Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Livelli elevati di calcio nei mitocondri sono legati a morte di neuroni nell'Alzheimer

Per la prima volta degli scienziati hanno documentato, su un topo modello di morbo di Alzheimer (MA), un legame tra aumento dei livelli di calcio nei mitocondri e la morte dei neuroni nel cervello vivente.


Questo legame era stato documentato in precedenza nelle colture cellulari, ma vedere questo fenomeno nei topi viventi rende più probabile che ciò si verifichi anche nelle persone e potrebbe indicare un nuovo obiettivo per il MA.


“Siamo riusciti a dimostrare che c'è una disregolazione del calcio mitocondriale nei neuroni di topi che hanno sintomi di tipo MA, usando tecniche di scansione all'avanguardia, dal vivo”, dice la prima autrice dello studio, Maria Calvo-Rodriguez PhD, mentre l'autore senior è Brian J. Bacskai PhD, entrambi del Dipartimento di Neurologia del Massachusetts General Hospital.


I loro collaboratori includevano ricercatori della Harvard University e dell'Instituto de Investigacion Biomedica de Cadiz (INIBICA) in Spagna. Questo studio è stato recentemente pubblicato su Nature Communications.


Uno dei tratti distintivi che definiscono il MA è la deposizione di placche di amiloide-beta (Aβ) e la perdita di neuroni. L'accumulo di Aβ è stato ritenuto per molto tempo un innesco della malattia, ma sono tuttora misteriosi i motivi esatti per cui i neuroni muoiono nel MA, e la teoria amiloide è diventata controversa perché troppi farmaci candidati che puntavano l'Aβ hanno fallito negli studi clinici.


Uno degli effetti delle placche di Aβ è che causano livelli elevati di ioni di calcio (Ca2+) nelle cellule cerebrali. Ci sono anche prove che, almeno nelle colture cellulari, l'esposizione all'Aβ può aumentare i livelli di Ca2+ all'interno dei mitocondri e portare alla morte neuronale.


I mitocondri influenzano la segnalazione Ca2+ all'interno dei neuroni attraverso l'«uniporter del calcio mitocondriale» che porta i Ca2+ nei mitocondri. L'indagine su questo meccanismo nei topi viventi era stata ostacolata finora dalla mancanza di tecnologie abbastanza sensibili per valutare direttamente i livelli di Ca2+ nei mitocondri del cervello vivente.


Per esplorare la relazione tra Ca2+, mitocondri e morte neuronale, la Calvo-Rodriguez e i suoi colleghi hanno combinato la microscopia multifotone con un indicatore raziometrico di Ca2+ puntato sui mitocondri, per valutare i livelli di Ca2+. Hanno applicato queste tecnologie per esaminare i neuroni di un topo modello transgenico del MA che sviluppa placche amiloidi simili a quelle dei pazienti umani.


I loro studi dimostrano che un aumento dei livelli di Ca2+ mitocondriale sono associati con la deposizione di placca e la morte neuronale in questo modello, indicando che livelli anormali di Ca2+ nei mitocondri potrebbero avere un ruolo nella morte delle cellule neuronali nel MA.


Inoltre, hanno osservato che quando l'Aβ solubile è applicata al cervello di topo sano, aumenta la concentrazione di Ca2+ nei mitocondri. Tale processo può essere prevenuto con il blocco dell'«uniporter di calcio mitocondriale» con un farmaco. L'Aβ solubile è un tipo di Aβ simile a quella del cervello umano con MA.


“Livelli elevati di calcio nei mitocondri causano stress ossidativo, e la morte dei neuroni per apoptosi”, spiega la Calvo-Rodriguez. “Proponiamo che bloccando l'«uniporter del calcio mitocondriale» neuronale si può prevenire la morte cellulare e influire sulla progressione della malattia”. Il loro lavoro suggerisce che puntare l'entrata di calcio nei mitocondri potrebbe essere un nuovo promettente approccio terapeutico per il MA.

 

 

 


Fonte: Brian Burns in Massachusetts General Hospital (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maria Calvo-Rodriguez, Steven S. Hou, Austin C. Snyder, Elizabeth K. Kharitonova, Alyssa N. Russ, Sudeshna Das, Zhanyun Fan, Alona Muzikansky, Monica Garcia-Alloza, Alberto Serrano-Pozo, Eloise Hudry & Brian J. Bacskai. Increased mitochondrial calcium levels associated with neuronal death in a mouse model of Alzheimer’s disease. Nature Communications, 1 May 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.