Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli antiossidanti nella dieta non riducono il rischio di ictus o demenza [studio]

Al contrario di altre ricerche, un nuovo studio ha scoperto che il livello totale di antiossidanti nella dieta, come il licopene, il beta-carotene, vitamine C ed E presenti in molti alimenti, non è legato al rischio di sviluppare ictus o demenza.

Lo studio è stato pubblicato il 20 febbraio 2013, nell'edizione on line di Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Questi risultati sono interessanti perché altri studi hanno suggerito che gli antiossidanti possono aiutare a proteggere contro l'ictus e la demenza", ha detto l'autore dello studio Elizabeth E. Devore, SCD, della Harvard Medical School di Boston e dell'Erasmus Medical Center di Rotterdam in Olanda. "E' possibile che singoli antiossidanti, o gli alimenti principali che contribuiscono a tali antiossidanti (piuttosto che il livello di antiossidanti totali nella dieta) contribuiscano alla riduzione del rischio di demenza e ictus negli studi precedenti".


Lo studio ha coinvolto 5.395 persone di olte 55 anni che avevano segni di demenza all'inizio dello studio. I partecipanti hanno compilato questionari sulla frequenza con cui avevano mangiavato 170 cibi diversi durante l'anno prima dell'inizio dello studio. Poi i partecipanti sono stati seguiti per una media di quasi 14 anni, divisi in tre gruppi a seconda della loro assunzione di livelli bassi, moderati o alti di antiossidanti nella dieta.


Durante lo studio, hanno sviluppato demenza circa 600 persone e circa altrettante hanno avuto un ictus. Ma i ricercatori hanno scoperto che le persone con alti livelli di antiossidanti non avevano una probabilità maggiore o minore di sviluppare malattia cerebrale rispetto alle persone con bassi livelli di antiossidanti.


La Devore osserva che circa il 90 per cento della differenza nei livelli di antiossidanti nello studio fosse dovuto alla quantità di caffè e tè assunta dalle persone. Caffè e tè contengono alti livelli di antiossidanti non tradizionali come i flavonoidi.


"Questo si differenzia da uno studio italiano che ha trovato che livelli più elevati di antiossidanti totali erano associati ad un rischio di ictus più basso; in quello studio la variazione del caffè e del tè era inferiore, e il contributo di bevande alcoliche, frutta e verdura era superiore"
, scrive la Devore.


Lo studio è stato finanziato dalla Organizzazione olandese per la ricerca scientifica e dal National Institutes of Health degli USA.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (AAN).

Riferimento:
Elizabeth E. Devore, Edith Feskens, M. Arfan Ikram, Tom den Heijer, Meike Vernooij, Fedde van der Lijn, Albert Hofman, Wiro J. Niessen, and Monique MB Breteler. Total antioxidant capacity of the diet and major neurologic outcomes in older adults. Neurology, 2013; DOI: 10.1212/WNL.0b013e3182840c84.

Pubblicato in Science Daily il 20 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.