Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Padronanza del linguaggio potrebbe prevedere la longevità di una persona

elderly playing bingo and talking verbal fluency Image by Freepik

Tutti invecchiano, ma, a volte, alcuni sopravvivono a tutte le previsioni. Una ricerca precedente ha scoperto un fattore improbabile legato alla longevità: l'Intelligenza (Bäckman & MacDonald, 2006; Bosworth & Siegler, 2002). Però l'intelligenza non è una caratteristica semplice. Ci sono molti tratti che vi contribuiscono, che possono essere testati: dalla memoria alla logica matematica.


In uno studio pubblicato nel 2024 su Clinical Psychological Science, Paolo Ghisletta dell'Università di Ginevra ha collegato la longevità specificamente a uno di questi tratti: la fluidità verbale, la misura del vocabolario e la capacità di usarlo. La ricerca di Ghisletta ha usato partecipanti al Berlin Aging Study, che ha iniziato a raccogliere dati poco prima che cadesse il muro di Berlino nel 1989 (Baltes & Mayer, 1999).


Ha monitorato 516 persone tra 70 e 105 anni di età dall'iscrizione allo studio alla loro morte, per oltre 18 anni in alcuni casi. Lo studio ha misurato fattori come la salute dentale, i livelli di stress e il benessere economico, nonché la cognizione. Questo lo ha reso un "insieme di dati ricco e raro", ha affermato Ghisletta in un'intervista.


Per lo studio attuale, i ricercatori hanno campionato 9 diversi test cognitivi per capire se diversi aspetti dell'intelligenza possono essere legati alla longevità più direttamente di altri. I test hanno misurato 4 capacità cognitive: fluidità verbale, velocità percettiva (la misura della capacità di confrontare, scansionare o eseguire rapidamente attività di valutazione dei modelli con segnali visivi), conoscenza verbale (la misura del proprio vocabolario) e memoria episodica (la misura della capacità di ricordare e richiamare esperienze personali).


Ognuna di queste categorie è stata misurata con diversi test. Uno di questi, ad esempio, ha misurato la fluidità verbale chiedendo ai partecipanti di nominare il maggior numero possibile di animali in 90 secondi. Assemblando i dati sulle diverse capacità cognitive, Ghisletta e il suo team hanno incorporato informazioni sui cambiamenti nelle prestazioni dei partecipanti e hanno stimato il rischio di morte nel tempo.


Hanno quindi sviluppato un modello che correlava i cambiamenti osservati al rischio di morte. Ciò ha richiesto il contributo di ricercatori di molteplici università con esperienza in un tipo di analisi dei dati chiamato modello di sopravvivenza longitudinale multivariata congiunta (joint multivariate longitudinal survival model).


"Oggi è molto più facile fare questo tipo di ricerca perché ci sono più dati disponibili. Ci sono più persone che sono disposte a collaborare. Ci sono strumenti migliori", ha detto Ghisletta.


Applicando questi nuovi strumenti, i ricercatori hanno scoperto che la fluidità verbale da sola sembrava essere legata con più significatività alla longevità, sebbene la spiegazione alla base di questa connessione non sia chiara. Una teoria popolare, ha spiegato Ghisletta, è che il corpo fisico è indissolubilmente legato a processi mentali, emotivi e cognitivi. "Tutti questi domini declinano insieme, che si tratti di cognizione, personalità, emozioni o declino biologico e medico in generale", ha detto.


Seguendo tale teoria, la fluidità verbale sarebbe una buona misura di benessere, ha spiegato Ghisletta, perché è un processo complesso che si basa su molteplici capacità cognitive. Ciò potrebbe includere memoria a lungo termine, vocabolario, efficienza e memoria visiva. Quindi, quando stai testando la tua fluidità verbale, "stai facendo qualcosa di molto interessante", ha detto.

 

 

 


Fonte: Università di Ginevra via Association for Psychological Science (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: P Ghisletta, [+3], U Lindenberger. Verbal Fluency Selectively Predicts Survival in Old and Very Old Age. Psychol Sci, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.