Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Nano pulitore' penetra nel cervello, espelle le proteine tossiche e regola l'infiammazione dell'Alzheimer

nano cleanerIl nano-pulitore versatile [R@(ox-PLGA)-KcD] è stato progettato per arrivare con precisione alle lesioni dell'Alzheimer e per il trattamento collaborativo multi-fronte. Attraverso questo sistema, è stata ridotta con successo la distribuzione dell'amiloide-beta tossica e invertito il microambiente anomalo della lesione.

L'insormontabile barriera emato-encefalica (BBB) ​​e delle caratteristiche patologiche complesse sono i fattori chiave che influenzano il trattamento del morbo di Alzheimer (MA).


L'accumulo carente di farmaci nei siti di lesione e l'efficacia del tutto insufficiente della riduzione della deposizione di amiloide-beta (Aβ) o della proteina tau, deve essere risolta con urgenza.


Dei ricercatori della Sichuan University di Chengdu in Cina, hanno progettato un 'nano-pulitore' con un nucleo PLGA rispondente alle specie reattive all'ossigeno (ROS), caricato da rapamicina e con la superficie modificata con il peptide KLVFF (che cattura l'Aβ) e con il peptide DAG scindibile dall'acido [dell'ambiente cellulare].


Il DAG può migliorare il puntamento e l'effetto di internalizzazione del nano-pulitore verso le cellule endoteliali dell'unità neurovascolare nelle lesioni del MA, e successivamente staccarsi dal nano-pulitore in risposta al micro-ambiente acido degli endosomi, per promuovere la transcitosi del nano-pulitore dalle cellule endoteliali nel parenchima cerebrale.


Quindi il KLVFF esposto può catturare e portare l'Aβ alle microglia, attenuando la neurotossicità indotta dall'Aβ. Sorprendentemente, la rapamicina, un promotore dell'autofagia, è rapidamente liberato dal nano-pulitore nel livello alto di ROS delle lesioni, per migliorare la degradazione dell'Aβ e normalizzare la condizione infiammatoria.


Questo progetto accelera del tutto la degradazione dell'Aβ e allevia lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria eccessiva.


I ricercatori scrivono che, nell'insieme, la scoperta offre una strategia per puntare con precisione le lesioni del MA e una terapia su più fronti per eliminare le proteine ​​tossiche e modulare il micro-ambiente della lesione, ottenendo una terapia molto efficiente.

 

 

 


Fonte: Acta Pharmaceutica Sinica B (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:Ting Lei, Zhihang Yang, Xue Xia, Yuxiu Chen, Xiaotong Yang, Rou Xie, Fan Tong, Xiaolin Wang, Huile Gao. A nanocleaner specifically penetrates the blood‒brain barrier at lesions to clean toxic proteins and regulate inflammation in Alzheimer's disease. Acta Pharmaceutica Sinica B, 7 May 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.