Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Per una vita indipendente più lunga, bastano attrezzi poco costosi in casa

La pandemia ha messo in evidenza i punti di debolezza delle case di riposo, inducendo molte famiglie a ripensare se è preferibile tenere a casa un genitore anziano. Ora un nuovo studio eseguito alla University of California di San Francisco ha scoperto che molti anziani americani mancano dell'attrezzatura basilare di auto-assistenza che potrebbe consentire loro di vivere a casa più a lungo, rinviando la necessità di trasferirsi in una struttura di assistenza residenziale.


Nello studio, i ricercatori si sono concentrati su tre dispositivi di assistenza economici e a bassa tecnologia: maniglie di appoggio in bagno e nella doccia o nella zona vasca, un sedile nella doccia o nella vasca e un water rialzato o un sedile sopra di esso. Hanno identificato circa 2.600 anziani rappresentativi dei beneficiari di Medicare a livello nazionale, presi dallo studio National Health and Aging Trends (Tendenze Nazionali su Salute e Invecchiamento). Questi anziani vivevano a casa ma avevano vincoli di mobilità, definiti come difficoltà sostanziali nel bagno e in toilette, a mantenere l'equilibrio e ad alzarsi da seduti.


Lo studio ha rilevato che il 42% aveva un 'bisogno insoddisfatto', se mancavano i dispositivi in bagno e/o entrambi i dispositivi per i servizi igienici. Se trasposta alla popolazione nazionale, questa coorte equivaleva a 5 milioni di americani, rappresentando "un'opportunità mancata di aiutarli a vivere indipendentemente e in sicurezza", hanno riferito i ricercatori nello studio pubblicato il 22 marzo 2021 su JAMA Internal Medicine.


"In confronto alla progettazione di cellule T e alla terapia rigenerativa con cellule staminali, questi attrezzi sembrano banali", ha detto il primo autore Kenneth Lam MD, della divisione di geriatria della UCSF, notando che ogni dispositivo costa circa $ 50 e non è coperto da Medicare. "Eppure questi interventi a bassa tecnologia riducono in modo significativo le lesioni, permettono di restare indipendenti, mantengono la dignità e migliorano la qualità della vita delle persone anziane che soffrono di disabilità irreversibili per motivi multifattoriali complessi".


Culturalmente, siamo attratti dall'idea di invertire l'invecchiamento piuttosto che adattarci ad esso, ha detto Lam.

"Preferiremmo leggere un libro che dice che non diventeremo mai vecchi piuttosto che uno su come conviverci. Eppure molti di noi diventano vecchi e credo, paradossalmente, che una mentalità immutata, che non tollera gli adattamenti che devono accompagnare un corpo che invecchia, può peggiorare l'esperienza di invecchiare".

 

L'immagine di sé può vincere i bisogni degli anziani più giovani

L'età più giovane si è associata alla mancanza degli attrezzi di cui i partecipanti avevano bisogno: tra chi aveva da 65 a 74 anni metà aveva un bisogno insoddisfatto, contro il 29% degli over-85. Da notare che i partecipanti che già usavano un deambulatore avevano più probabilità di essere attrezzati meglio.


"Molte persone trovano stigmatizzanti le attrezzature", ha detto Lam. "L'estetica è poco attraente, e alcuni possono temere di essere percepiti come vecchi e vulnerabili; gli anziani dicono che questi attrezzi sono destinati a 'qualcuno più vecchio', ma non per loro. Questo potrebbe spiegare perché le persone più giovani avevano maggiori probabilità di avere esigenze insoddisfatte e perché coloro che già usavano un deambulatore ne avevano meno di probabilità, perché avevano già superato lo stigma riguardo l'uso del dispositivo di assistenza".


I ricercatori hanno anche scoperto che i non-bianchi avevano maggiori probabilità di mancare di attrezzature: il 38% dei bianchi aveva un bisogno insoddisfatto, rispetto al 55% di altre razze, una scoperta che gli autori dicono potrebbe essere dovuta a un eccesso di disparità o attribuibili a etnie minoritarie che forniscono più caregiving invece delle attrezzature.


La scarsità dei dispositivi potrebbe anche essere spiegata dal fatto che i medici non chiedono informazioni sugli ambienti domestici dei pazienti e non raccomandano attrezzi adeguati, ha detto Lam. Molti ricoveri di anziani in Pronto Soccorso derivano da incidenti domestici, come inciampare sulla strada per il bagno, ma chiedere informazioni sui dispositivi di assistenza "semplicemente non fa parte della nostra formazione".

 

Rendere la casa più sicura per gli anziani con problemi di memoria

Circa il 35% dei partecipanti aveva una demenza probabile o possibile. Ci sono diversi adattamenti domestici che potrebbero rendere più facile restare a casa per questo gruppo demografico, Lam ha dichiarato, anche se avverte che la loro utilità non è stata ben studiata.


Questi [adattamenti] includono scatole di pillole che ricordano e valutano se sono stati presi i farmaci, serrature elettroniche per monitorare il movimento dentro e fuori dalla casa, e stufe di sicurezza che si spengono se lasciate incustodite. Anche musica, coperte di attività e bambole possono lenire i comportamenti irrequieti.


Anche se queste modifiche nell'abitazione sono inadeguate per mantenere tutti gli anziani a casa, Lam crede che possano rendere più tollerabile il carico del caregiver e ritardare la transizione verso una casa di cura, almeno per una parte delle persone.

 

 

 


Fonte: Suzanne Leigh in University of California San Francisco (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kenneth Lam, Ying Shi, John Boscardin, Kenneth Covinsky. Unmet Need for Equipment to Help With Bathing and Toileting Among Older US Adults. JAMA Intern Med., 22 Mar 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.