Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Comportamenti non gratificanti "stimolano lo striato, A SPESE DELL'IPPOCAMPO"

Véronique Bohbot (PhD), neuroscienziata del Douglas Mental Health University Institute, ha scoperto che la regione del cervello coinvolta nell'apprendimento in risposta allo stimolo (o condizionamento classico o riflesso condizionato o riflesso pavloviano) è collegata direttamente al consumo di alcol, tabacco e droghe.


Più in particolare, ha scoperto che le persone che fanno ricorso di più all'apprendimento stimolo-risposta fumano di più, consumano il doppio di alcol e sono più propensi a usare la cannabis.


I risultati sono pubblicati nel numero di novembre di Hippocampus.


Di solito noi ci affidiamo a una delle due strategie possibili, per navigare nel nostro ambiente:

      1. Una si chiama strategia spaziale, per cui usiamo segnali visivi e punti di riferimento per sviluppare mappe cognitive che ci permettono di sapere dove siamo e come arrivare dove vogliamo andare. Questo processo avviene nell'ippocampo.
      2. L'altra è la strategia di stimolo-risposta, che è una sorta di pilota automatico: dopo aver percorso la stessa strada regolarmente, si finisce per prenderla per abitudine. Questo processo avviene nello striato.


Le persone che ricorrono all'apprendimento stimolo-risposta hanno un corpo striato più sviluppato e consumerebbero più alcool, tabacco o droghe. I fattori come la routine, lo stress e il comportamento di ricerca del premio, contribuiscono a stimolare il corpo striato, a spese del dell'ippocampo.


"La letteratura indica che i bambini attuano strategie di stimolo-risposta da un'età molto precoce", spiega Véronique Bohbot. "Il comportamento di ricerca delle ricompense nell'infanzia, in particolare per premi immediati come le caramelle o i videogiochi d'azione, stimola il corpo striato e incoraggia le strategie di stimolo-risposta durante la navigazione. Ciò predispone il bambino al comportamento di ricerca della droga".


Studi precedenti hanno dimostrato che un ippocampo atrofizzato aumenta il rischio di sviluppare una malattia mentale come la schizofrenia, la depressione, il disturbo da stress post-traumatico o l'Alzheimer.


Véronique Bohbot presenterà i risultati della sua ricerca il 13 novembre in occasione della riunione annuale della Society for Neuroscience a San Diego, dove si parlerà dell'importanza di migliorare le abilità di navigazione spaziale per mantenere un equilibrio e aumentare le probabilità di una cognizione sana.

 

 

 

 

 


Fonte: Douglas Mental Health University Institute.

Riferimenti: Veronique D. Bohbot, Daniel Del Balso, Kate Conrad, Kyoko Konishi, Marco Leyton. Caudate nucleus-dependent navigational strategies are associated with increased use of addictive drugs. Hippocampus, 2013; 23 (11): 973 DOI: 10.1002/hipo.22187

Pubblicato in douglas.qc.ca (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)