Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La soddisfazione per la vita aumenta con l'età? Solo in alcuni paesi

La soddisfazione per la vita aumenta con l'età? Solo in alcuni paesi.La soddisfazione per la vita scende intorno alla mezza età e aumenta in età avanzata nei paesi anglosassoni di alto reddito, ma questo non è un modello universale. Come si vede nel grafico qui sopra, i residenti di altre regioni (come ex Unione Sovietica, Europa dell'Est, America Latina e Africa sub-sahariana) diventano meno soddisfatti man mano che invecchiano. (Fonte: Ticiana Jardim Marini, Università di Princeton, Woodrow Wilson School)

La soddisfazione di vita scende intorno alla mezza età e risorge in età avanzata nei paesi anglosassoni a reddito alto, ma questo non è un modello universale, secondo un nuovo rapporto pubblicato su The Lancet nell'ambito di una serie speciale sull'invecchiamento. Al contrario, i residenti di altre regioni - come l'ex Unione Sovietica, l'Europa dell'Est, l'America Latina e l'Africa sub-sahariana - sono sempre meno soddisfatti invecchiando.


Lo studio, condotto da ricercatori della «Woodrow Wilson School of Public and International Affairs» alla Princeton University, della Stony Brook University e della University College London, mette in evidenza come i residenti delle varie regioni del mondo sperimentano livelli diversi di soddisfazione di vita ed emozioni man mano che invecchiano.


Nella ex Unione Sovietica e nei paesi dell'Europa orientale, i cittadini più anziani segnalano posizioni molto basse di soddisfazione di vita rispetto ai giovani residenti in quelle regioni. Questo stesso modello è presente in America Latina e nei Caraibi, anche se la soddisfazione di vita non diminuisce così nettamente come nei paesi dell'Europa orientale. E nell'Africa sub-sahariana, la soddisfazione di vita è molto bassa a tutte le età.


"La teoria economica può predire un calo di benessere in mezza età nei paesi di lingua inglese di alto reddito", ha detto il co-autore Angus Deaton, professore di Economia e Relazioni Internazionali alla Scuola Wilson. "La cosa interessante è che questo modello non è universale. Altre regioni, come l'ex Unione Sovietica, sono stati danneggiati dal crollo del comunismo e di altri sistemi. Tali eventi hanno colpito gli anziani che hanno perso un sistema che, per quanto imperfetto, dava un senso alla loro vita, e, in alcuni casi, la pensione e l'assistenza sanitaria".


Il team di ricerca (che include il professor Andrew Steptoe dell'University College di Londra e Arthur A. Stone, che ha condotto la ricerca alla Stony Brook, ma che è ora professore alla University of Southern California) ha scoperto anche una connessione bidirezionale tra la salute fisica e il benessere: una cattiva salute porta ad abbassare il tasso di soddisfazione di vita tra gli anziani, ma una maggiore soddisfazione di vita sembra scongiurare il declino della salute fisica. "I nostri risultati suggeriscono che i sistemi di assistenza sanitaria dovrebbero essere preoccupati non solo per le malattie e le disabilità degli anziani, ma anche del loro stato psicologico", ha detto Deaton.


Con i dati raccolti dal «Gallup World Poll» e dall'«English Longitudinal Study of Ageing», i ricercatori hanno esaminato tre misure del benessere: benessere valutativo (che si concentra sulla valutazione di come le persone sono soddisfatte della loro vita); benessere edonistico (che è legato ai sentimenti o stati d'animo come la felicità, la tristezza e la rabbia); e il benessere eudemonico (che si riferisce ai giudizi sul significato e lo scopo della vita). I ricercatori hanno considerato anche la valutazione degli intervistati sulla loro salute fisica e il dolore.


Il benessere valutativo è stato misurato nei partecipanti utilizzando la scala Cantril. Questa misura di benessere, messa a punto mezzo secolo fa da Hadley Cantril, ricercatore sociale della Princeton, chiede ai partecipanti di visualizzare una scala con gradini numerati da zero nella parte inferiore (peggior vita possibile) a 10 nella parte superiore (migliore vita possibile).


Se si guardano i punteggi di soddisfazione di vita attraverso le regioni, i ricercatori hanno confermato una "curva a forma di U" ben conosciuta che raggiunge il punto più basso nell'età compresa tra 45 e 54 anni nei paesi anglosassoni ad alto reddito (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda). Questa curva indica che in questi paesi i residenti di mezza età riferiscono i livelli più bassi di soddisfazione di vita, che poi rimbalzano dopo i 54 anni. "Questo risultato è quasi previsto", ha detto Deaton. "Questo è il periodo in cui i salari di solito sono al massimo ed è il momento migliore per lavorare e guadagnare di più, anche a scapito del benessere presente, in modo da avere una maggiore ricchezza e benessere più tardi nella vita".


La stessa curva a U, tuttavia, non si vede al di fuori di questi paesi ad alto reddito, di lingua inglese. Tutte le altre regioni riportano un calo dei livelli di soddisfazione di vita con l'invecchiamento, e i paesi dell'ex Unione Sovietica e dell'Europa orientale registrano le maggiori flessioni. I ricercatori attribuiscono questo fenomeno alle transizioni che hanno sperimentato questi paesi. Essi rilevano che il non essere felici, che è raro nei paesi di lingua inglese di alto reddito, è abbastanza comune tra i paesi in transizione, in particolare tra gli anziani. "I risultati mostrano senza dubbio le recenti esperienze della regione e il disagio che questi eventi hanno portato agli anziani", ha detto Deaton.


Il genere invece sembra fare poca differenza. Uomini e donne provenienti dalle medesime regioni hanno livelli molto simili di soddisfazione, secondo quando scrivono i ricercatori.

[...]

 

 

 

 


Fonte: B. Rose Huber in Princeton University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Andrew Steptoe, Angus Deaton, Arthur A Stone. Subjective wellbeing, health, and ageing. The Lancet, 2014; DOI: 10.1016/S0140-6736(13)61489-0

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.