Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Funzione neuronale ripristinata nel cervello danneggiato dalla malattia di Huntington

Ricercatori della Corea del Sud, Svezia e Stati Uniti hanno collaborato ad un progetto per ripristinare la funzionalità dei neuroni in parti del cervello danneggiate dalla malattia di Huntington (HD), trapiantando con successo cellule staminali pluripotenti indotte dall'HD in modelli animali.

Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs) possono essere manipolate geneticamente da cellule somatiche umane come la pelle, e possono essere usate per modellare numerose malattie umane.


Possono servire anche come fonti di cellule trapiantabili usabili in terapie cellulari innovative. In quest'ultimo caso, il paziente fornisce un campione della sua pelle al laboratorio.


In questo studio, gli animali da esperimento con danni ad una struttura profonda del cervello chiamata striato (un modello sperimentale di HD) hanno mostrato un significativo recupero comportamentale dopo aver ricevuto il trapianto di cellule iPS. I ricercatori sperano che questo approccio alla fine potrebbe essere testato in pazienti per il trattamento della HD. "Grazie alle caratteristiche uniche dell'approccio con IPSC, le cellule trapiantate saranno geneticamente identiche a quelle del paziente e quindi non sono necessari farmaci che impediscano al sistema immunitario di rigettare il trapianto", ha detto Jihwan Song, D.Phil., Professore Associato e Direttore del Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e dello Sviluppo al CHA Stem Cell Institute della CHA University di Seoul in Corea del Sud e co-autore dello studio.


Lo studio, pubblicato questa settimana online in Stem Cells, ha scoperto che le iPSCs trapiantate hanno formato all'inizio neuroni che producono GABA, il principale neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale dei mammiferi, che ha un ruolo fondamentale nella regolazione dell'eccitabilità neuronale e agisce a livello delle sinapsi inibitorie del cervello. I neuroni GABAergici, situati nello striato, sono il tipo di cellula più suscettibile alla degenerazione in HD.


Un altro punto chiave nello studio coinvolge i nuovi modelli di malattia di HD presentati da questo metodo, consentendo ai ricercatori di studiare in dettaglio il processo patologico sottostante. Essere in grado di controllare l'evoluzione della malattia da una fase così precoce, utilizzando le cellule iPS, potrebbe fornire indizi importanti sull'inizio dello sviluppo della malattia in HD. Un modello animale che imita da vicino le reali condizioni di HD, inoltre, apre nuove e migliori opportunità per lo selezione di farmaci. "Avendo creato un modello che simula la progressione dell'HD dalle fasi iniziali della malattia, abbiamo una piattaforma sperimentale unica per studiare la patologia del morbo di Huntington", ha detto Patrik Brundin, MD, Ph.D., Direttore del Centro Scienza Neurodegenerativa al Van Andel Research Institute (VARI), Capo dell'Unità di sopravvivenza neuronale dell'Università di Lund, in Svezia, e co-autore dello studio.


La malattia di Huntington (HD) è una malattia neurodegenerativa genetica che colpisce la coordinazione muscolare e porta al declino cognitivo e a problemi psichiatrici. Diventa evidente in genere a metà della vita adulta, i sintomi iniziano tra i 35 e i 44 anni di età. L'aspettativa di vita a seguito di comparsa dei sintomi evidenti è di circa 20 anni. La prevalenza mondiale di HD è 5-10 casi per 100.000 persone. La chiave del processo della malattia è la formazione di aggregati proteici specifici (essenzialmente ciuffi anomali) all'interno di alcuni neuroni.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del Van Andel Research Institute.

Riferimento:
Iksoo Jeon, Nayeon Lee, Jia-Yi Li, In-Hyun Park, Kyoung Sun Park, Jisook Moon, Soung Han Shim, Chunggab Choi, Da-Jeong Chang, Jihye Kwon, Seung-Hun Oh, Dong Ah Shin, Hyun Sook Kim, Jeong Tae Do, Dong Ryul Lee, Manho Kim, Kyung-Sun Kang, George Q. Daley, Patrik Brundin, Jihwan Song. Neuronal Properties, In Vivo Effects and Pathology of a Huntington's Disease Patient-Derived Induced Pluripotent Stem Cells. Stem Cells, 2012; DOI: 10.1002/stem.1135.

Pubblicato in ScienceDaily il 29 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Grafica Wikipedia

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.