Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove intuizioni su dettagli strutturali e molecolari delle malattie neurodegenerative

Un gruppo di ricerca dell'Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) della Corea ha pubblicato i risultati sui dettagli strutturali e molecolari della proteina Ataxin-1 associata alle malattie neurodegenerative.

Le mutazioni nell'Ataxin-1 provocano la malattia neurologica Spinocerebella Atassia di tipo 1 (SCA1), che è caratterizzata da una perdita di coordinazione muscolare e di equilibrio (atassia), come si vede nel Parkinson, nell'Alzheimer e nell'Huntington.


La formazione di complessi tra la proteina di
malattia poliglutaminica ATXIN-1 e il repressore
trascrizionale Capicua (CIC) ha un ruolo critico
nella patogenesi SCA1. L'immagine mostra che la
omodimerizzazione dell'ATXIN-1 (giallo e rosso)
è interrotta dal legame col CIC (blu). Inoltre, il
legame del CIC all'ATXIN-1 induce una nuova
forma di dimerizzazione dell'ATXIN-1 mediata dal
CIC (domini ATXIN-1 AXH visulaizzati in giallo
e rosso, e i peptidi CIC in blu e bianco).
(Credit: KAIST)

Le mutazioni nel gene ATAXIN1, che provocano la SCA1, modificano la lunghezza di un tratto di glutammina nella proteina Ataxin-1. Il team di ricerca fornisce la prima visione strutturale nella formazione complessa dell'ataxin-1 con il suo partner di legame, il Capicua (CIC).


Il team, guidato dal professor Ji-Joon Song dal Dipartimento di Scienze Biologiche dl KAIST, ha risolto la struttura dell'Ataxin-1 e del complesso CIC a livello atomico, rivelando dettagli molecolari dell'interazione tra Ataxin-1 e CIC.


Il professore Song spiega così il suo recente lavoro di ricerca: "Siamo in grado di vedere l'intricato processo di formazione del complesso e la riconfigurazione delle due proteine quando interagiscono tra di loro. Il nostro lavoro, ci aspettiamo, fornirà un nuovo bersaglio terapeutico per modulare la malattia neurodegenerativa SCA1".


Capire i dettagli strutturali e molecolari delle proteine a livello atomico consentirà ai ricercatori di monitorare la patogenesi molecolare della malattia e, in ultima analisi, di progettare terapie o trattamenti mirati sui pazienti, e non solo ad alleviare i sintomi delle malattie.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: The Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST), via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Eunji Kim, Hsiang-Chih Lu, Huda Y. Zoghbi, and Ji-Joon Song. Structural basis of protein complex formation and reconfiguration by polyglutamine disease protein ATAXIN-1 and Capicua. Genes and Development, Mar 15, 2013 (in corso di stampa)

Pubblicato in Science Daily il 14 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)