Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 o più parti sono associati a un rischio più alto di Alzheimer in vecchiaia

In uno studio pubblicato su Neurology, un gruppo internazionale di ricercatori riferisce che la 'grand multiparity' (alto numero di figli partoriti), che caratterizza le donne che hanno avuto 5 o più figli nati vivi nella loro vita, è associata ad un aumento del rischio di morbo di Alzheimer (MA).


Inoltre, i ricercatori hanno anche riscontrato nelle donne che avevano avuto gravidanze incomplete un rischio di MA in vecchiaia più basso rispetto a quelle che non avevano mai avuto una gravidanza incompleta.


Il gruppo di ricerca ha consolidato il Korean Longitudinal Study on Cognitive Aging and Dementia (KLOSCAD) e l'Hellenic Longitudinal Investigation of Aging and Diet (HELIAD) per ottenere una coorte di 3.549 donne con una storia riproduttiva completa da analizzare.


I ricercatori dello studio hanno valutato retrospettivamente l'associazione tra gravidanze complete e incomplete con la lieve compromissione cognitiva e il MA.


Nelle coorti, i ricercatori hanno usato il Mini-Mental State Examination (MMSE) e il Geriatric Depression Scale Short Form per valutare lo stato mentale. Per le donne senza demenza, sono state usate analisi di covarianza dell'analisi aggregata per valutare le associazioni delle gravidanze sia complete che incomplete con il punteggio MMSE.


Rispetto alle donne che avevano da 1 a 4 gravidanze complete, le donne con 5 o più gravidanze complete presentavano un rischio di MA circa 1,7 volte maggiore (odds ratio [OR] 1,68, IC 95%, 1,04-2,72, p = 0,036).


Al contrario, 1 gravidanza incompleta (OR 0,43, IC 95%, 0,24-0,76, P = 0,004) e 2 o più gravidanze incomplete (OR 0,56, IC 95%, 0,34-0,92, P = 0,022) sono stati associati a un rischio significativamente inferiore di MA rispetto a quelle che non hanno mai avuto una gravidanza incompleta.


Nell'analisi separata delle donne senza demenza, la 'grand multiparity' è stata associata a punteggi MMSE significativamente peggiori rispetto a quelle che avevano avuto da 1 a 4 gravidanze complete (P <0,001). Inoltre, quelle che hanno avuto una o più gravidanze incomplete hanno ottenuto risultati significativamente migliori sul MMSE rispetto alle donne senza alcuna gravidanza incompleta (P = .008).

 

 

 


Fonte: Neurology Advisor (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hyesue Jang, Jong Bin Bae, Efthimios Dardiotis, Nikolaos Scarmeas, Perminder S. Sachdev, Darren M. Lipnicki, Ji Won Han, Tae Hui Kim, Kyung Phil Kwak, Bong Jo Kim, Shin Gyeom Kim, Jeong Lan Kim, Seok Woo Moon, Joon Hyuk Park, Seung-Ho Ryu, Jong Chul Youn, Dong Young Lee, Dong Woo Lee, Seok Bum Lee, Jung Jae Lee, Jin Hyeong Jhoo, Mary Yannakoulia, Mary H. Kosmidis, Giorgos M. Hadjigeorgiou, Paraskevi Sakka, Ki Woong Kim. Differential effects of completed and incomplete pregnancies on the risk of Alzheimer disease. Neurology, 18 July 2018,DOI: 10.1212/WNL.0000000000006000

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.