Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli ormoni dello stress inducono il cervello a sviluppare ricordi negativi

Quando una persona sperimenta una perdita devastante o un evento tragico, perché ogni dettaglio sembra impresso col fuoco in memoria? ... mentre al contrario una miriade di esperienze positive semplicemente svaniscono?


E' un po' più complicato di quanto gli scienziati pensavano inizialmente, secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista Neuroscience da Sabrina Segal, ricercatrice dell'Arizona State University.


Quando le persone sperimentano un evento traumatico, il corpo rilascia due importanti ormoni dello stress: norepinefrina (o noradrenalina) e cortisolo. La norepinefrina aumenta la frequenza cardiaca e controlla la risposta di lotta-o-fuga, che sorge di solito quando gli individui si sentono minacciati o sperimentano una forte reazione emotiva. È chimicamente simile all'epinefrina, meglio conosciuta come adrenalina.


Nel cervello la noradrenalina a sua volta funziona come un potente neurotrasmettitore o messaggero chimico che può migliorare la memoria. La ricerca sul cortisolo ha dimostrato che anche questo ormone può avere un effetto potente sul rafforzamento dei ricordi. Tuttavia, gli studi sugli esseri umani fino ad oggi sono stati inconcludenti; il cortisolo talvolta migliora la memoria mentre altre volte è senza alcun effetto. Un fattore chiave che determina se il cortisolo ha un effetto sul rafforzamento di certi ricordi può basarsi sull'attivazione della noradrenalina durante l'apprendimento, una scoperta riferita in precedenza dagli studi sui ratti.


Nel suo studio, la Segal, professore assistente di ricerca all'«Institute for Interdisciplinary Salivary Bioscience Research» (IISBR) dell'ASU, ed i suoi colleghi dell'Università della California di Irvine, ha dimostrato che il rinforzo della memoria umana funziona in un modo simile. Condotto nel laboratorio di Larry Cahill alla UC di Irvine, lo studio della Segal comprendeva 39 donne che hanno visto 144 immagini dell'«International Affective Picture Set». Questo insieme di foto è standardizzato per l'uso dei ricercatori che vogliono suscitare una serie di risposte, reazioni emotive da neutre a forti, dopo averle viste.


La Segal ed i suoi colleghi hanno dato a ciascuno dei soggetti dello studio una dose di idrocortisone (per simulare lo stress) o un placebo, appena prima che guardassero le foto. Ogni donna ha poi valutato i suoi sentimenti nel momento che stava vedendo l'immagine, oltre a dare campioni di saliva prima e dopo. Una settimana dopo è stato somministrato un test di richiamo a sorpresa.


Il gruppo della Segal ha scoperto che "le esperienze negative sono ricordate più facilmente quando un evento è abbastanza traumatico da rilasciare cortisolo dopo l'evento, e solo se la noradrenalina viene rilasciata durante o subito dopo l'evento". "Questo studio fornisce una componente chiave per comprendere meglio come i ricordi traumatici possono essere rafforzati nelle donne", ha aggiunto Segal. "Perché suggerisce che, se fossimo in grado di abbassare i livelli di noradrenalina immediatamente dopo un evento traumatico, potremmo prevenire questo meccanismo di rinforzo della memoria, indipendentemente dalla quantità di cortisolo che viene rilasciato a seguito di un evento traumatico".


Sono necessari ulteriori studi per esplorare in che misura differisce il rapporto tra questi due ormoni dello stress, a seconda che si sia maschi o femmine, soprattutto perché le donne hanno una probabilità doppia di sviluppare disturbi da stress e traumi che colpiscono la memoria, come nel disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Nel frattempo, i risultati del gruppo sono un primo passo verso una migliore comprensione dei meccanismi neurobiologici che sono alla base dei disturbi traumatici, come il PTSD.

 

 

 

 

 


FonteArizona State University via Newswise  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)