Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio rivela le differenze di genere nei biomarcatori di Alzheimer prima che emergano sintomi

Anni prima che il morbo di Alzheimer (MA) si manifesti, si possono osservare differenze basate sul sesso nei biomarcatori della malattia presenti nel liquido cerebrospinale (CSF).

Ass between baseline core AD CSF biomarkers and Aβ PET Centiloid values by sexAssociazioni tra i biomarcatori del CSF al basale e i valori centiloidi di Aβ PET, stratificati per sesso. Ogni punto rappresenta il valore del biomarcatore del CSF di un individuo. I valori P nominali si riferiscono al termine di interazione tra il sesso e ciascun biomarcatore del CSF, aggiustato per età e stato APOE-ε4 (quelli significativi in grassetto, quelli con asterisco (*) rimangono significativi dopo la correzione del tasso di false scoperte (FDR) per confronti multipli. Fonte: Milà-Alomà et al / Alz Res Ter

La Women’s Brain Foundation (WBF), in collaborazione con un team internazionale di scienziati guidati da ricercatori del Barcelonaβeta Brain Research Center (BBRC) in Spagna, condivide una nuova pubblicazione che ha scoperto importanti differenze sessuali nei biomarcatori di MA in individui che non presentano ancora sintomi cognitivi.


Lo studio, finanziato da Roche Diagnostics, ha analizzato oltre 900 individui cognitivamente non compromessi: 400 partecipanti alla coorte ALFA+, che fa parte dello studio ALFA (ALzheimer's and FAmilies) del BBRC, e 548 partecipanti al Wisconsin Registry for Alzheimer's Prevention and Wisconsin Alzheimer's Disease Research Center (WRAP/WADRC) dell'Università del Wisconsin. Sono stati misurati numerosi biomarcatori del CSF legati alla patologia di MA, alla neurodegenerazione, alla funzione sinaptica, alla reattività gliale e alla salute vascolare.

 

Scoperte principali

Differenze sessuali nei livelli di biomarcatori:

  • Le donne avevano livelli più elevati di biomarcatori sinaptici.
  • Gli uomini avevano livelli più elevati di biomarcatori legati alla neurodegenerazione, all’attivazione gliale e alla disregolazione vascolare

Precisione diagnostica:

  • Nonostante queste differenze, i biomarcatori principali del MA (come i rapporti Aβ42/40 e tau fosforilata/Aβ42) erano ugualmente accurati nelle donne e negli uomini nell'identificare la positività all’amiloide.
  • Il sesso modifica le associazioni con il carico di amiloide: il legame tra i biomarcatori del CSF e l’accumulo di amiloide nel cervello era più forte nelle donne, suggerendo che questi biomarcatori sono più indicativi dell’accumulo di Aβ nel cervello delle donne.


La dott.ssa Marta Milà, prima autrice dello studio, ricercatrice post-dottorato al Northern California Institute for Research and Education e ricercatrice associata al BBRC, spiega:

"Abbiamo scoperto che i livelli di alcuni biomarcatori del CSF differiscono tra uomini e donne, ma entrambi i sessi possono essere classificati ugualmente bene quando si tratta di rilevare l'amiloide nel cervello, supportandone l'uso negli studi clinici senza la necessità di limiti specifici per sesso. Tuttavia, le loro associazioni con il carico di amiloide possono variare in base al sesso, il che può avere implicazioni per le loro applicazioni a prognosi o monitoraggio".


La dott.ssa Antonella Santuccione Chadha, CEO e fondatrice della Women's Brain Foundation, ha aggiunto: "Comprendere le differenze sessuali nei modelli di biomarcatori ci avvicina alla medicina di precisione nel MA, dove le strategie di prevenzione e trattamento possono essere adattate per uomini e donne".


Questo studio evidenzia l’importanza di integrare il sesso come variabile biologica nella ricerca sul MA e apre la strada ad approcci più personalizzati alla salute del cervello.

 

 

 


Fonte: Women’s Brain Foundation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Milà-Alomà, [+21], M Suárez-Calvet. Sex differences in Alzheimer’s disease CSF biomarkers and their association with Aβ pathology on PET in cognitively unimpaired individuals. Alz Res Therapy, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.