Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Altre [labili] prove a favore dei benefici dell'olio di cocco sul cervello

Una nuova ricerca danese suggerisce che i segni di invecchiamento del cervello possono essere rinviati nei topi, se viene loro somministrata una dieta ricca di grassi.

Altre [labili] prove a favore dei benefici dell'olio di cocco sul cervelloA lungo termine, questo apre la possibilità di un trattamento per i bambini affetti da invecchiamento precoce e per i pazienti con Alzheimer e Parkinson. Il progetto di ricerca è guidato dal Center for Healthy Aging dell'Università di Copenhagen e dal National Institute of Health.


Quando si invecchia, cominciano a svilupparsi dei difetti nel nostro sistema nervoso; il nostro cervello perde parte della sua capacità intellettuale, e aumenta il rischio di sviluppare malattie come il Parkinson e l'Alzheimer. Quest'ultima è attualmente la malattia legata all'età in più rapida crescita.


E' importante che le nostre cellule - per quanto possibile - mantengano intatto il nostro DNA per l'intero arco di vita e, quindi, le cellule hanno un sistema che ripara i danni che si verificano in continuazione. Gli esseri umani invecchiano quando il sistema di riparazione cessa di funzionare. Nelle malattie come l'Alzheimer, i ricercatori vedono anche danni al DNA.


Un nuovo progetto di ricerca guidato dal Center for Healthy Aging dell'Università di Copenhagen e dal National Institute of Health ha studiato topi con un difetto nel sistema di riparazione del DNA. Negli esseri umani, questo difetto causa la Sindrome di Cockayne, per cui i pazienti invecchiano prematuramente da bambini e muoiono a 10-12 anni. Lo studio rivela che sottoporre un topo modello della sindrome di Cockayne ad una dieta ricca di grassi può posticipare i processi di invecchiamento, come i problemi di udito e la perdita di peso.

 

Il grasso pone fine all'invecchiamento precoce

"Lo studio è una buona notizia per i bambini con sindrome di Cockayne, perché attualmente non c'è un trattamento efficace. Il nostro studio suggerisce che una dieta ricca di grassi può ritardare i processi di invecchiamento. Una dieta ricca di grassi sembra anche rinviare l'invecchiamento del cervello. I risultati quindi, potenzialmente, implicano che i pazienti con Alzheimer e Parkinson, a lungo termine possono beneficiare della nuova conoscenza", dice il professor Vilhelm Bohr del Center for Healthy Aging dell'Università di Copenhagen e del National Institute of Health, che ha guidato la studio.


Il nostro cervello ha un costante bisogno di combustibile sotto forma di zucchero, i cosiddetti chetoni. I chetoni sono la riserva di carburante del cervello e, in particolare, hanno un ruolo importante in periodi con bassi livelli di zucchero nel sangue, ad esempio se si è a digiuno. Questo perché il corpo scompone il grasso se ha bisogno di zucchero, e durante questo processo produce i chetoni. I ricercatori vedono un particolare effetto positivo quando ai topi vengono dati i cosiddetti acidi grassi a catena media, per esempio l'olio di cocco.

 

Le cellule cerebrali hanno bisogno di carburante extra

"Abbiamo dimostrato in precedenza che, nelle cellule dei bambini con sindrome di Cockayne, l'invecchiamento è il risultato di un meccanismo di riparazione cellulare che è costantemente attivo. Si nutre delle risorse e provoca l'invecchiamento rapido della cellula. Speriamo quindi che una dieta ad alto contenuto di olio di cocco o grassi simili possa avere un effetto benefico, in quanto alle cellule del cervello viene fornito carburante in più e quindi più forza di riparare i danni", dice Morten Scheibye-Knudsen, postdottorato del National Institute of Health.

 

********
Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Cell Metabolism. Il progetto di ricerca è supportato dal Nordea-Fonden attraverso il Center for Healthy Aging.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Copenhagen  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Morten Scheibye-Knudsen, Sarah J. Mitchell, Evandro F. Fang, Teruaki Iyama, Theresa Ward, James Wang, Christopher A. Dunn, Nagendra Singh, Sebastian Veith, Md Mahdi Hasan-Olive, Aswin Mangerich, Mark A. Wilson, Mark P. Mattson, Linda H. Bergersen, Victoria C. Cogger, Alessandra Warren, David G. Le Couteur, Ruin Moaddel, David M. Wilson, Deborah L. Croteau, Rafael de Cabo, Vilhelm A. Bohr. A High-Fat Diet and NAD Activate Sirt1 to Rescue Premature Aging in Cockayne Syndrome. Cell Metabolism, 2014; 20 (5): 840 DOI: 10.1016/j.cmet.2014.10.005

Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)