Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diagnosi precoce di diabete collegata al rischio di demenza

Gli adulti diagnosticati con diabete di tipo 2 in mezza età, prima dei 50 anni, probabilmente svilupperanno la demenza.

Diabetes Prevalence 2013Prevalenza di diabete nel mondo nel 2021 (Fonte: OutWorldInData.org)

Le persone con diagnosi di diabete di tipo 2 in giovane età hanno un rischio più alto di sviluppare la demenza rispetto a quelle diagnosticate più tardi nella vita, secondo uno studio guidato da ricercatori della New York University, pubblicato in PLOS One, che mostra che l'aumento del rischio è particolarmente pronunciato tra gli obesi.


"Il nostro studio suggerisce che potrebbero esserci conseguenze cognitive al diabete di tipo 2 di insorgenza precoce, e indica la necessità di strategie per prevenire la demenza, che considerino sia il diabete che l'obesità", ha affermato Xiang Qi, assistente professore alla NYU e primo autore dello studio.


Il diabete di tipo 2 è un fattore di rischio noto per la demenza. Sebbene i meccanismi sottostanti non siano del tutto chiari, gli scienziati pensano che alcuni dei segni distintivi del diabete, come la glicemia elevata, la resistenza all'insulina e l'infiammazione, possono incoraggiare lo sviluppo della demenza nel cervello.


Mentre un tempo il diabete di tipo 2 era una malattia degli anziani, è sempre più diffuso tra i giovani: una persona su 5 con diabete di tipo 2 in tutto il mondo ha meno di 40 anni. Per capire come i tempi di una diagnosi di diabete di tipo 2 si legano al rischio di demenza, il team di ricerca ha analizzato i dati dal 2002 al 2016 dell'Health and Retirement Study, uno studio longitudinale condotto all'Università del Michigan.


Lo studio attuale su PLOS One includeva 1.213 statunitensi over-50 con diabete di tipo 2 confermato dagli esami del sangue e nessuna demenza quando sono entrati nello studio. Seguendo i partecipanti fino a 14 anni, 216 (17,8%) di essi hanno sviluppato la demenza in base alle interviste telefoniche.


I ricercatori hanno scoperto che gli adulti con diagnosi di diabete di tipo 2 in età più giovane avevano un rischio maggiore di sviluppare la demenza, rispetto a quelli diagnosticati dopo i 70 anni. Gli adulti con diagnosi di diabete prima dei 50 anni avevano una probabilità 1,9 volte più alta di demenza rispetto a quelli diagnosticati dai 70 anni in poi, mentre quelli diagnosticati tra 50 e 59 anni avevano un probabilità 1,72 volte maggiore, e quelli tra 60 e 69 anni 1,7 volte maggiore.


Attraverso test di tendenza lineare, i ricercatori hanno riscontrato un'associazione graduale tra età alla diagnosi e rischio di demenza: per ogni anno che una persona era più giovane al momento della diagnosi di diabete di tipo 2, il rischio di demenza aumentava dell'1,9%.


“Sebbene non sappiamo con certezza perché una diagnosi di diabete precoce aumenti il rischio di demenza, studi precedenti dimostrano che le persone con diagnosi di diabete di tipo 2 in mezza età possono avere più complicanze vascolari, scarso controllo della glicemia e resistenza all'insulina, tutti fattori noti di rischio per la compromissione cognitiva", ha affermato Bei Wu, prof.ssa di salute globale, vicepreside di ricerca della NYU e autrice senior dello studio.


In più, l'obesità sembrava influenzare la relazione tra diabete di tipo 2 e demenza. Gli individui con obesità a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 prima dei 50 anni avevano il rischio più alto di demenza nello studio. I ricercatori notano che questa maggiore comprensione della connessione tra insorgenza del diabete, obesità e demenza può aiutare a informare gli interventi che puntano a prevenire la demenza.


"Il nostro studio evidenzia l'importanza dell'età di una persona alla diagnosi di diabete e suggerisce che puntare in modo specifico l'obesità - con dieta, esercizio fisico o forse farmaci - può avere un ruolo nell'evitare la demenza agli adulti più giovani con diabete", ha affermato la Wu.

 

 

 


Fonte: Rachel Harrison in New York University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: X Qi, [+3], B Wu. Age at diagnosis of diabetes, obesity, and the risk of dementia among adult patients with type 2 diabetes. PLOS One, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.