnosi di lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), uno stadio tra il normale invecchiamento e la demenza.
Tuttavia, gli anziani con ADHD possono non aver mai ricevuto una diagnosi di ADHD, specialmente se avevano appreso delle competenze per compensare [questo problema] durante la vita. Per aiutare i medici a distinguere tra lieve decadimento cognitivo e ADHD in età avanzata, la tempistica dei sintomi e la storia familiare può fornire buoni indizi (dopo aver escluso possibili cause mediche, come i disturbi della tiroide o le convulsioni).
L'ADHD è uno dei disturbi più ereditabili nella medicina, per cui la presenza di figli, nipoti o fratelli con questa diagnosi dovrebbe aumentare il sospetto del medico che i sintomi del paziente possano essere il risultato dell'ADHD. È fondamentale anche capire la cronologia dei sintomi del paziente, perché i sintomi devono essersi presentati nell'infanzia per fare la diagnosi di ADHD. Possono essere utili anche gli strumenti per rilevare il problema negli adulti, come ad esempio l'ADHD Self-Report Scale, anche se un risultato positivo non sempre significa che hai l'ADHD.
Quali sono i trattamenti efficaci per l'ADHD degli anziani?
La maggior parte dei farmaci efficaci per il trattamento di ADHD negli anziani sono farmaci stimolanti come il metilfenidato o le destroanfetamine. Questi farmaci danno un beneficio significativo agli anziani, così come ai bambini e ai giovani adulti. Tuttavia, negli anziani i medici devono anche considerare i rischi cardiaci di questi farmaci, come l'aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, così come un potenziale aumento del rischio di battito cardiaco irregolare, in particolare nelle persone con blocco cardiaco conosciuto.
Anche le opzioni non-farmacologiche sono preziose per aiutare una persona a creare la struttura e conoscere gli strumenti dell'organizzazione, come l'uso di una agenda quotidiana per pianificare, allarmi ed elenchi. Terapeuti o istruttori possono aiutare gli anziani con ADHD usando terapie comportamentali, che possono portare ad una migliore gestione del tempo e del denaro, all'aumento della produttività, a ridurre l'ansia, e a migliorare la soddisfazione di vita.
Cosa si può fare, oltre ad ottenere un trattamento medico?
Se sospetti che i tuoi sintomi possano essere il risultato dell'ADHD, soprattutto se un familiare ha avuto questa diagnosi, non esitare a chiedere al tuo medico di riferirti ad uno specialista con esperienza nella diagnosi e nella gestione dell'ADHD negli anziani. Inoltre, le seguenti strategie possono essere utili nella gestione dei sintomi a casa:
- fai esercizio regolare - l'attività fisica aumenta i neurotrasmettitori del cervello, come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, che possono influenzare l'attenzione;
- migliora il sonno - fissa una routine per andare a dormire, evita la caffeina dopo mezzogiorno, e cerca di evitare i dispositivi elettronici almeno un'ora prima di andare a dormire;
- chiedi l'aiuto di altri - i familiari e altri supporti possono aiutare a creare le strutture e a semplificare le attività;
- predisponi dei promemoria - calendari, allarmi, note scritte, e liste sono in grado di fornire ulteriore assistenza nel ricordare i compiti.
Fonte: Stephanie Collier MD/MPH in Harvard Health (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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