Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo metodo per la diagnosi precoce dell'Alzheimer

Nuovo metodo per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer `sNuova Delhi - In un nuovo sviluppo nel campo dell'Alzheimer, scienziati hanno messo a punto un metodo che promette non solo di favorire la diagnosi precoce della malattia debilitante, ma anche di migliorare la qualità della vita delle persone colpite.

La diagnosi precoce dell'Alzheimer, un disordine del cervello che si traduce in perdita di memoria e cambiamenti cognitivi, permette un trattamento che aiuta a rallentare la sua progressione.

Il Dr Pravat K Mandal, professore aggiunto (Ricervatore V) al Centro Nazionale di Ricerca sul Cervello, in collaborazione con AIIMS, ha utilizzato la tecnica della risonanza magnetica (MRI), che permette di monitorare una componente importante nel cervello - il glutatione (GSH) - che può indicare se una persona si trova a rischio di soffrire di questa malattia, e quindi di aiutare nella diagnosi precoce, controllando il livello di GSH in una regione del cervello specifica.

Il dottor Mandal ha detto: "Lo studio ha rivelato che il glutatione, che agisce come guardia di sicurezza della cellula cerebrale, è carente in maniera sostanziale nei pazienti di Alzheimer. Non solo, quelli sottoposti a trattamento per Alzheimer posssono beneficiare di questo studio per testare anche l'efficacia di qualsiasi farmaco, monitorando i livelli di GSH con questa tecnica".

L'Alzheimer colpisce milioni di persone, per lo più sopra i 55 anni di età. I sintomi della malattia di solito si sviluppano lentamente e peggiorano gradualmente nel tempo, passando da dimenticanza lieve a compromissione cerebrale diffusa. Mentre le cellule importanti muoiono, si verifica la perdita drastica di personalità e decadono i sistemi del corpo.

I ricercatori del NBRC hanno provato a rilevare il GSH nelle diverse regioni del cervello di uomini e donne sani, nei pazienti con decadimento cognitivo lieve (MCI) e in quelli con Alzheimer (AD). "Abbiamo scoperto che, il contenuto GSH medio complessivo è risultato essere più elevato nei giovani sani, soprattutto nelle femmine. Il GSH era distribuito in modo diverso nei due emisferi tra i soggetti di sesso maschile e femminile", ha detto Mandal. "Nei pazienti affetti da AD e MCI, abbiamo riscontrato una diminuzione dei livelli di GSH. L'analisi statistica indica carenza significativa di GSH nella regione della corteccia frontale sinistra nei pazienti femminili con AD e nella regione destra della corteccia frontale nei pazienti maschile con AD".

Lo studio è stato condotto su 85 partecipanti. Il Dr Tripathy Manjari con il Dipartimento di Neurologia, l'All India Institute of Medical Sciences, ha aiutato per i pazienti di Alzheimer e MCI. La ricerca è stata pubblicata in Biochemical and Biophysical Research Communications ed anche evidenziato da Nature India.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato in ZeeNewsIndia.com il 11 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.