Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli anziani che camminano per una necessità hanno rischio più alto di cadute all'esterno

Gli anziani hanno un rischio maggiore di cadere quando camminano per scopi utilitaristici come lo shopping e gli appuntamenti, rispetto a quando camminano per passatempo, secondo uno studio della Medical School della University of Massachusetts (UMMS).


"Gli anziani hanno un rischio due volte più alto di cadere mentre camminano per necessità rispetto al cammino per svago, e quattro volte maggiore di lesioni provocate da una caduta su un marciapiede rispetto ad una zona ricreativa", ha detto Wenjun Li, PhD, professore associato di medicina alla Divisione di Salute Preventiva e Comportamentale della UMMS e autore principale dello studio in questione, pubblicato nel numero del 17 luglio dell'American Journal of Public Health.


Il Dr. Li e i co-autori del Massachusetts Department of Public Health (DPH), della Harvard Medical School e della Università del Massachusetts di Boston hanno studiato l'associazione tra le abitudini di cammino degli anziani, lo status socio-economico dei loro quartieri, e le cadute all'esterno, usando i dati del «Maintenance of Balance, Independent Living, Intellect and Zest in the Elderly of Boston Study» che ha misurato i diversi attributi che potrebbero condizionare il rischio individuale di cadere.


Essi hanno scoperto che gli anziani nei quartieri più poveri camminano di più per appuntamenti o commissioni e sperimentano tassi più alti di cadute sui marciapiedi, strade e cordoli. Le cadute sui marciapiedi e le strade hanno più probabilità di provocare un infortunio rispetto alle cadute nelle aree ricreative, nonostante il fatto che essi camminassero molto meno dei camminatori solo ricreativi e di quelli duali.


"Queste differenze non sono spiegate dai fattori individuali come la salute di un anziano, portandoci a concludere che l'ambiente può avere un ruolo significativo", ha osservato Li. "Ulteriori ricerche studieranno come gli anziani interagiscono con il loro ambiente e come rendere i quartieri più sicuri per il cammino di utilità".


Le cadute sono la causa principale degli infortuni mortali e non fatali negli over-65, e quindi la prevenzione delle cadute è una delle quattro priorità del «Prevention and Wellness Trust Fund» che è stato istituito dal DPH nel luglio 2012. Creato per ridurre i costi di assistenza sanitaria prevenendo le condizioni croniche nelle comunità di tutto il Commonwealth, il fondo fiduciario è il più grande programma di sanità pubblica nella storia dello stato. "Questo studio informerà ulteriormente la nostra attività in corso per prevenire le cadute degli anziani", ha detto Madeleine Biondolillo, MD, commissario associato del DPH e co-autrice dello studio.


Riconoscendo l'impatto che l'ambiente costruito ha sulle cadute, il DPH ha collaborato con la «Massachusetts Association of Councils on Aging» per sviluppare un programma comunitario sano (Healthy Community Design). Inoltre esso ha finanziato sette comunità «Mass in motion» per lavorare attivamente con le parti interessate alla politica, ai sistemi e agli approcci ambientali per un invecchiamento sano. "Migliorare la sicurezza degli ambienti di cammino nelle aree dove gli anziani vanno per acquisti e per altre commissioni di necessità è una componente importante della prevenzione delle cadute", concludono Li e la DPH.

 

 

 

 

 


Fonte:  Sandra Gray in University of Massachusetts Medical School (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Wenjun Li, Elizabeth Procter-Gray, Lewis A. Lipsitz, Suzanne G. Leveille, Holly Hackman, Madeleine Biondolillo, Marian T. Hannan. Utilitarian Walking, Neighborhood Environment, and Risk of Outdoor Falls Among Older Adults. American Journal of Public Health, 2014; e1 DOI: 10.2105/AJPH.2014.302104

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)