Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non sono solo testardi: come far partecipare le persone con demenza

Chiunque abbia trascorso del tempo con un familiare con una demenza sa che farlo partecipare a un'iniziativa può essere una sfida. La mamma ha promesso di fare una telefonata o di scrivere una cartolina, ma non succede mai. Le chiedi di lavare alcuni piatti e lei si siede sulla sua sedia. Forse a tuo padre piacevano i puzzle, ma adesso gliene regali uno nuovo e non lo tocca mai.


L'impressione è che non vogliano fare niente.


Rachel Wiley, terapeuta occupazionale che lavora nelle case di riposo, ha detto che i caregiver sono spesso frustrati perché i loro familiari non vogliono più fare cose che avevano gradito per tutta la vita. "Ogni volta che chiedo se vuole fare qualcosa, dice «No»", dicono.


Le persone con demenza possono sembrare testarde o pigre.


La Wiley ha parlato di recente a una conferenza sul tema dell'assistenza, sponsorizzata dall'Alzheimer's Association. Ha offerto molti suggerimenti pratici su come indurre le persone con demenza a partecipare alle attività. Questo è importante non solo perché può dare ai caregiver una pausa, ma perché può ridurre l'aggressività, la paura e i comportamenti fastidiosi come vagare, rovistare e ripetere le domande. Può anche migliorare la qualità della vita, aiutando le persone affette da demenza ad ottenere una stimolazione mentale e a sentirsi produttivi.


"Abbiamo un bisogno innato di voler essere produttivi", ha detto la Wiley. "Noi vogliamo essere impegnati. Questo non va via solo perché qualcuno ha la demenza". Quello che spesso va via è la capacità di iniziare un'attività. Ciò accade a causa del danno al cervello.


Le persone con vari tipi di demenza, incluso l'Alzheimer, semplicemente non riescono a passare dall'idea all'azione come facevano quando erano più giovani. Il danno del cervello può anche influenzare la loro capacità di comprendere le direzioni e di fare scelte. Pensano più lentamente, per cui possono facilmente sentirsi spinti a fare più in fretta. "Una persona con demenza può metterci fino a 60 secondi per elaborare quello che dici", ha detto la Wiley.


I caregiver non possono fare nulla per cambiare questi deficit, ma cambiare come si avvicinano ad un anziano con la demenza può fare una grande differenza. Se qualcuno con la demenza recalcitra per, diciamo, fare una doccia, dobbiamo pensare a quale potrebbe essere il problema. L'acqua è troppo fredda o la stanza troppo scura? La persona ha dolori?


Le attività intese ad intrattenere possono essere modificate in modo da essere più facili.


Innanzitutto, non mitragliare gli anziani con domande o scelte complicate. Invece di dire: "Hai bisogno del bagno?", dici "andiamo in bagno". Se la parola "doccia" li sconvolge, non usarla. "Vieni con me", dici, e finisci per arrivare alla doccia. Se qualcuno con la demenza è spaventato, riconoscilo e dì: "Sei sicuro con me, ti proteggerò". Dopo che è più tranquillo, puoi provare a fargli fare qualcosa.


L'unica domanda a cui spesso la persona con demenza risponde è questa: "Ho davvero bisogno del tuo aiuto. Puoi aiutarmi con questo?".


Molte persone con una demenza possono ancora aiutare in giro per la casa, ma potrebbe essere necessario rendere più facile la cosa. Lavare + asciugare i piatti potrebbe essere troppo; tu fai una cosa e la mamma l'altra.


Dai istruzioni per non più di una o due attività alla volta. Comunica solo le cose necessarie per un lavoro. Se vuoi che papà faccia i panini, prepara in disparte un'area compatta che include solo pane e ripieni. Per pulire i denti, metti solo lo spazzolino e un dentifricio sul lavandino.


Se vuoi che un parente pieghi il bucato e lo metta via, puoi aiutarlo mettendo immagini semplici di calzini o t-shirt sui cassetti della cassettiera. Se vuoi che qualcuno con la demenza si alzi, puoi aiutarlo alzandoti prima tu stesso. Se vuoi che continui a mangiare, toccagli delicatamente la mano che tiene il cucchiaio o la forchetta.


Al papà magari piaceva completare puzzle da 1.000 pezzi 10 anni fa, ma ora sono travolgenti. Scegli puzzle con pezzi più grandi e immagini con molti colori contrastanti.


Se la mamma ama giocare a solitario, prendi delle carte più grandi e aiutala un po': prendi le carte dall'armadietto, le mescoli e gliele consegni. Potrebbe essere tutto quello che serve per farla passare il tempo. Il tuo obiettivo non è farla giocare correttamente il solitario o finire un gioco.


Ecco alcune attività che secondo la Wiley possono piacere alle persone con una demenza: ordinare l'argenteria, spolverare, guardare fotografie, colorare, camminare, occuparsi del cane o del gatto, ascoltare musica con le cuffie, sistemare il giardino, mettere in ordine monete o dadi e bulloni, fare giardinaggio.

 

 

 


Fonte: Stacey Burling in philly.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.