Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Collegamento tra olfatto, inquinamento e malattie neurologiche

CSF exits through the nose of mouseSchema del piano sagittale medio del cranio e del cervello del topo. Il percorso del flusso dI liquido cerebrospinale (frecce blu) scorre intorno al cervello e al midollo spinale. Il liquido cerebrospinale è drenato dal cervello e passa nella cavità nasale attraverso una piastra ossea chiamata 'piastra cribriforma'. (Fonte: Patrick Drew)

Si sta formando consenso sul fatto che l'inquinamento atmosferico può causare malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer (MA) e il morbo di Parkinson (MP), ma è ancora senza risposta la questione di quanto le particelle fini e fuligginose causino problemi nel cervello.


Ora una squadra di ricercatori della Penn State, usando i topi, ha trovato un modo possibile, ma sono ancora necessarie ulteriori ricerche. I ricercatori hanno esaminato il modo in cui il liquido cerebrospinale, il liquido che scorre intorno al cervello e al midollo spinale, fluisce attraverso il naso e cosa succede quando il flusso di liquido si interrompe.


"Negli ultimi 5 anni c'è stato grande interesse a capire il movimento del fluido cerebrospinale", ha detto Patrick Drew, professore associato di Ingegneria, Scienza e Meccanica, Neurochirurgia e Ingegneria Biomedica. "E' sempre più chiaro che non solo attutisce il cervello, ma può anche trasferire elementi fuori dal cervello e dalla colonna vertebrale".


La domanda, tuttavia, è come fa il liquido cerebrospinale (CSF, cerebrospinal fluid) a lasciare l'area chiusa del cervello e della colonna vertebrale e dove va? La ricerca su vecchi studi scientifici ha indicato che alcuni scienziati hanno ipotizzato che una via d'uscita è il naso.


"Stavo cercando di marcare il liquido cerebrospinale con una tintura per un altro esperimento", ha detto Jordan N. Norwood, dottorando in biologia cellulare e dello sviluppo e studente di Drew. "Abbiamo iniziato a vedere fuoriuscire questo liquido cerebrospinale tinto attraverso il naso".


Altre ricerche su vecchi studi hanno mostrato che non solo altri avevano suggerito che il liquido cerebrospinale passa attraverso il naso, ma che c'è una connessione con il senso dell'olfatto. I ricercatori hanno anche scoperto che esiste una lunga connessione tra la perdita dell'olfatto e l'inizio di malattie neurologiche come il MA e il MP.


Usando l'ablazione chimica, i ricercatori hanno distrutto i nervi sensoriali olfattivi che arrivano al palato duro del topo. La distruzione di questi nervi provoca la perdita dell'olfatto, ma ferma anche il flusso del liquido cerebrospinale: "I topi sembrano normali dopo aver usato solfato di zinco per ablare i nervi nel naso", ha detto Drew.


Poiché il flusso di liquido dal naso si era fermato, i ricercatori hanno verificato se era aumentata la pressione nel cervello e nel midollo spinale: "Gli animali e le persone creano costantemente CSF, quindi, se non esce, la pressione aumenterà", ha affermato Drew. "Ma abbiamo scoperto che la pressione non era aumentata dopo che il flusso dal naso si era fermato".


I ricercatori ritengono che qualche altro percorso possa aumentare il flusso di CSF, per compensare ciò che normalmente uscirebbe attraverso il naso. Questi altri percorsi potrebbero includere quelli attorno al cervello che scorrono nel sistema linfatico. Un'altra possibilità è che la produzione di CSF diminuisca in risposta all'arresto del flusso di liquido cerebrospinale attraverso il naso.


I ricercatori suggeriscono in un recente numero di eLife, "che il danneggiamento dei neuroni sensoriali olfattivi (come quelli causati dall'inquinamento atmosferico) potrebbe contribuire all'alterazione del ricambio e del flusso del CSF, fornendo un potenziale meccanismo per le malattie neurologiche".


Essi affermano inoltre che "il ricambio ridotto di CSF può essere un fattore che contribuisce all'aumento di metaboliti tossici e proteine ​​che causano disturbi neurodegenerativi". Sia gli effetti dell'inquinamento che quelli del calo di ricambio del CSF potrebbero spiegare l'origine di alcune di queste malattie.


Norwood ha detto: "Con l'ablazione dei neuroni, siamo riusciti a interrompere e disabilitare il flusso nel naso. Le persone che vivono in zone con un forte inquinamento atmosferico possono respirare cose che fanno la stessa cosa dei nostri esperimenti. In seguito vorremmo collaborare con un laboratorio nell'Istituto Ricerca sui Materiali che sta lavorando con particelle di fuliggine o di carburante per jet per vedere se otteniamo lo stesso effetto".

 

 

 


Fonte: A'ndrea Elyse Messer in Penn State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jordan N. Norwood, Qingguang Zhang, David Card, Amanda Craine, Timothy M. Ryan, Patrick J. Drew. Anatomical basis and physiological role of cerebrospinal fluid transport through the murine cribriform plate. eLife, 7 May 2019, DOI: 10.7554/eLife.44278

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)