Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la proteina amiloide-beta (Aβ) del morbo di Alzheimer (MA) si accumula all'interno delle cellule nervose e che la proteina mal ripiegata può quindi diffondersi da una cellula all'altra attraverso le fibre nervose. Ciò accade in una fase precedente alla formazione delle placche di Aβ nel cervello, una cosa che è associata alla progressione del MA.


Lo studio in questione si basa sulla ricerca precedente relativa alle proprietà dell'Aβ tipiche dei prioni. Ciò significa che la proteina adotta una forma sbagliata che funge da modello per la diffusione nel cervello, dove si accumula e forma le placche.


Il primo autore Tomas Roos, dottorando dell'Università di Lund e medico residente nella clinica neurologica dell'ospedale dell'Università di Skåne, afferma:

"Le placche di Aβ al di fuori delle cellule nervose sono da tempo un bersaglio per il trattamento del MA. Ma visto che i trattamenti per rimuovere la placca non hanno aiutato contro la demenza, dobbiamo sviluppare e indagare su altre ipotesi per trovare altri obiettivi per il trattamento. I nostri risultati indicano che l'Aβ è altamente rilevante, ma che dobbiamo concentrarci sull'Aβ mal ripiegata all'interno delle cellule nervose che si forma molto prima delle placche visibili".


L'Aβ è presente nel cervello degli individui sani, ma sono tuttora poco chiari i meccanismi che si corrompono e causano il ripiegamento sbagliato. Le placche sono extracellulari, ma i risultati di questo studio indicano che un errato ripiegamento può verificarsi all'interno delle cellule.


Inoltre, i ricercatori dimostrano che esiste uno scambio continuo dell'Aβ tra l'esterno e l'interno delle cellule nervose, una specie di equilibrio, che è disturbato quando l'Aβ mal ripiegata si accumula sia all'interno che all'esterno delle cellule.


Nello studio, che è stato condotto sia su topi modello di MA che in cellule di coltura, i ricercatori hanno anche notato che l'Aβ mal ripiegata all'interno delle cellule nervose conduce all'aumento della produzione di Aβ. Tomas Roos conclude:

"L'aumento dell'Aβ causata dall'Aβ mal ripiegata all'interno delle cellule può generare un circolo vizioso che aumenta progressivamente la produzione di Aβ. Questo potrebbe spiegare le enormi quantità di Aβ che si accumulano nel cervello dei pazienti di MA.

"Prima di tutto, i risultati dello studio devono essere replicati in un modello diverso della malattia. Tuttavia, i nostri risultati indicano che molti degli effetti dannosi dell'Aβ possono essere causati da ciò che accade all'interno delle cellule, indipendentemente dalle placche.

"Questo può spiegare perché così tanti trattamenti sperimentali che puntavano le placche al di fuori delle cellule nervose hanno fallito e quindi dovremmo dirigere la nostra attenzione verso l'interno".

 

 

 


Fonte: Lund University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tomas Roos, Megg Garcia, Isak Martinsson, Rana Mabrouk, Bodil Israelsson, Tomas Deierborg, Asgeir Kobro-Flatmoen, Heikki Tanila & Gunnar Gouras. Neuronal spreading and plaque induction of intracellular Aβ and its disruption of Aβ homeostasis. Acta Neuropathologica, 16 Jul 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.