Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovata molecola che riduce varie patologie associate all'Alzheimer

Effects of L1 on AD pathologiesIn un topo modello di Alzheimer, il nuovo composto L1 ha ridotto la neuroinfiammazione, le placche amiloidi e altri marcatori molecolari della malattia. (Fonte: Hong-Giu Cho)

Quando testato su cellule cerebrali e su un topo modello del morbo di Alzheimer (MA), un nuovo composto ha ridotto significativamente il numero di placche amiloidi nel cervello, ha diminuito l'infiammazione e altri marcatori molecolari della malattia.


I ricercatori che hanno sviluppato il composto riferiscono i loro risultati sulla rivista ACS Chemical Neuroscience.


Le placche amiloidi sono un segno distintivo del MA nel cervello, come lo è l'accumulo della proteina p-tau, ha dichiarato Liviu Mirica, professore di chimica della University of Illinois di Urbana-Champaign, che ha guidato la ricerca, il cui primo autore è il ricercatore postdottorato Hong-Giu Cho.


Secondo Mirica, studi recenti hanno dimostrato che aggregati di p-tau si raccolgono intorno alle placche amiloidi, aumentando la neuroinfiammazione che è associata con il MA:

“È possibile che le placche amiloidi in qualche modo inneschino l'aggregazione delle proteine ​​p-tau nell'ambiente extracellulare. E questo processo poi genera la diffusione e la formazione di p-tau all'interno dei neuroni, dove comincia ad ammassarsi.

"Tale aggregazione porta alla formazione di 'grovigli neurofibrillari' nei neuroni, che interrompono la funzione delle cellule e alla fine portano alla morte cellulare".


Gli scienziati non capiscono chiaramente i meccanismi che portano al MA. Molti studi si sono concentrati sulla dissoluzione o l'interruzione della formazione delle placche amiloidi, che sono composte da un frammento di proteina chiamato 'peptide amiloide-beta'.

“Ognuno ha cercato di attaccare le placche amiloidi per scioglierle, ma abbiamo capito che il MA è un po' più complicato di quanto pensassimo”, ha detto Mirica.


Ricerche precedenti hanno scoperto che i frammenti solubili di amiloide-beta sono più pericolosi per la salute del cervello, prima ancora di aggregarsi in placche.


“Studi hanno trovato una forte evidenza che questi peptidi solubili sono le specie più neurotossiche e causano la perdita di memoria e la morte cellulare dei neuroni”, ha detto Mirica. "La formazione della placca potrebbe essere un tentativo da parte del cervello di neutralizzare la minaccia".


Anche gli ioni metallici, come rame e ferro, hanno un ruolo nella patologia di MA. Questi metalli formano associazioni con il peptide amiloide-beta, stabilizzando le specie più pericolose di amiloide-beta solubile. Gli ioni metallici contribuiscono allo stress ossidativo dannoso e all'infiammazione del cervello presente nel MA.


“Per affrontare tutti questi aspetti patologici diversi del MA, abbiamo sviluppato il composto L1 che interagisce con diverse regioni del peptide amiloide-beta, nonché con gli ioni metallici”, ha detto Mirica. “Quando testato in topi geneticamente predisposti a sviluppare le patologie di tipo MA, il nostro composto è riuscito ad attraversare la barriera emato-encefalica, ridurre la neuroinfiammazione e diminuire i livelli di placche amiloidi e gli aggregati p-tau associati a queste placche”.


I risultati suggeriscono che dei farmaci che interagiscono con le diverse regioni dei frammenti della proteina amiloide-beta e di altri peptidi collegati al MA e con gli ioni metallici, potrebbero migliorare gli esiti per le persone con MA.

 

 

 


Fonte: University of Illinois at Urbana-Champaign (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hong-Jun Cho, Anuj Sharma, Ying Zhang, Michael Gross, Liviu Mirica. A Multifunctional Chemical Agent as an Attenuator of Amyloid Burden and Neuroinflammation in Alzheimer’s Disease. ACS Chem. Neurosci., 20 Apr 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)