Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una maggiore aspettativa di vita potrebbe determinare un invecchiamento più lento

L'aspettativa di vita più alta potrebbe determinare un invecchiamento più lentoFoto: Paulo Whitaker/Reuters

Una aumento più veloce dell'aspettativa di vita riflette un processo in cui le persone diventano più sane, in genere più capaci, e in effetti più giovani in molti modi, anche se stanno vivendo più a lungo, secondo esperti di popolazione dell'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA).


Un aumento più veloce della speranza di vita non produce necessariamente un invecchiamento più veloce della popolazione, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista PLoS One. Questo risultato contro-intuitivo è il risultato dell'applicazione delle nuove misure sull'invecchiamento, applicate dall'IIASA alle proiezioni demografiche future per l'Europa, fino al 2050.


"L'età può essere misurata come il tempo già vissuto o può essere aggiustata tenendo conto del tempo da vivere. Se non si considerano vecchie le persone solo perché hanno raggiunto i 65 anni, ma invece si tiene conto di quanto tempo dovranno ancora vivere, allora più velocemente aumenta la speranza di vita, meno invecchiamento c'è in realtà", dice Sergei Scherbov, Vice Direttore del Programma Mondiale Popolazione dell'IIASA, che ha condotto lo studio in collaborazione con Warren Sanderson, e ricercatore dell'IIASA e della Stony Brook University.


Le misurazioni tradizionali dell'età catalogano semplicemente le persone come «vecchie» ad una determinata età, spesso dai 65 anni. Ma la ricerca precedente di Scherbov, Sanderson e colleghi, ha dimostrato che la definizione tradizionale mette molte persone nella categoria dei «vecchi" pur avendo caratteristiche di persone molto più giovani. 


"Quello che definiamo anziano è cambiato nel tempo, e si dovrà continuare a modificare in futuro, perchè le persone vivono più a lungo, una vita più sana", dice Scherbov. "Qualcuno che ha 60 anni oggi, si potrebbe discutere se è di mezza età. 200 anni fa, un 60enne sarebbe stato una persona molto vecchia".


Sanderson spiega: "L'inizio della vecchiaia è importante perché è spesso usato come un indicatore di una maggiore disabilità e dipendenza, e di una minore partecipazione della forza lavoro. Aggiustare quello che noi consideriamo l'inizio della vecchiaia, quando studiamo diversi paesi e periodi di tempo, è fondamentale sia per la comprensione scientifica della popolazione che per formulare politiche coerenti con la nostra situazione demografica attuale".


Nel nuovo studio i ricercatori hanno confrontato la percentuale di popolazione classificata «vecchia» con la misura convenzionale che presuppone che le persone diventano «vecchie» all'età di 65 anni e la proporzione in base alla loro nuova misura dell'età, che incorpora i cambiamenti nell'aspettativa di vita.


Lo studio ha esaminato tre scenari per il futuro della popolazione in Europa, usando tre diversi tassi di aumento delle aspettative di vita, da nessun aumento ad uno di circa 1,4 anni per decennio, il livello previsto dall'European Demographic Datasheet del Wittgenstein Center (*).


I risultati mostrano che, come previsto, un aumento più veloce della speranza di vita porta a un invecchiamento più veloce della popolazione quando le persone sono classificate come «vecchie» a 65 anni, indipendentemente dal tempo o luogo, ma portano con sorpresa ad un invecchiamento più lento della popolazione, quando si usano le nuove misure di età.


Lo studio è stato finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca.

 

(*) Il Wittgenstein Center è una collaborazione tra il World Population Program dell'IIASA, l'Istituto di Vienna di Demografia dell'Accademia Austriaca delle Scienze (VID/ÖAW), il Demography Group e l'Research Institute on Human Capital and Development dell'Università di Vienna di Economia e Commercio (WU).

 

 

 

 

 


Fonte: International Institute for Applied Systems Analysis (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti
: Warren C. Sanderson, Sergei Scherbov. Faster Increases in Human Life Expectancy Could Lead to Slower Population Aging. PLOS ONE, 2015; 10 (4): e0121922 DOI: 10.1371/journal.pone.0121922

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)