Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'acqua di rubinetto può ridurre il rischio di demenza, ma deve contenere litio

Degli scienziati hanno trovato un modo per limitare il rischio di sviluppare la demenza, bevendo acqua di rubinetto.


C'è un inghippo, ovviamente: l'acqua del rubinetto deve contenere litio, secondo uno studio danese pubblicato di recente. Il litio viene già usato per diversi farmaci psichiatrici, ma la nuova ricerca si è concentrata sui livelli presenti naturalmente nelle tubature britanniche dell'acqua.


Il progetto lungo 18 anni ha confrontato l'esposizione cumulativa di litio nel tempo tra le persone con diagnosi di demenza e quelle senza. I risultati preliminari sembrano incoraggianti: il gruppo senza demenza aveva consumato, in media, più litio del gruppo con demenza. Questo sembra indicare che il litio potrebbe essere protettivo contro la malattia.


Anche se questo schema era promettente, non era del tutto coerente. Lo studio ha anche raggruppato soggetti in base alla quantità di litio consumato. La popolazione con i livelli più alti di esposizione al litio aveva l'incidenza più bassa di diagnosi di demenza, ma uno dei gruppi intermedi - non l'intervallo più basso, come previsto - aveva effettivamente i tassi più alti di demenza tra tutti i gruppi nello studio.


Perché sia accaduto questo non è chiaro, e il dottor Brent Forester, intervistato dalla Reuters, l'ha definito "un segno preoccupante" che ha suggerito che qualcosa, oltre al litio, potrebbe essere responsabile del picco dei tassi di demenza. Quel risultato inspiegabile ha messo in pausa i ricercatori.


Gli esperti sembrano concordare che sarebbe prematura qualsiasi modifica immediata dei trattamenti attuali. Il Dr. Allan Young del King's College di Londra ha detto quanto segue:

"Questo studio è coerente con le evidenze precedenti che avevano dimostrato che il litio ambientale può avere benefici per la salute e il litio può prevenire la demenza ... Anche se alcuni potrebbero dire che il litio dovrebbe essere «aggiunto all'acqua», il primo passo potrebbe essere quello di condurre studi clinici per esaminare prima gli effetti preventivi del litio".


Tra incongruenze e altro, la validità dello studio è convincente. I dati sono stati raccolti da circa 800.000 persone. E sebbene non ci siano raccomandazioni politiche conclusive che si possono trarre dai risultati, i risultati forniscono una forte base per ulteriori indagini sulla demenza e sul ruolo che il litio può avere nel suo trattamento o prevenzione.

 

 

 


Fonte: Lindsey Chou on PBS/Nova Next (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: John J. McGrath, Michael Berk. Could Lithium in Drinking Water Reduce the Incidence of Dementia? JAMA Psychiatry. Published online 23 Aug 2017. doi:10.1001/jamapsychiatry.2017.2336

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.