Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il warfarin, farmaco per la fibrillazione atriale, aumenta i casi di demenza e Alzheimer

Il warfarin, farmaco per la fibrillazione atriale, aumenta i casi di demenza e Alzheimer

Un nuovo studio eseguito su più di 10.000 pazienti, trattati per lungo tempo con l'anticoagulante Warfarin, ha scoperto che ci sono tassi più alti di demenza nei pazienti con fibrillazione atriale (AF) rispetto ai pazienti non-AF.


I risultati dello studio, condotto da ricercatori dell'Intermountain Medical Center Heart Institute di Salt Lake City, sono stati presentati ieri all'«Heart Rhythm 2016», 37a Sessione Scientifica Annuale della Heart Rhythm Society a San Francisco.


La fibrillazione atriale è il tipo più comune di aritmia, un problema del ritmo del battito cardiaco. Durante un'aritmia, il cuore può battere troppo velocemente, troppo lentamente, o con un ritmo irregolare. I tassi di incidenza della fibrillazione atriale stanno crescendo drasticamente con l'invecchiamento della popolazione.


La demenza è una malattia neurologica che danneggia la memoria e le altre capacità cognitive, ed è ora elencata tra le principali cause di morbilità e mortalità nei paesi sviluppati.


La fibrillazione atriale può aumentare il rischio di demenza in quanto espone i pazienti a coaguli grandi e piccoli che possono influenzare le funzioni cerebrali. Gli anticoagulanti usati per prevenire tutte le forme di coaguli e ictus possono aumentare il rischio di sanguinamenti grandi e piccoli nel cervello, che possono anche avere un impatto negativo sulla funzione del cervello nel corso del tempo.


Lo studio è stato condotto attraverso l'Intermountain Healthcare Clinical Pharmacist Anticoagulation Service, che fa parte del sistema Intermountain Healthcare che ha sede a Salt Lake City. I ricercatori hanno arruolato un totale di 10.537 pazienti che non avevano una storia di demenza prima dello studio. Sono stati trattati a lungo termine con un anticoagulante per condizioni di fibrillazione atriale e non-AF, come le malattie delle valvole cardiache e la tromboembolia.


Altre variabili nei pazienti studiati comprendevano l'età, l'ipertensione, il diabete, l'iperlipidemia, l'insufficienza renale, la storia di fumo, precedenti infarti del miocardio o incidenti cerebrovascolari e insufficienza cardiaca. I partecipanti avevano tutti più di 18 anni. Durante il periodo di studio di circa sette anni, i ricercatori hanno scoperto che tutti i tipi di demenza nel gruppo fibrillazione atriale sono aumentati più del gruppo non-AF.


In entrambi i gruppi, tuttavia, il rischio di demenza è aumentato con la diminuzione o la maggiore irregolarità del tempo nel range terapeutico. Quando i livelli di Warfarin erano costantemente troppo alti o troppo bassi, i tassi di demenza aumentavano indipendentemente dal motivo per cui i pazienti stavano ricevendo un anticoagulante.


I ricercatori hanno scoperto che, al di là dell'adeguatezza della terapia anticoagulante, i pazienti con fibrillazione atriale hanno sperimentato con costanza tassi più alti di tutte le forme di demenza. Questa scoperta indica che l'efficacia della terapia è fortemente associata con la demenza. E' degno di nota che i ricercatori hanno scoperto che i pazienti sotto i 70 anni tendevano ad essere i più sensibili al rischio di demenza.


"I risultati del nostro studio dimostrano per la prima volta che ci sono fattori significativi di rischio cognitivo per i pazienti trattati con Warfarin per un lungo periodo di tempo, indipendentemente dall'indicazione della terapia anticoagulante", ha detto l'autore T. Jared Bunch MD, direttore della ricerca sul ritmo cardiaco all'Intermountain Medical Center Heart Institute e direttore medico dei servizi del ritmo cardiaco del sistema Intermountain Healthcare.


Il dott Bunch ha detto che questo studio è importante in molti modi:

"In primo luogo, come medici, dobbiamo capire che, anche se dobbiamo usare anticoagulanti per molte ragioni, compresa la prevenzione degli ictus nei pazienti con AF, allo stesso tempo ci sono rischi che devono essere considerati, alcuni dei quali solo ora si stanno cominciando a capire. In questo senso, solo quelli che hanno bisogno assolutamente di fluidificanti del sangue devono essere posti su di loro a lungo termine.

"In secondo luogo, devono essere evitati gli altri farmaci, come l'aspirina, che possono aumentare l'effetto fluidificante del sangue, a meno che non ci sia una necessità medica specifica.

"Infine, nelle persone che sono sul Warfarin, i cui livelli sono irregolari o difficili da controllare, il rischio può essere ridotto con il passaggio a nuovi agenti che sono più prevedibili".


Approfondendo l'associazione tra fibrillazione atriale, terapia anticoagulante e demenza, questo studio offre informazioni sui futuri trattamenti dei pazienti con fibrillazione atriale e di coloro che prendono un anticoagulante per altre esigenze.


Con la fibrillazione atriale che aumenta il rischio di demenza, oltre, e indipendentemente, dall'anticoagulazione, il modo con cui si tratta il ritmo anormale può determinare una riduzione del rischio di demenza.

 

 

 


Fonte: Intermountain Medical Center via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)