Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scabbia: nessuno ne vuole parlare, ma la malattia interessa la demenza

Sites of scabies CDC

Alcune malattie hanno più probabilità di altre di entrare in una conversazione pubblica. Il COVID-19 sta dominando il discorso pubblico nel 2020, mentre il cancro e l'AIDS sono malattie di alto profilo che attirano una significativa attenzione scientifica e mediatica. Puoi tranquillamente discutere di queste malattie a tavola. Altre malattie, come la scabbia, non così tanto.


La scabbia è classificata come una malattia tropicale trascurata. È fuori dalla vista e lontano dalla mente. Ma questo non significa che non ci sia; ci sarà un'infestazione in qualche posto non lontano da te, credimi sulla parola.


La scabbia è causata da acari microscopici (Sarcoptes scabiei) che si insinuano sotto la pelle umana e depongono le uova. La pelle non prende bene questa infestazione, e parte un'eruzione cutanea arrabbiata e pruriginosa.


Ogni anno ci sono circa 455 milioni di casi di scabbia in tutto il mondo. Tale fardello è distribuito in modo ineguale, i paesi più poveri subiscono il peso maggiore delle infestazioni. Eppure, la scabbia è presente anche nei paesi ricchi, dove la maggior parte delle malattie tropicali trascurate sono sconosciute al di fuori delle cliniche di viaggio, e dove spesso appare come focolaio in contesti istituzionali, come le case di cura per anziani.


Arriva ovunque. Sebbene curabile, è anche stigmatizzata, sottostimata, spesso mal diagnosticata e il prurito può essere seriamente sgradevole da sopportare.

 

Stigma

Di recente il mio team ha condotto una ricerca sulla scabbia in Ghana, descrivendo come i pazienti con scabbia e altre infezioni della pelle dovevano spostarsi più del necessario per presentarsi a un centro sanitario. Aggiravano il loro centro più vicino, dirigendosi spesso verso cliniche a diversi chilometri di distanza, su terreni difficili.


Le ragioni di ciò non sono chiare. I colleghi del Ghana rurale hanno suggerito che il giorno della settimana in cui il paziente si presentava in una clinica coincideva con il giorno di mercato, quindi il paziente può combinare una visita alla clinica e fare acquisti nella città più vicina con un unico viaggio. La nostra analisi statistica non lo ha confermato e non abbiamo potuto escludere l'idea che i pazienti bypassassero il loro centro sanitario più vicino per stigma.


La scabbia a volte è percepita come una condizione 'impura', anche nella letteratura pubblicata, ed è diffusa l'idea che il lavaggio sia una cura. Fare il bagno non libererà un paziente dalla scabbia, ma ci sono trattamenti che possono eliminarla.


Nel 2019 si è verificata un'enorme epidemia di oltre 6.000 casi di scabbia nella regione nord-orientale del Ghana. I media hanno riferito che c'era una paura diffusa a livello locale di trasmissione delle eruzioni cutanee tra gli abitanti dei villaggi. Una combinazione di diagnosi errate e disinformazione ha portato alcune persone infette a essere temporaneamente bandite dalle loro case.


I giornalisti locali hanno incontrato alcuni dei pazienti, descrivendoli come affetti da "piaghe sanguinolente aperte su tutto il corpo a causa dei graffi eccessivi". L'epidemia è stata successivamente diagnosticata correttamente e sono state fornite le cure. Ma la trasmissione a migliaia di persone mostra la possibilità che si verifichino grandi epidemie. Una epidemia etiope ha coperto 379.000 casi confermati di scabbia.


Nei paesi sviluppati, la vera prevalenza è spesso sconosciuta, ma i focolai istituzionali possono avere un impatto sanitario, sociale ed economico importante.

 

Case di cura

Il nostro studio su The Lancet ha mostrato come i residenti con demenza delle case di cura abbiano maggiori probabilità di finire con un'infezione da scabbia rispetto a quelli senza demenza. Anche in questi contesti di popolazioni vulnerabili, continuano ad esserci disuguaglianze, in termini di chi sono quelli più colpiti da focolai di malattie infettive.

Effetti collaterali dell'ivermectina:

Secondo Wikipedia, "La principale fonte di preoccupazione è la neurotossicità dell'ivermectina, che nella maggior parte dei mammiferi può causare depressione del sistema nervoso centrale, con conseguente atassia, come ci si può aspettare dal potenziamento delle sinapsi inibitrici GABA-ergiche.

Nei cani con difetti nel gene della P-glicoproteina (MDR1), cosa comune nei cani da pastore di razza Collie, l'ivermectina causa un grave avvelenamento.

Dal momento che i farmaci che inibiscono gli enzimi CYP3A4 spesso inibiscono anche il trasporto della P-glicoproteina, la somministrazione di tali farmaci contemporaneamente all'ivermectina può causarne un maggiore assorbimento oltre la barriera emato-encefalica. Questi farmaci includono statine, inibitori della proteasi HIV, molti calcio-antagonisti e glucocorticoidi quali il desametasone, la lidocaina e le benzodiazepine".


La gestione dei focolai nelle case di cura è difficile e differisce da come viene gestita in altre istituzioni, come gli ospedali. Un reparto ospedaliero è stato progettato pensando al controllo delle infezioni, ma le case di cura sono letteralmente questo: case delle persone.


La pandemia COVID-19 ha messo questi problemi in una luce molto dura con le migliaia di morti in eccesso nelle case di cura dei paesi come il Regno Unito, la Svezia e altrove. Anche la gestione della scabbia negli anziani non è aiutata da preoccupazioni infondate sulla sicurezza di uno dei principali farmaci orali, l'ivermectina.


Una corrispondenza del 1997 su The Lancet ha riferito un aumento della mortalità nei residenti delle case di riposo in cura per la scabbia. È stato immediatamente criticato per aver poco considerato i fattori confondenti (altri fattori che potrebbero aver influenzato la morte del residente, come la gravità della demenza), e altre segnalazioni di epidemie non hanno confermato questa associazione.


L'OMS ha approvato l'ivermectina come medicinale sicuro ed essenziale [...] e, come medicina orale, è più facile da usare rispetto alle creme per la pelle, come la permetrina.


La scabbia non uccide molte persone e non attira i titoli dei giornali, ma non sottovalutare il potere del prurito. Rende la vita seriamente spiacevole per chi ha l'infezione e può portare allo stigma e alla scarsa qualità della vita. Moltiplica quel caso a cui stai pensando per 455 milioni e avrai il quadro annuale globale.

 

 

 


Fonte: Michael Head (ricercatore, University of Southampton) in The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)