Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Difetti nei vasi capillari della retina dell'occhio possono predire l'Alzheimer

degenerated pericytes green with accumulation of amyloid beta red in AD retinaCellule vascolari degenerate (periciti, in verde), con accumulo di amiloide-beta vascolare (in rosso) nella retina di paziente con Alzheimer.

Il morbo di Alzheimer (MA) nelle prime fasi colpisce l'integrità dei piccoli vasi sanguigni nella retina dei pazienti, secondo un recente studio condotto al Cedars-Sinai. Questa scoperta è promettente per la diagnosi precoce del MA attraverso la retina, un organo sul fondo dell'occhio, che è un'estensione del cervello e di facile accesso per una scansione dal vivo e non invasiva.


Il MA è la principale causa di demenza ed è caratterizzato da grave declino della memoria e della capacità mentale, abbastanza gravi da influenzare la vita quotidiana. Si stima che interessi più di 5,5 milioni di persone negli Stati Uniti, di cui circa il 10% degli over-65, e l'incidenza è in aumento, secondo l'Alzheimer's Association. Il MA è attualmente incurabile.


"Abbiamo rivelato una perdita precoce molecolare e cellulare nei vasi sanguigni insieme con l'accumulo di depositi di amiloide-beta (Aβ), una proteina tossica, nelle pareti dei vasi sanguigni della retina dei malati di MA", ha dichiarato l'autrice senior dello studio Maya Koronyo-Hamaoui PhD, prof.ssa associata di Neurochirurgia e Scienze Biomediche al Cedars-Sinai. "L'accumulo di questa proteina nel cervello è una firma del MA. Siamo riusciti a mappare queste anomalie vascolari e a scoprire che alcune regioni della retina sono più vulnerabili".


Per il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Acta Neuropathologica, i ricercatori hanno esaminato 62 tessuti post mortem dell'occhio di 29 pazienti che avevano il MA, 11 che avevano lieve decadimento cognitivo (uno stadio precoce del MA che precede la demenza) e 22 individui con cognizione normale.


Nei pazienti di MA, lo studio ha rilevato tre anomalie all'interno dei piccoli vasi sanguigni nella retina:

  • tassi di mortalità elevati dei periciti, un tipo di cellule che riveste i capillari; tra le molte funzioni, aiutano a regolare il flusso di sangue e a mantenere la barriera emato-encefalica che protegge il cervello dalle tossine;
  • livelli bassi di PDGFRp, un recettore proteico che promuove lo sviluppo e la crescita delle cellule;
  • e l'accumulo di forme tossiche di Aβ.


"Sembra che i depositi di Aβ nei vasi sanguigni e la mancanza di PDGFRp siano fortemente legati alla degenerazione dei periciti nelle retine di MA", ha spiegato la Koronyo-Hamaoui. Inoltre, i ricercatori hanno trovato le forme più tossiche di Aβ che si accumulano dentro i periciti stessi. Questi cambiamenti rispecchiavano quelli nel cervello dei pazienti.


"Il nostro studio indica che i periciti retinici sono sottoposti a morte cellulare programmata precoce nei pazienti di MA", ha detto la Koronyo-Hamaoui. La deficienza del PDGFRp vascolare è strettamente collegata con l'aumento dei livelli cerebrali di accumulo di Aβ, incluse quello sulle pareti delle arterie cerebrali, e alla perdita della funzione cognitiva in questi pazienti.


"Sappiamo che il flusso e la funzione vascolare sono critiche per la funzione cognitiva, e questo studio è il primo a fornire i meccanismi molecolari e cellulari", ha detto la Koronyo-Hamaoui.

Le anomalie retiniche rilevate nel nuovo studio sono state rilevate anche nei pazienti con lieve decadimento cognitivo. Presi insieme, questi risultati offrono spunti significativi sul modo in cui si sviluppa il MA, con importanti implicazioni cliniche, secondo Keith L. Black MD, professore, preside del Dipartimento di Neurochirurgia al Cedars-Sinai e coautore del nuovo studio.


"La scoperta di anomalie nei vasi sanguigni della retina in pazienti con lieve decadimento cognitivo ha il potenziale di diagnosticare il MA anni prima che le persone mostrino sintomi", ha detto Black. "Tale diagnosi precoce potrebbe fornire approfondimenti nella malattia e consentire di creare trattamenti".


Il prossimo passo per i ricercatori è perseguire un ulteriore sviluppo della scansione non invasiva ad alta risoluzione della retina, puntando potenzialmente i periciti e i cambiamenti molecolari che hanno scoperto nei vasi sanguigni, come mezzo per diagnosticare il MA.

 


 

 


Fonte: Cedars-Sinai via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Haoshen Shi, Yosef Koronyo, Altan Rentsendorj, Giovanna C. Regis, Julia Sheyn, Dieu-Trang Fuchs, Andrei A. Kramerov, Alexander V. Ljubimov, Oana M. Dumitrascu, Anthony R. Rodriguez, Ernesto Barron, David R. Hinton, Keith L. Black, Carol A. Miller, Nazanin Mirzaei & Maya Koronyo-Hamaoui. Identification of early pericyte loss and vascular amyloidosis in Alzheimer’s disease retina. Acta Neuropathologica, 10 Feb 2020, DOI

Conflitti di interessi: Koronyo, Koronyo-Hamaoui e Black sono cofondatori e azionisti di Neurovision Imaging Inc.; Alexander Ljubimov e Black sono azionisti e/o funzionari di Arrogene Nanotechnology Inc.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.