Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricerca innovativa permette di capire un mistero sul funzionamento delle cellule

Alcuni anni fa, dei ricercatori hanno descritto una famiglia turca i cui membri si muovevano su quattro zampe. Si è scoperto che mancava loro il senso dell'equilibrio. Ciò è causato dalla rara malattia neurologica CAMRQ, che è il risultato di una mutazione nella pompa lipididica delle cellule. Dall'altra parte non si sapeva perché l'errore genetico avesse conseguenze così gravi.


La scoperta ha ispirato uno studio danese sul meccanismo di funzionamento di una pompa lipidica vitale, la cosiddetta flippasi, che trasporta i lipidi nella membrana che circonda ogni singola cellula del corpo.


Ricercatori dell'Aarhus University hanno ora presentato una ipotesi che può spiegare come funziona la flippasi, e hanno così trovato la risposta a una domanda della ricerca di base che occupa i ricercatori da anni. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica PNAS.

 

Questione fondamentale per i ricercatori di tutto il mondo

Nelle cellule si trovano 14 diversi tipi di flippasi. I ricercatori danesi hanno proposto, in collaborazione con colleghi svizzeri e canadesi, un modello del modo in cui avviene il trasferimento di molecole lipidiche tra i due strati della membrana cellulare. I ricercatori hanno creato il modello mimando in laboratorio le mutazioni della famiglia turca su una delle flippasi (la cosiddetta ATP8A2) e hanno quindi usato le simulazioni al computer per studiare i cambiamenti strutturali della flippasi.


"Con questo modello abbiamo trovato una possibile risposta alla domanda nota come «il problema del substrato gigante».
Non era stato possibile in precedenza spiegare come una proteina relativamente piccola possa trasportare grandi molecole lipidiche nella membrana. Questa domanda fondamentale ha occupato i ricercatori di tutto il mondo sin da quando è diventata nota l'esistenza e la dimensione della proteina flippasi. Con la nuova conoscenza possiamo capire come la mutazione interferisce con il meccanismo di trasporto dei lipidi e quindi, in questo modo, innescare le patologie", dice la postdottorato Anna Lindeløv Vestergaard, uno dei ricercatori dietro il progetto.

 

Ricerca basata sulla ricerca di un premio Nobel danese

Lo studio si basa sulla tradizione di ricerca di cui il premio Nobel Jens Christian Skou ha gettato le basi quando è diventato il primo a scoprire una funzione di pompa delle cellule nel 1950, la cosiddetta «pompa sodio-potassio».


La flippasi e la pompa sodio-potassio appartengono ad un gruppo formato da un totale di 36 differenti proteine-pompa che si trovano nelle membrane cellulari nelle cellule del corpo.
Le pompe sono di vitale importanza e i difetti genetici nelle flippasi contribuiscono - oltre alla malattia della famiglia Turca - alla malattia mortale del fegato di Byler, alla sterilità involontaria e alle malattie neurologiche come ad esempio l'Alzheimer.


"14 delle 36 pompe nelle cellule sono flippasi. Anche solo per questo motivo ci sono tutte le ragioni di credere che esse abbiano un ruolo importante. Errori genetici nelle flippasi sono probabilmente la causa di molte più malattie di quelle che attualmente conosciamo.
La conoscenza scientifica di base è il primo passo nel lungo termine che può portare a migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie che sono causate da errori in una delle flippasi", dice la postdoc Anna Lindeløv Vestergaard, continuando: "Questa nuova conoscenza può essere usata anche per lo sviluppo di nuovi farmaci poichè le flippasi possono anche trasportare farmaci liposolubili. Una volta che sapremo come il farmaco può entrare nella cellula, può essere progettato in modo che il trattamento sia più mirato ed efficace".

 

Passo importante verso una maggiore conoscenza

Le flippasi assicurano l'asimmetria tra i due strati lipidici nella membrana cellulare, in modo da permettere alle membrane di piegarsi, necessario perchè le cellule possano dividersi o fondersi. Questo significa anche che le flippasi sono importanti per esempio durante lo sviluppo embrionale, la fecondazione e la secrezione di ormoni delle cellule nel sangue.

"Noi ipotizziamo che il meccanismo di base che abbiamo scoperto sia universale per tutte le flippasi dell'uomo e degli animali. Quindi questo è il primo passo verso una conoscenza di gran lunga maggiore di quello che abbiamo oggi", dice il professor Jens Peter Andersen, che ha guidato lo studio in collaborazione con Anna Lindeløv Vestergaard.

 

 

 

 

 


Fonte:  Mette Louise Ohana in Aarhus University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A. L. Vestergaard, J. A. Coleman, T. Lemmin, S. A. Mikkelsen, L. L. Molday, B. Vilsen, R. S. Molday, M. Dal Peraro, J. P. Andersen. Critical roles of isoleucine-364 and adjacent residues in a hydrophobic gate control of phospholipid transport by the mammalian P4-ATPase ATP8A2. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2014; 111 (14): E1334 DOI: 10.1073/pnas.1321165111

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)