Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mobilità dei recettori sinaptici: scoperto nuovo meccanismo di controllo della memoria

Mobilità dei recettori sinaptici: scoperto nuovo meccanismo di controllo della memoria© La colorazione dei recettori e area dell'endocitosi, il processo attraverso il quale le molecole vengono trasportate all'interno di una cellula. (Fonte: Jennifer Petersen / Daniel Choquet / IINS / Biblioteca fotografica CNRS)Ricercatori di Bordeaux hanno recentemente scoperto un nuovo meccanismo della memorizzazione delle informazioni nelle sinapsi e un mezzo per controllare il processo di memorizzazione.


La scoperta spinge la scienza più vicino a svelare il mistero dei meccanismi molecolari della memoria e dei processi di apprendimento.


La ricerca, svolta principalmente dai ricercatori dell'Istituto Interdisciplinare di Neuroscienze (CNRS / Université de Bordeaux) e del Centro di Imaging Bordeaux (CNRS / Université de Bordeaux / Inserm), è apparsa il 13 settembre 2017 su Nature.


La comunicazione tra i neuroni passa attraverso oltre un milione di miliardi di sinapsi (piccole strutture di un decimo del diametro di un singolo capello) in un processo estremamente complesso. La plasticità sinaptica - la capacità delle sinapsi di adattarsi in risposta all'attività neuronale - è stata scoperta quasi 50 anni fa, portando la comunità scientifica a considerarla una componente funzionale vitale della memorizzazione e dell'apprendimento.


I recettori dei neurotrasmettitori - presenti sulle sinapsi - hanno un ruolo fondamentale nella trasmissione dei messaggi nervosi. Alcuni anni fa, il team di ricercatori di Bordeaux ha scoperto che i recettori dei neurotrasmettitori non erano immobili come si pensava in precedenza, ma in uno stato costante di agitazione. Hanno postulato che il controllo di questa agitazione da parte dell'attività neuronale potrebbe modulare l'efficacia della trasmissione sinaptica, regolando il numero di recettori presenti in un dato momento in una sinapsi.


La nuova ricerca ha portato i due team ancora più avanti nella comprensione dei meccanismi di base che stanno dietro le informazioni memorizzate nel cervello. Gli scienziati hanno combinato tecniche basate sulla chimica, l'elettrofisiologia e le scansioni ad alta risoluzione per sviluppare un nuovo metodo per immobilizzare i recettori nei siti sinaptici.


Questo metodo riesce a bloccare il movimento dei recettori, consentendo di studiare l'impatto dell'immobilizzazione sull'attività del cervello e sulla capacità di apprendimento. E fornisce la prova che il movimento dei recettori è essenziale per la plasticità sinaptica in risposta ad un'intensa attività neuronale.


I ricercatori hanno inoltre esplorato il ruolo diretto della plasticità sinaptica nell'apprendimento. Insegnando a dei topi a riconoscere un ambiente specifico, essi dimostrano che si può usare l'arresto del movimento dei recettori per bloccare l'acquisizione di questo tipo di memoria, confermando il ruolo della plasticità sinaptica in questo processo.


La scoperta offre nuove prospettive sul controllo della memoria. Il protocollo di memorizzazione testato qui attiva una particolare area del cervello: l'ippocampo [, l'area più danneggiata dall'Alzheimer].


Il prossimo passo è determinare se il meccanismo scoperto può essere applicato anche ad altre forme di apprendimento e, per estensione, ad altre aree del cervello. Dal punto di vista tecnico, sarà possibile sviluppare metodi nuovi, reversibili e sensibili alla luce per immobilizzare i recettori e controllare meglio il processo.

 

 

 


Fonte: CNRS (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A. C. Penn, C. L. Zhang, F. Georges, L. Royer, C. Breillat, E. Hosy, J. D. Petersen, Y. Humeau, D. Choquet. Hippocampal LTP and contextual learning require surface diffusion of AMPA receptors. Nature, 2017; DOI: 10.1038/nature23658

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.