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Le proteine dell'Alzheimer possono danneggiare anche il cuore



Le proteine dell'AD possono danneggiare anche il cuoreI frammenti di proteine ​​che formano le placche nel cervello dei malati di Alzheimer potrebbero anche irrigidire il muscolo cardiaco e aumentare il rischio di insufficienza cardiaca, secondo un nuovo studio.


I frammenti proteici sono chiamati amiloide-beta, e i test su campioni di tessuto cardiaco dello studio hanno rivelato che il cuore dei malati di Alzheimer ha un maggiore livello di questa sostanza.


I pezzi appiccicosi di amiloide-beta creano placche tra i neuroni, che sono un segno distintivo dell'Alzheimer. Depositi simili si possono trovare nel cuore, ha dichiarato il ricercatore senior Dr. Federica del Monte, professore associato alla Harvard Medical School e al Beth Israel Deaconess Medical Center Cardiovascular Institute, entrambi di Boston.


"Abbiamo scoperto che alcune forme di insufficienza cardiaca sono fondamentalmente la malattia di Alzheimer nel cuore", ha detto la Del Monte. "In sostanza hanno lo stesso difetto biologico. In un caso colpisce il cervello, in un altro il cuore".


Lo studio ha incluso 22 persone con Alzheimer con un'età media di 79 anni, che sono stati confrontati con 35 persone sane in un gruppo di controllo la cui età media era di 78 anni. I test hanno rivelato che le persone con Alzheimer tendevano ad avere uno spessore maggiore della parete del ventricolo sinistro, una delle camere inferiori del cuore. I ricercatori hanno detto che i ventricoli hanno una capacità ridotta di espandersi e di accogliere il sangue prima che sia pompato fuori dal cuore.


Questi fattori di rischio sono correlati direttamente a una condizione chiamata «insufficienza cardiaca con frazione preservata di eiezione». Questo è un tipo di insufficienza cardiaca in cui, nel corso del tempo, i ventricoli diventano troppo rigidi per attirare in modo efficace il sangue al cuore, ha detto il dottor Alfred Bove, cardiologo e professore emerito alla Temple University di Philadelphia.


E i depositi di amiloide-beta potrebbero contribuire a questa condizione, ha aggiunto Bove, che è anche ex presidente dell'American College of Cardiology. "Se il muscolo cardiaco ha dentro dei depositi di qualcosa, diventa più rigido. Se non si rilassa in modo appropriato, può produrre insufficienza cardiaca, anche se la capacità di contrazione del muscolo cardiaco è ancora piuttosto intatta".


Sulla base di questi risultati, i medici dei malati di Alzheimer devono fare attenzione ai possibili problemi cardiaci e ai potenziali cedimenti di altri organi, ha detto la Del Monte: "I pazienti di Alzheimer ora hanno nuovi farmaci che prolungano la loro vita. E' probabile che avranno anche problemi cardiaci, e forse problemi di altri organi. Non è solo una questione di cervello. E' una malattia sistemica".


Livelli elevati di amiloide-beta sono stati trovati in altri tessuti dei malati di Alzheimer, tra cui l'intestino, i reni ed i muscoli, secondo sia la Del Monte che Bove. "Non sorprende che si possa trovare l'amiloide-beta pure nel cuore, perché sembra che non sia isolato dal cervello", ha detto Bove. "Si deposita in molti tessuti, e dove si deposita, ha un effetto". Tale effetto negativo potrebbe essere dovuto al modo in cui l'amiloide-beta danneggia l'uso del calcio da parte del corpo, un nutriente che è importante sia per la trasmissione dei neuroni che per la contrazione del muscolo cardiaco, ha detto la Del Monte.


Questo studio dovrà essere replicato in un maggior numero di persone per capire meglio i depositi di amiloide-beta nel cuore, hanno dichiarato la Del Monte e Bove. Purtroppo, in questo momento c'è poco che si può fare per i malati di Alzheimer con problemi cardiaci legati alla loro malattia, ha detto Bove: "Non sappiamo veramente come trattare questa forma di insufficienza cardiaca. Proviamo cose, ma non abbiamo terapie definitive".


Il nuovo studio è apparso on-line il 28 novembre sul Journal of the American College of Cardiology.

 

 

 


Fonte: Dennis Thompson su HealthDay (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Luca Troncone, PhD, Marco Luciani, MD, Matthew Coggins, MD, Elissa H. Wilker, ScD, Cheng-Ying Ho, MD, PhD, Kari Elise Codispoti, MD, Matthew P. Frosch, MD, PhD, Rakez Kayed, PhD and Federica del Monte, MD, PhD. Aβ Amyloid Pathology Affects the Hearts of Patients With Alzheimer’s Disease: Mind the Heart. J Am Coll Cardiol. 2016;68(22):2395-2407. doi:10.1016/j.jacc.2016.08.073.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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