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Nuovo approccio al diabete

Scienziati del Toronto General Research Institute hanno dimostrato per la prima volta che mirare all'azione del glucagone nel cervello può essere una nuova frontiera per la regolazione del diabete. Un team internazionale guidato dal ricercatore anziano Dr...

Sistema immunitario delle salamandre è la chiave della rigenerazione?

Il sistema immunitario delle salamandra è la chiave della sua straordinaria capacità di far ricrescere gli arti, e potrebbe anche spiegare la capacità di rigenerare il midollo spinale, il tessuto cerebrale e anche parti del cuore, secondo gli scienziati...

Identificato innesco molecolare dell'Alzheimer

Dei ricercatori hanno individuato un innesco catalitico dell'insorgenza dell'Alzheimer: il momento in cui cambia la struttura fondamentale di una molecola proteica, causando una reazione a catena che porta alla morte dei neuroni nel cervello.Per la prima...

Apnea del sonno degli anziani collegata all'Alzheimer

L'apnea del sonno, la condizione che priva i malati di sonno profondo e li sveglia continuamente e inconsciamente, diventa più comune con l'avanzare dell'età. Ora, un nuovo piccolo studio solleva la possibilità che possa in qualche modo causare - o essere...

Bere e fumare molto 'invecchia precocemente' il cervello

Il trattamento per i disturbi da uso di alcol funziona meglio se il paziente comprende e applica attivamente gli interventi previsti dalla clinica.Molteplici fattori possono influenzare sia il tipo che il grado di alterazioni neurocognitive individuate...

Obesità alimentata dalla chimica del cervello: un circolo vizioso

Secondo i risultati di uno studio, l'obesità (condizione collegata a un maggiore rischio di Alzheimer in età avanzata) impedisce la produzione di un ormone che frena l'appetito e induce la combustione di calorie nelle cellule cerebrali di ratti.La causa...

Anomalie nella produzione di energia nei neuroni provocano neurodegenerazioni

Il neuroscienziato Patrik Verstreken, del VIB (Flanders Institute for Biotechnology) e della KU Leuven, ha mostrato per la prima volta che i mitocondri disfunzionali nelle cellule del cervello possono portare a difficoltà di apprendimento.E' noto il...

Il cancro della pelle riduce rischio di Alzheimer: che sollievo!

Le persone che hanno il cancro della pelle possono avere meno probabilità di sviluppare l'Alzheimer, secondo una nuova ricerca pubblicata on line il 15 Maggio 2013 da Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology. Il collegamento non si...

Stimolazione cerebrale a rumore casuale: aiuto per la matematica e, forse, per le neurodegenerazioni

In futuro, chi vorrà migliorare la propria abilità di manipolare i numeri in testa, potrebbe semplicemente inserire una spina di un apparecchio come quello nella foto.Questo dicono dei ricercatori che il 16 Maggio hanno riferito in Current Biology...

Ultrasuoni al cervello: nuova opportunità terapeutica?

Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva idonee alle condizioni mentali e neurologiche comprendono la stimolazione magnetica transcranica (TMS) per la depressione, e  la stimolazione (elettrica) transcranica a corrente continua (tDCS), che...

Il legame tra tomosyn e la memoria a lungo termine

Scienziati della University of Illinois di Chicago (UIC), avevano stabilito già nel 2011 che esiste un legame tra la proteina tomosyn, un inibitore della segnalazione nervosa, e la memoria a lungo termine.Si ritiene rilevante ricordare i risultati del...

Il cervello ricostruisce le sue connessioni dopo danni o lesioni

Quando il "centro di apprendimento" primario del cervello è danneggiato, nascono nuovi circuiti neurali complessi per compensare la funzione persa, secondo gli scienziati dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) e dell'Australia che hanno...

Scienziati israeliani ipotizzano di essere vicini all'origine dell'Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Tel Aviv presumono in via sperimentale di avere scoperto l'origine dell'Alzheimer e delle altre forme di demenza.Secondo quanto riferito da Radio Israele Giovedi scorso, la ricerca israeliana punta a una proteina nel...

L'olio di pesce potrebbe compensare gli effetti del cibo spazzatura nel cervello

I dati di più di 180 articoli di ricerca suggeriscono che l'olio di pesce può minimizzare gli effetti che il cibo spazzatura può avere sul cervello, secondo una revisione effettuata da ricercatori dell'Università di Liverpool.Il team dell'Istituto di...

I biomarcatori di Alzheimer prevedono l'inizio del declino mentale

Gli scienziati della School of Medicine della Washington University di St. Louis hanno permesso di identificare molti dei biomarcatori dell'Alzheimer che potrebbero predire quali pazienti svilupperanno la malattia più tardi nella vita.Ora, studiando...

L'esercizio "cardio" o di sollevamento pesi riduce il ricorso alle cure sanitarie degli anziani

Oltre alle mele, anche il sollevamento pesi e l'esercizio "cardio" possono mantenere i medici a distanza, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori della University of British Columbia e del Vancouver Coastal Health Research Institute.Lo studio...

Serotonina media la nascita di nuovi neuroni indotta dall'esercizio

I topi che si esercitano nei cilindri rotanti mostrano una maggiore neurogenesi [= nascita di nuovi neuroni] nel cervello. E' fondamentale per questo processo la segnalazione della serotonina.Questi sono i risultati di uno studio condotto dai Dott...

Depressione altera l'orologio biologico nelle singole cellule

Ogni cellula del nostro corpo funziona con un orologio di 24 ore, sintonizzato sui cicli notte-giorno e luce-buio, che ci hanno governato fin dagli albori dell'umanità.Il cervello agisce come gestore del tempo, mantenendo l'orologio cellulare in sincronia...

Lobi frontali del cervello non sono l'unico centro dell'intelligenza umana

L'intelligenza umana non può essere spiegata solo dalla dimensione dei lobi frontali del cervello, secondo dei ricercatori.Lo studio più accurato e conclusivo fatto finora su questa zona del cervello, fatto comparando la dimensione dei lobi frontali degli...

Nuovo farmaco inverte i deficit di memoria e rallenta l'Alzheimer nei topi

Un farmaco sviluppato da scienziati del Salk Institute for Biological Studies, chiamato J147, inverte i deficit di memoria e rallenta l'Alzheimer nei topi anziani dopo un trattamento per breve tempo.I risultati, pubblicati oggi 14 Maggio sulla rivista...

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Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

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Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

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11.09.2024 | Ricerche

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27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

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4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

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Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

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Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

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15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

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