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Proteina 'aiuta a predire il rischio di Alzheimer'

Donna Una proteina nel liquido spinale potrebbe essere usata per predire il rischio di sviluppare l'Alzheimer, secondo ricercatori tedeschi.

Hanno scoperto che i pazienti con alti livelli della sostanza chimica - precursore beta-amiloide solubile - hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia, e hanno scritto sulla rivista Neurology che questo è più preciso di altri test.

L'Alzheimer Research UK ha detto che la diagnosi precoce è un obiettivo chiave, e lo studio rappresenta una nuova percorso potenziale. I medici hanno analizzato campioni di liquido spinale di 58 pazienti con decadimento cognitivo lieve, una condizione di perdita di memoria che può portare al morbo di Alzheimer. I pazienti sono stati seguiti per tre anni. Circa un terzo ha sviluppato l'Alzheimer. Coloro che hanno sviluppato la malattia aveva, in media, 1.200 nanogrammi / ml della proteina nel liquido spinale all'inizio dello studio. Quelli che non sono passati all'Alzheimer, hanno cominciato con appena 932 nanogrammi / ml.

Le proteine beta amiloidi sono già state coinvolte nell'Alzheimer stesso, ma non come un "predittore" della malattia. I ricercatori hanno detto che la combinazione tra proteina precursore della beta amiloide solubile, proteine tau difettose (coinvolte nella struttura delle cellule cerebrali), e età dei pazienti, ha avuto una precisione dell'80% nel predire l'insorgenza della malattia.

La diagnosi precoce è cruciale

Non esiste una cura per l'Alzheimer. Se si sviluppasse un trattamento, si pensa che dovrebbe essere eseguito all'inizio, prima che sia fatto un qualsiasi danno permanente. Il Dr. Robert Perneczky, dalla Technical University di Monaco, ha dichiarato: "Essere in grado di identificare chi svilupperà l'Alzheimer molto presto nel processo sarà cruciale per il futuro. Una volta che abbiamo dei trattamenti che possano prevenire la malattia, si potrebbe cominciare a eseguirli molto presto e, auspicabilmente, prevenire la perdita di memoria e di capacità cognitiva che si verifica con questa malattia devastante".

Più di 800.000 persone soffrono di demenza nel Regno Unito, e la cifra è destinata a crescere con l'invecchiamento della popolazione. Rebecca Wood, responsabile di Alzheimer Research UK, ha dichiarato: "La capacità di diagnosticare l'Alzheimer precocemente è un obiettivo chiave per i medici e i ricercatori. Questo piccolo studio fornisce un nuovo percorso potenziale da seguire. Avremo bisogno di studi più grandi prima di poter sapere quanto accurato è questo metodo come test diagnostico. Inoltre, sarà importante vedere come la misura di queste proteine si può paragonare a quelle trovate nelle persone sane".

 

 


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Pubblicato in BBC Health News il 23 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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