Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli ultrasuoni sono una 'svolta' nel trattamento di Alzheimer?

Ricercatori della West Virginia University hanno ottenuto una riduzione più marcata delle placche amiloidi cerebrali combinando l'ecografia focalizzata con il trattamento via anticorpi.

Alzheimers ultrasound

Ricercatori del Rockefeller Neuroscience Institute (RNI) dell'Università della West Virginia hanno annunciato un potenziale avanzamento nel trattamento del morbo di Alzheimer (MA). Il loro studio su esseri umani, pubblicato sul New England Journal of Medicine, dimostra che l'ecografia focalizzata, combinata con gli anticorpi monoclonali anti-amiloide può accelerare la pulizia delle placche di amiloide-beta (Aβ) nel MA.

Le terapie anticorpali monoclonali anti-Aβ, come aduncaumab, lecanemab e donanemab, possono ridurre le placche di Aβ e rallentare la progressione del MA. Fino ad ora, queste terapie anticorpali promettenti avevano dei limiti a entrare nel cervello a causa della barriera emato-encefalica (BBB), uno scudo protettivo tra i vasi sanguigni e il cervello che impedisce alle sostanze dannose di entrare nel cervello, ma limita anche l'accesso delle terapie.

Più del 98% dei farmaci non riesce ad attraversare subito la BBB, richiedendo quindi trattamenti sistemici con dosi più elevate e terapie più frequenti.

Gli scienziati dell'RNI hanno usato un sistema di ultrasuoni focalizzati (FUS) sviluppato da Insightec per aprire in modo sicuro e temporaneo la BBB e consentire agli anticorpi anti-Aβ un migliore accesso ad aree specifiche del cervello. Il casco dei FUS con oltre 1.000 trasduttori ad ultrasuoni, per il trattamento guidato da MRI, è stato diretti verso regioni cerebrali specifiche con molte placche di Aβ.

In questo studio umano prova-di-concetto, tre pazienti (due maschi e una femmina, da 59 a 77 anni di età) con MA lieve hanno ricevuto sei infusioni mensili standard dell'anticorpo aducanumab, immediatamente seguite dall'apertura mediata da FUS della BBB, in aree con placche ad alto contenuto di Aβ. I risultati hanno dimostrato la sicurezza di questo approccio e una maggiore riduzione delle placche di Aβ misurate dalle scansioni PET.

Ali Rezai MD, primo autore dello studio e presidente esecutivo dell'RNI, ha dichiarato:

"Dopo sei mesi di trattamento con anticorpi, abbiamo osservato una riduzione media del 32% delle placche di Aβ (53% centiloidi) nelle aree cerebrali con apertura della barriera emato-encefalica, rispetto alle aree senza tale apertura.

"Gli ultrasuoni focalizzati sono una procedura ambulatoriale molto promettente e non invasiva per l'apertura della BBB, per migliorare l'invio di farmaci nel cervello.

"La fase successiva della sperimentazione clinica inizierà quest'anno per capire come accelerare ulteriormente la rimozione di Aβ in un tempo più breve, con ultrasuoni focalizzati combinati con l'anticorpo lecanemab".

"Questo è un momento emozionante nel trattamento del MA", ha dichiarato Marc Haut PhD, direttore della Memory Health Clinic dell'RNI. "Speriamo che il lavoro che stiamo facendo possa portare a migliorare l'esito per molti altri pazienti e i relativi familiari coinvolti nel MA".

 

 

 


Fonte: West Virginia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AR Rezai, [+14], MW Haut. Ultrasound Blood–Brain Barrier Opening and Aducanumab in Alzheimer’s Disease. N Engl J Med, 4 Jan 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)