Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Uno strumento online per capire lo stato dell'Alzheimer

Molti siti Web offrono aiuto per i caregivers stressati in generale, e informazioni sul morbo di Alzheimer in particolare (il sito dell'Associazione Alzheimer USA è particolarmente completa). Ma non sfruttano appieno l'interattività del Web per fornire consulenza su misura per quanto riguarda il morbo di Alzheimer - le raccomandazioni per modificare i comportamenti dei pazienti e lo sviluppo dei sintomi.

La gente di Caring.com, un sito aperto più di due anni fa, ha appena inaugurato uno strumento online per eseguire esattamente quella funzione. A molti dei visitatori del sito a quanto pare era difficile capire come rispondere ai cambiamenti con il declino dei loro cari, e per anticipare quello che accadrà in seguito.

"La gente si sente sempre sorpresa," Andy Cohen, amministratore delegato del sito, mi ha detto in un'intervista. "Non sanno cosa aspettarsi." Quando si accede al nuovo strumento "Steps and Stages" e si inseriscono alcuni dettagli sul vostro famigliare , si è indirizzati a una guida che identifica lo stadio della malattia di Alzheimer o altra demenza che questa persona sembra avere, spiega cosa sta succedendo e fornisce suggerimenti su come gestire i sintomi.

Si vedranno consigli su come prendersi cura di se stessi e costruire una rete di sostegno. È possibile iscriversi alla newsletter settimanale con  ulteriore consulenza via e-mail. Tutte queste opzioni cambiano con l'aggiornamento delle condizione del vostro parente. I gruppi di chat online sono divisi per fase della malattia, in modo che i caregivers ancora alle prese con problemi lievi, per esempio, possono parlare con gli altri nella loro situazione, non quelli i cui parenti non possono più parlare.

Per testare il sito, ho inventato "la zia di Meredith" di 73 anni, che a volte ripete domande e storie in pochi minuti, dimenticando appuntamenti e attività importanti, e doveva farsi dei promemoria per sè - ma che riusciva a prendersi cura di se stessa. (Ho deciso di non menzionare il fatto che mi sono dimenticato di incontrare un amico per un caffè la settimana scorsa e che io continuo a lasciare promemoria attaccahti in tutta la mia casa).  Lo strumento suggerisce che la zia Meredith aveva un Alzheimer medio-leggero e si propone di prolungare la sua indipendenza e rafforzare la sua memoria. Poi sottolinea che nuovi comportamenti potrebbero emergere: si potrebbe cominciare dimenticando di fare il bagno, per esempio.

Vedo quanto è utile questo strumento di fase per un caregiver, e un paio di esperti che ho consultato lo hanno provato e applaudito l'idea. Tuttavia hanno citato alcune potenziali carenze:

  • Il Dr. Laurel Coleman, un geriatra che vede molti malati di Alzheimer nella sua pratica presso il Maine Medical Center a Portland, ME., ha fatto notare via e-mail l'"enorme quantità di varianti individuali" in questa malattia. Anche una consulenza personalizzata presumibilmente non può coprire ogni situazione. La maggior parte delle persone con avanzata fase di Alzheimer non può più camminare, per esempio - ma alcuni possono, e saranno dati diversi suggerimenti rispetto a coloro che sono costretti a letto.
  • Il Dr. P. Murali Doraiswamy, un eminente ricercatore della Duke University, che ha scritto un libro sulla fase iniziale di Alzheimer, ha trovato gran parte del contenuto di alta qualità ma ha espresso alcune perplessità. Valutare con precisione le fasi del morbo di Alzheimer richiede, cercando in molti aspetti del comportamento, la cognizione e la funzione, insieme con la memoria, ha sottolineato. Un questionario davvero completo, con un elenco di decine di sintomi, probabilmente, dovrebbe prendere una mezz'ora per essere completata. Così ha paura che gli utenti otterranno risposte fuorvianti. Dr. Doraiswamy ha inserito nel modulo un uomo immaginario di mezza età che si dimentica di tanto in tanto di osservare le prescrizioni e si compila fogli di promemoria. "Questo in fondo potrei essere io, una semplice persona sana di 45 anni, occupato, senza una demenza qualunque", ha detto per e-mail. Lo strumento lo ha informato che tali sintomi sono tipici della fase lieve della malattia di Alzheimer.  Ha trovato ciò molto preoccupante: "A molte persone affette da depressione o altre condizioni non correlate alla demenza sarà detto che hanno demenza e temeranno per loro vita," ha detto.

Inoltre, la scena della malattia di Alzheimer, come ha scritto il New York Times, è probabilmente destinata a cambiare per la prima volta in 25 anni. Lo strumento Caring.com dovrà cambiare di conseguenza. Eppure fornire ai caregivers informazioni utili è evidentemente cruciale. Se gli utenti capiscono (e Caring.com lo sottolinea in caratteri minuscoli in fondo alla pagina) che nessuna guida on line può sostituire un'attenta valutazione medica, potrebbero essere felici di averlo.

Quindi cerchiamo di sfruttare l'interattività. Un sacco di lettori "nuovi anziani" hanno esperienza sul campo nell'assistenza a familiari con malattia di Alzheimer - qualcosa che mi è stato risparmiato, fino ad ora. Spero che qualcuno di voi proverà lo strumento "Steps and Stages", e poi condividererà i commenti qui, nel sito. (Il sito vi chiederà il vostro indirizzo e-mail, anche se promette di non usarlo per lo spam). Fateci sapere quanto lo trovate valido, o inadeguato,  e perché.

New York Times, 13 Ottobre 2010

Notizie da non perdere

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.