Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Buone notizie per l'Alzheimer dalle celllule staminali

L'uso di strutture rivestite di zucchero ha permesso a degli scienziati di fare un ulteriore passo verso un utilizzo di routine delle cellule staminali nella clinica e per sbloccare il loro enorme potenziale nella cura di malattie che vanno dall'Alzheimer al diabete.

Le cellule staminali hanno la capacità unica di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula umana, aprendo un numero infinito di opportunità terapeutiche per alcune malattie e condizioni mondiali incurabili. Il problema è indurre le cellule staminali a trasformarsi nel tipo specifico di cellule necessarie per il trattamento di una determinata malattia.


Proiezioni neurali (verde) formate da cellule
staminali embrionali di topo in coltura, sulle
strutture con gli zuccheri attaccati. (Credit:
Image courtesy of Manchester University)


Ma ora ricercatori della Scuola dei Materiali e della Facoltà di Scienze della Vita dell'Università di Manchester (MU) hanno sviluppato una struttura a ragnatela, rivestita con molecole lunghe di zucchero, che favorisce questa azione da parte delle colture di cellule staminali.


La struttura è prodotta con un processo noto come 'elettrofilatura', che crea una rete di fibre simile alle strutture naturali presenti all'interno del corpo.

I risultati del team - pubblicati sul Journal of Biological Chemistry - sono particolarmente promettenti, poichè le molecole di zucchero sono diffuse sulla superficie delle fibre, lasciando inalterati alla loro funzione gli schemi strutturali importanti. Gli zuccheri sono anche 'letti' dalle cellule staminali coltivate in superficie, stimolando e migliorando la formazione di tipi di cellule neuronali.


L'autrice principale Dott.ssa Catherine Merry, dal gruppo Stem Cell Glycobiology della MU, ha detto: "Queste maglie sono state modificate con molecole di zucchero lunghe e lineari, delle quali abbiamo in precedenza provato il ruolo fondamentale nel regolare il comportamento delle cellule staminali. Combinando le molecole di zucchero con la ragnatela di fibre, speravamo di usare sia segnali biochimici che strutturali per guidare il comportamento delle cellule staminali, in un modo simile a quello impiegato naturalmente dall'organismo. Questo è il Santo Graal della ricerca nello sviluppo di nuove terapie che utilizzano tecnologia delle cellule staminali".


Il gruppo prevede che la combinazione delle molecole di zucchero con la rete di fibre aiuterà sia la crescita delle cellule staminali che la formazione di tipi cellulari diversi dalla popolazione di cellule staminali.


Le possibili applicazioni includono l'ingegneria dei tessuti, per cui le maglie potrebbero, per esempio, sostenere cellule differenzianti per formare ossa, fegato o vasi sanguigni. Le reti hanno anche implicazioni terapeutiche potenziali nel trattamento di malattie come l'osteocondroma multiplo (MO), una malattia rara che crea osteofitosi o grumi causati dalla produzione anormale di queste molecole di zucchero.


Il co-autore professor Tony Day, del Wellcome Trust Centre for Cell-Matrix Research della MU, ha dichiarato: "Questa collaborazione intra-facoltà apre nuove possibilità per il possibile sfruttamento delle interazioni adesive della matrice extracellulare per manipolare il comportamento delle cellule staminali e realizzare il loro potenziale terapeutico pieno".


Lo studio è stato finanziato dal Medical Research Council e dall' Engineering and Physical Sciences Research Council Human Frontiers Scientific Programme.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Manchester University.

Riferimento:
KA Meade, KJ White, CE Pickford, RJ Holley, A. Marson, D. Tillotson, TH van Kuppevelt, JD Whittle, AJ Day, CLR Merry. Immobilization of Heparan Sulfate on Electrospun Meshes to Support Embryonic Stem Cell Culture and Differentiation. Journal of Biological Chemistry, 2012; 288 (8): 5530 DOI: 10.1074/jbc.M112.423012.

Pubblicato in Science Daily il 26 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.